sabato 29 aprile 2017

Book Of the Month: aprile 2017

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.



Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 

5) Scarabeo Holmes e il killer del giardino - Paul Shipton

Miglior Libro del mese:
Come ormai saprete, amo Lo Hobbit.
E come potrete leggere dalla recensione, questa serie di libri sono davvero belli e ben fatti.

 Peggior Libro del mese:

Qui c'è bisogno di fare una distinzione: se parliamo di più grande delusione, allora nomino Miss Charity. Ovviamente sembra essere piaciuto a tutti, ma a parte la copertina, io l'ho trovato scontato, prevedibile e per niente dalla parte degli animali.
Se invece parliamo di roba illeggibile, allora di sicuro il posto se lo aggiudica La quasi luna.
Giuro, ogni frase sembrava messa a casaccio, non l'ho retto oltre a pagina... 80 credo.
Avendone abbandonati parecchi questo mese, forse sono entrata in un reading slump.
O forse ho solo incontrato libri brutti. Ho deciso di rileggermi Un lavoro sporco per snebbiarmi da tutte queste brutture.

Tbr maggio/luglio:

 Outlander la straniera - Diana gabaldon (perchè questa estate si va in Scozia e voglio prepararmiXD)
Vent'anni dopo - Alexandre Dumas (perchè dovrei leggerlo dallo scorso dicembre)
Vengeance Road - Erin Bowman (perchè ha una copertina spettacolarmente western, ma devo ancora comprarlo)
A natural history of dragons - Marie Brennan (draghiiiii)
Macbeth - Shakespeare
Anna and the french kiss - Stephanie Perkins (perchè passerò anche da Parigi)

E le vostre letture invece come sono andate?

giovedì 13 aprile 2017

Doppia mini recensione: L'albergo stregato - Jack Lo Squartatore

Titolo: L'albergo stregato
Autore: Wilkie Collins
Titolo originale: The haunted hotel: a mistery of modern Venice
Editore: Newton Compton
Consigliato:

Trama:


Inafferrabili misteri e inganni criminali, nobiltà di natali e viltà d’animo, simulazioni e dissimulazioni, suspense e colpi di scena: pubblicato a puntate dal giugno al novembre del 1878, questo breve romanzo di fantasmi, che allo stesso tempo prefigura molti caratteri del giallo moderno, è l’ennesima prova dell’abilità compositiva di Wilkie Collins. Anche qui, come nel capolavoro La donna in bianco, è una dama in difficoltà a dare l’avvio alla vicenda. «Vorrei sapere, se non vi dispiace, se corro il pericolo di impazzire». Con queste parole perturbanti una misteriosa Contessa si presenta alla porta dello stimato dottor Wybrow, londinese. Quale evento mette a rischio la sua salute? «Il primo fatto, signore, è che sono vedova», dice la sconosciuta. «Il secondo fatto è che presto mi sposerò di nuovo». L’intricata storia di questa signora dal fascino ambiguo si svolge per la maggior parte a Venezia, dove sorge l’albergo del titolo: un antico palazzo ristrutturato, le cui stanze (e in particolare la n. 14) sono state testimoni di azioni nefande. Ancora una volta, la minaccia del presente giungerà da un oscuro passato, perché il sangue chiama il sangue…

Recensione:

 Ammetto che prima di sentir parlare de "La donna in bianco", praticamente non avevo mai sentito nominare questo scrittore. Poi ho sentito solo recensioni positive e ho scoperto che le sue opere erano del mio genere preferito, così ho approfittato e ho comprato il mammuttone, tanto per avere tutte le opere insieme.
Ho iniziato quindi la lettura de "l'albergo stregato", che mi ha catturato fin da subito.
La trama all'inizio non si svela del tutto, e ho faticato un bel po' prima di capire, o meglio, prima di arrivare alla parte in cui finalmente l'albergo stregato faceva la sua comparsa.
Ho fatto un po' fatica anche a ricordare i personaggi all'inizio e ad inquadrarli nel loro ruolo, tra matrimoni e altre cose, ma è un periodo in cui sono stanca, quindi può anche essere che la mia attenzione fosse bassa.
Tuttavia, il romanzo non delude e non annoia, e riesce a mantenere alta l'attenzione per tutta la sua durata.
Gradevoli le ambientazioni, compresa quella veneziana e interessanti i personaggi.
E' un classico racconto gotico/horror, con atmosfere nebbiose e misteriose, qualche pizzico di scena orrorifica ma senza cadere nello splatter.
La mia prossima lettura (non so bene quando ma spero presto) sarà quindi La donna in bianco, e inserisco Collins tra i miei autori preferiti!

Voto:



Titolo: Jack lo Squartatore
Autore: Robert Bloch
Titolo originale: The night of the ripper
Editore: Bompiani
Pagine: 236
Consigliato:

Trama:

 Chi era Jack lo Squartatore? Da quando l'infame Squartatore terrorizzava le prostitute della Londra vittoriana, l'identità dell'assassino è rimasta un mistero. In questo romanzo del brivido, Robert Bloch propone una soluzione completamente nuova, sorprendente e ingegnosa come la conclusione del suo classico Psycho (1959). "Il rapporto di Bloch con Jack lo Squartatore data da lungo tempo. The Night of the Ripper non è che l'omaggio più recente a un personaggio che mostra di averlo ossessionato da sempre e che, con molta probabilità, l'ha influenzato nel corso di tutta la sua produzione letteraria".

Recensione:



Può sembrare, guardando la copertina e leggendo la trama, che questo sia un saggio, più che un romanzo, cosa che ho pensato anche io. Invece no, è un romanzo, studiato nei minimi dettagli.
Seguiamo infatti Eva, infermiera presso il London Hospital e Mark, dottore presso lo stesso ospedale, che si invaghisce di Eva non appena la vede. Tranquilli, il romanticismo e la storia d'amore praticamente non esistono.
Perchè siamo nel 1888, a Whitechapel, nel momento in cui iniziano i delitti dello Squartatore.
Si mette quindi in moto la macchina investigativa, capeggiata dall'ispettore Abberline, e il romanzo termina poco dopo l'ultimo omicidio, quello di Mary Jane Kelly, il più spaventoso dei cinque attribuibili a Jack.

"Il male esiste dappertutto. Talvolta penso che i nostri sensi siano limitati per proteggerci dalla coscienza della sua esistenza. Crediamo che ci servano a conoscere, ma invece può darsi che ci impediscano la percezione di orrori che non riusciremmo a sopportare." 
Ho letto da poco Stalking jack the ripper, e beh, non c'è paragone, mi spiace.
Si nota come questo sia un romanzo da adulti, mentre l'altro sia uno Ya.
Certo, Stalking è scritto da un punto di vista diverso, ed è per un pubblico diverso, ma sul serio, il tema dell'assassino viene quasi dimenticato.
Se conoscete o se avete visto Ripper Street, la bellissima serie televisiva della BBC ambientata nel 1889, potrete avere una visione di ciò che è questo libro.
Verso la metà, ero quasi sicura di sapere chi fosse l'assassino, perchè sì, qui ci viene detto chi è, perchè insomma, tutti gli indizi erano contro questo sospettato.
Ma invece no, tutto si rivela sbagliato, e con un grande colpo di scena, che ribalta tutto ed è degno dei grandi gialli e thriller, scopriamo che ci siamo sbagliati, che forse l'autore voleva proprio farci credere quello per sviarci dal vero colpevole, o per lo meno quello che ha deciso lui, perchè ricordiamoci che Jack è esistito veramente e non è mai stato catturato.
L'unica nota negativa è stata la forzatura dell'inserimento di due personaggi realmente esistiti, Wilde e L'uomo elefante, che non erano per niente necessari, e dopo una paginetta, scompaiono subito.
Per il resto è promosso.

Voto:

 


giovedì 6 aprile 2017

La biblioteca di Ankh-Morpork #28


Buongiorno e benvenuti ad un nuovo appuntamento con i nuovi arrivi librosi (sempre troppi, lo sappiamo già)
Mano di ferro, Charlie Fletcher: seguito di Cuore di Pietra, di cui potete trovare la mia recensione qui, ha una copertina bellissima e su amazon aveva un prezzo irrisorio.

L'uomo nel quadro, Susan Hill: già letto e recensito qui. Mi aspettavo qualcosina in più, comunque sto recuperando tutti i libri della Hill.

L'ombra di Edgar, Matthew Pearl: avevo già letto Il circolo Dante di questo autore, anche se letto è una parola grossa. Di questo libro parlano quasi tutti male, ma parla di poe, quindi gli darò una possibilità.

Half bad, Sally Green: non riesco mai capire se devo leggere il titolo Half Bad o Bad Half, quindi da una scala da 1 a 10, quanto sono messa male?XD

Il dio delle piccole cose, Arundhati Roy: ricevuto in scambio come i due precedenti, sembra interessante, qualcuno l'ha letto? Opinioni?

Prima parte del bottino del compleanno:
Skulduggery Pleasant, Derek Landy: su instagram ne parlano tutti benissimo, poi l'ho preso a 0,01 cent su amazon, ed è in condizioni ottime. Sembra originale e divertente, mi ispira moltissimo.

Qui non si vede, ma la copertina di In the shadow of blackbirds di Cat Winters sbrilluccica. Peccato abbiano stampato/pressato quel logo sulla copertina. Pian piano sto recuperando tutti i libri della Winters, perchè ogni trama è più intrigante dell'altra. Se ve lo state chiedendo la risposta è no, ancora non ne ho letto uno. Mi applaudo da sola.

La grandi tragedie di Shakespeare: avete visto la promozione sui mammuttoni Newton, due x 9,90? Beh, mi sono lasciata un pochino prendere la mano, e questo potrebbe essere il primo di... ehm quattro o più. Ma uno l'ho regalato, non conta.

Avete letto qualcuno di questi titoli? Quale vi ispira maggiormente?