martedì 31 ottobre 2017

Book Of The Month: ottobre 2017

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.



Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 

10) Mano di ferro - Charlie Fletcher

Miglior libro del mese:

Nessun libro, a parte il Salty Dog che però è un artbook, si è meritato 5 stelle questo mese. Avrete anche notato che ho letto più libri rispetto ai mesi scorsi. In realtà erano tutti piuttosto corti. The Haunting of Littlefoot orphanage era di 30 pagine, e Curiouser and Curiouser, che si merita una menzione d'onore perchè mi ha incuriosito moltissimo, era una preview dei primi 3 capitoli.
Quindi sembrano tanti ma alla fine solo Jurassic Park e Mano di ferro erano voluminosi^_^ Poi sto partecipando alla House Cup Reading Challenge, quindi sto cercando di far guadagnare punti a Grifondoro!
Mano di ferro si aggiudica questo posto perchè ho apprezzato i legami tra i personaggi, anche se si sente che è un romanzo di congiunzione tra il primo e il terzo.

Peggior libro del mese:

Questa GIF l'ho usata anche nella recensione di Jurassic Park, che è stato la delusione più grande questo mese, assieme a The Box of Demons, di cui adoro la copertina ma che si è rivelato essere una sorta di strano retelling con un protagonista apatico.
Discorso a parte Finchè non cala il buio, che è stato abbandonato.

Miglior cover horror del mese:

American Nightmare ha una favolosa cover horror stile locandina cinematografica vintage. 
La adoro! E ci sono dei racconti davvero niente male!
 
 
Come sono andate le vostre letture questo mese?

giovedì 26 ottobre 2017

Keep Me In Your Memory #19

La rubrica a cadenza casuale, in cui vi lascerò una frase, una citazione, tratta da un libro, da una serie tv o da un manga che mi ha particolarmente colpito, e che vorrei "tenere nella mia memoria".
Il brano che ho scelto oggi è in tema con i post speciali dedicati ad Halloween.


"Voi uomo intelligente, amico John; voi ragionate bene, e vostra intelligenza acuta; ma voi avete troppi pregiudizi. Voi non lasciate a vostri occhi vedere, nè a vostre orecchie sentire; e quello che è fuori di vostra vita quotidiana non ha importanza per voi. Voi non pensate che ci sono cose che non possiamo capire, eppure ci sono; ci sono persone che vedono cose che altri non possono; ma ci sono cose vecchie e nuove, che occhi umani non devono contemplare, perchè essi sanno - o pensano di sapere - alcune cose che altri uomini hanno detto loro.
Ah, questa è colpa di nostra scienza, che vuole spiegare tutto."


(Van Helsing a John Seward, Dracula di Bram Stoker)

venerdì 20 ottobre 2017

Cover Reveal: Fight for life, di Rosa Campanile

Buongiorno! Eccoci al cover reveal del nuovo romanzo di Rosa Campanile! Che cover sexy Rosa!XD



Titolo: Fight for life
Serie: Die Love Rise #2
Autrice: Rosa Campanile
Editore: Self-publishing
Genere: Romance Post-apocalittico
Euro: 1,99 (ebook)
Cover: Dedalo MADE
Data di uscita: 30 Ottobre 2017

Trama:
Intrappolata a Cincinnati con altri sopravvissuti, Natalia Landreaux è disposta a tutto pur di non morire divorata dagli infetti che hanno distrutto la civiltà, anche correre rischi indicibili per trasmettere un ultimo, disperato messaggio d'aiuto. In pericolo non c’è solo la sua vita, ma anche il prezioso lavoro del fratello Edoardo.
La richiesta di soccorso giunge appena in tempo e mette in crisi il genio informatico Joe Collins. La vita di Joe insieme alla sua nuova famiglia nella Città Sicura di Leons Town è tranquilla, quasi perfetta, ma la missione di salvataggio che richiama in campo lui e Panzer dopo un lungo periodo di assenza, rischia di frantumare quel fragile equilibrio a cui tiene tanto. Eppure, nonostante le perplessità, Joe sa qual è la cosa giusta da fare.
Mentre un nemico più pericoloso e scaltro che mai si prepara ad attaccare, ombre del passato minacciano di distruggere la normalità tanto inseguita da Joe e Natalia. Non sarà facile affatto facile far funzionare la loro strana relazione in un mondo invaso dagli zombie mutanti. Per riuscirci, dovranno solo ricordare che vale sempre la pena combattere per vivere e per amare.

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LA SERIE DIE LOVE RISE
#1 Die Love Rise (autoconclusivo)
#1.5 Dare to love (novella spin-off)
#2 Fight for life (autoconclusivo)

TEASER GRAFICO

L’AUTRICE
Rosa Campanile è una ragazza come tante. Ama follemente la sua famiglia e i suoi due gatti, adora la buona cucina e preparare dolci per le persone che ama. La sua grande passione è la lettura e nel 2014 ha fondato il lit-blog Briciole di Parole, dove parla dei molti libri letti e dei tanti altri che le allungano la wish list. Nel 2016 ha esordito come autrice self con il romance post-apocalittico Die Love Rise, a cui ha fatto seguito la novella Dare to love e il romanzo Fight for lifeSenza fare rumore invece, è il primo volume stand-alone della serie contemporary romance SweetSurrender, di cui sono previsti altri due romanzi in arrivo per il 2018.

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martedì 17 ottobre 2017

Recensione: The Necromancer, di Jonathan L. Howard

Titolo: The Necromancer (Johannes Cabal #1)
Autore: Jonathan L. Howard
Editore: Knopf Doubleday Publishing Group
Pagine: 304
Consigliato:

 

 Trama:

 Johannes Cabal sold his soul years ago in order to learn the laws of necromancy. Now he wants it back. Amused and slightly bored, Satan proposes a little wager: Johannes has to persuade one hundred people to sign over their souls or he will be damned forever. This time for real. Accepting the bargain, Jonathan is given one calendar year and a traveling carnival to complete his task. With little time to waste, Johannes raises a motley crew from the dead and enlists his brother, Horst, a charismatic vampire to help him run his nefarious road show, resulting in mayhem at every turn.

Recensione:

Partiamo dal fatto che mi sono gasata tantissimo quando l’ho trovato nella Waterstones di Oxford. E poi vi chiedete come mai amo tanto questa città.
E diciamo anche che per i primi 3/4 capitoli fa veramente morire dal ridere.
La trama: Johannes Cabal, negromante, è sceso all’inferno per riavere indietro la sua anima, che ha venduto anni prima proprio per avere la capacità di risvegliare i morti.
Ma si sa, riavere semplicemente indietro l’anima così come se niente fosse creerebbe un precedente, e il capo giù non è mica di manica larga. Quindi propone un ulteriore patto a Johannes: 100 anime in cambio della sua, da raccattare nel giro di un anno. E visto che si sente generoso, gli offre anche un espediente per prenderle: un circo ambulante su treno.
Johannes all’inizio non è convinto, ma poi, insomma, che altro dovrebbe fare? Lui rivuole la sua anima, quindi accetta.
Dopo aver trovato il treno, che necessita di una pulita e di carbone per poter andare avanti, Johannes va a cercare l’unico che potrà aiutarlo nell’impresa: suo fratello Horst (lo so, i nomi sono difficili) che, incidentalmente, è diventato un vampiro molti anni fa proprio a causa del fratello. Quest’ultimo gli propone quindi di aiutarlo nell’impresa per poter tornare di nuovo umano.
Horst accetta, e così parte il carrozzone del circo dei fratelli Cabal, gestito grazie alle potenze infernali, dedito solo all’abbindolare gente non tanto per i suoi soldi, ma per le loro anime.
Come forse avrete capito, è denso di humour nero. E’ una sorta di Moore con atmosfere degne di un horror di quelli fatti bene però. Non si capisce benissimo l’epoca di svolgimento a esser sinceri, ma la storia procede senza grossi intoppi. Johannes è un personaggio particolare, a momenti ti sbellichi dalle risate per il suo sarcasmo e a volte invece lo picchieresti perché sembra stupido.
Suo fratello sembra un personaggio di contorno, ma nel finale sorprende e rimane sicuramente impresso nella memoria. I vari addetti del circo, tutti mostri/armate infernali ecc… sono spassosi, macabri e un po’ retrò, assolutamente affascinanti.
Perché non ha il punteggio pieno allora? Semplice: perché mi aspettavo che venisse raccontata di più la caccia alle anime, invece ne vengono raccontate giusto 3 o 4, e nel mezzo sembra come se il treno, o meglio la trama, prendesse una deviazione, che seppur divertente, sembra non c’entrare nulla con la missione dei fratelli.
C’è un cliffhanger? Ni, perché questo è il primo di una serie. Comunque sia, prenderò sicuramente almeno il secondo.

Voto:

venerdì 13 ottobre 2017

La biblioteca di Ankh-Morpork #31 speciale Scozia

Buongiorno e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica che mostra gli ultimi acquisti librosi.
Questo appuntamento è speciale perchè troverete tutti i libri che ho acquistato in vacanza quest'estate. Sì, avete immaginato bene, sono tanti. E vi avviso che sono tutti in inglese, perchè li ho comprati in Scozia e dintorni.
Per leggere la trama, cliccate sul titolo!
 Di alcuni di loro sono particolarmente orgogliosa (di averli trovati ovviamente), ma partiamo dall'alto:

Frogkisser!, di Garth Nix: questo l'ho comprato perchè ne ho sentito parlare bene e sembra divertente. Fantastico il cassiere di Waterstones Piccadilly che ha fangirlato come un pazzo quando gliel'ho portato, e l'ha prontamente inserito in wishlist, non prima di avermi raccomandato tutti i libri di questo autore. Ti adoro cassiere, sei stato fantastico!! <3

Underworld London, di Catharine Arnold: c'era questa fantastica libreria di fianco alla cattedrale di York, che vendeva solo libri usati o nuovi ma scontati. Ero indecisa tra questo e quello su Bedlam, ma quello sembrava troppo cupo. Ho visto troppo tardi una fantastica copia dello Hobbit.

The beekeeper's Apprentice, di Laurie King: sapete che in UK esistono i negozi della Red Cross (croce rossa) in cui trovate tante cose carine e intanto fate del bene? Ecco da dove viene questo titolo. Per la cronaca, la Red Cross di Whitby. Poi è con Sherlock Holmes, quindi l'ho preso.

The railway detective, di Edward Marston: capisco che dicendovi ogni titolo acquistato fate praticamente un tour del Regno UnitoXD Comunque, a Whitby ci sono tantissime librerie e una ha tutti titoli scontati, e se ne prendevo due faceva 5 sterline, quindi ho preso questo, che ha una copertina vintage bellissima e quello che viene dopo ma che nella foto non si vede perchè è troppo scuro.

The elephant keeper, di Christopher Nicholson: non so perchè mi ha ispirato, ma spero in bene.

Just one damned thing after another, di Jodi Taylor:  questo invece l'ho preso, assieme a quello che segue, alla Barter Books, una stazione ferroviaria trasformata in uno dei negozi di libri usati più grandi del mondo. Adoro la copertina.

The testament of Gideon Mack, di James Robertson: anche di questo adoro la copertina. Ne avevano diverse copie, e sembra divertente, quindi spero non sia una fregatura.

Hell's Belles, di Paul Magrs: A Whitby ci tengono tantissimo a promuovere gli autori locali, oltre ovviamente ad esporre quante più copie di Dracula possibile. Sembravano tutti molto interessanti, così alla fine ho preso questo, anche se ho scoperto in seguito essere il quarto di una serie.

The Nowhere Emporium, di Ross MacKenzie: guardate questa copertina quanto è bella!!*__* Non riuscivo a crederci quando l'ho trovato alla Highland bookshop(che ha una moquette morbidissima) a Fort William! E mi hanno anche regalato il segnalibro della libreria!

Strange Practice, di Vivian Shaw: sono orgogliosa di averlo trovato sul tavolo nelle novità alla Waterstones di Oxford. E' stata dura arrivare fin lì ma ne è valsa la pena, la trama è originale e non vedo l'ora di leggerlo! 
 
Who let the Gods out?, di Maz Evans: dai, questo titolo fa troppo ridere!!XD L'ho presto a Whitby assieme a Hell's Belles!

The Necromancer, di Jonathan L. Howard: non ho resistito e l'ho letto quasi subitoXD Fa ridere, ovviamente umorismo nero alla Moore, e l'ho preso assieme a Strange Practice. Troverete presto la recensione qui sul blog.

The last days of night, di Graham Moore: non potete capire quanto ho fangirlato quando, aggirandomi semi distrutta (dal caldo e dalla folla) nella Waterstones Piccadilly, non ho girato per puro caso gli occhi e mi sono imbattuta in lui. Era all'altezza giusta e diceva prendimi. L'avevo messo in wishlist non appena era uscito, quindi non mi sono fatta pregare. Anche perchè ricordavo che su amazon costava troppo.

Sembrerà strano ma siamo arrivati alla fine!! Che ne pensate? Qualche titolo vi ispira?

giovedì 5 ottobre 2017

Recensione: In The Shadow of Blackbirds, di Cat Winters


Titolo: In the shadow of blackbirds
Autore: Cat Winters
Editore: Amulet
Pagine: 416
Consigliato: sì!

Trama:


In 1918, the world seems on the verge of apocalypse. Americans roam the streets in gauze masks to ward off the deadly Spanish influenza, and the government ships young men to the front lines of a brutal war, creating an atmosphere of fear and confusion. Sixteen-year-old Mary Shelley Black watches as desperate mourners flock to séances and spirit photographers for comfort, but she herself has never believed in ghosts. During her bleakest moment, however, she’s forced to rethink her entire way of looking at life and death, for her first love—a boy who died in battle—returns in spirit form. But what does he want from her?

Featuring haunting archival early-twentieth-century photographs, this is a tense, romantic story set in a past that is eerily like our own time.


Recensione:


“Death snapped at my heels – I’m coming. Are you watching out for me?”

I romanzi di Cat Winters, per un qualche motivo, mi hanno sempre incuriosito: un po’ per i titoli particolari, un po’ per le cover dark e misteriose, quindi mi sono decisa e ho iniziato In the shadow of blackbirds, romanzo d’esordio della Winters.
Ed è finito per diventare uno dei più bei libri che io abbia letto, non solo quest’anno ma in generale.
L’anno è il 1918: infuria ancora la prima guerra mondiale, e i soldati americani sono mandati a combattere in francia.
Ma in tutto il mondo imperversa anche l’influenza spagnola, che alla fine sarà l’epidemia peggiore che il mondo abbia mai affrontato con una stima che si aggira tra i 20 milioni e i 100 milioni di vittime.
Mary Shelley Black (chiamata così perché la madre era appassionata di Frankenstein), la protagonista, ha 16 anni, e si sta trasferendo da Portland a San Diego, per vivere con sua zia Eva.
Suo padre è stato arrestato per le sue idee sulla guerra, e sua zia è rimasta vedova ed ora, a soli 26 anni, vive sola ed è costretta ad un duro lavoro per sopravvivere.
Mary inoltre sta aspettando le lettere del suo innamorato, Stephen, partito per la guerra poco prima. Quindi un giorno, trascinata dalla zia, va a trovare Julius, fratello di Stephen, specializzato in fotografie spiritiche, cioè foto di una persona viva con un fantasma vicino a sé.
E da qui parte tutta la narrazione, a non vi dico altro perché gli spoiler sono dietro l’angolo.
 E’ una storia piuttosto pesante, di certo non allegra. La Winters è riuscita a creare l’atmosfera di terrore che si viveva in america in quel periodo: la guerra, anche se lontana; l’epidemia, con cadaveri in ogni angolo; la soppressione di qualsiasi cosa tedesca; mischiata ovviamente allo spiritismo e alla perdita delle persone care, sia a causa della malattia che per la guerra.
A parte qualche breve momento, Mary Shelley non vive una vita felice o facile. Ma va avanti, e combatte per conoscere la verità. Scoprirà e vedrà cose che la cambieranno per sempre, e che una ragazza di 16 anni non dovrebbe vedere, ma lei è intelligente e curiosa, e anche se a volte sembra impossibile, in qualche modo, uscendone pure a pezzi, se la caverà.


“ I think between the war and the flu, no one’s going to escape getting haunted. We live in a world so horrifying, it frightens even the dead.”

L’angoscia e la tristezza e il lutto ma anche la forza del primo amore pervadono le pagine, così come il mistero riguardo la morte e la vita oltre la morte, ed è difficile staccarsi dalla narrazione. Non ci sono punti morti, non c’è un attimo di pace, e mi sono ritrovata a portarmi il libro ovunque andassi per poter sapere come andava avanti.
Mi sono anche ritrovata immensamente triste a pensare a quello che le persone devono aver passato in quel periodo, compresa la mia famiglia, visto che il mio bisnonno è morto proprio per la spagnola.
I personaggi di contorno si muovono bene, ognuno ha una proprio personalità, ma tutti sono ben intrecciati con la storia principale, quella tra Stephen e Mary. Il volume è inoltre corredato da foto e manifesti dell’epoca.
Il livello di inglese non è particolarmente difficile, è molto meno poetico di Flights and Chimes, poi alla fine del volume troverete le note dell’autrice in cui parla delle sue ricerche su quel periodo, con parecchi cenni storici molto interessanti.
Insomma, ve lo consiglio assolutamente. Ho inserito in wishlist ogni libro che la Winters ha scritto, perché se è rimasta brava come all’inizio, sono certa che diventerà una delle mie scrittrici preferite.

Voto: