venerdì 14 novembre 2014

Recensione: Cose Fragili, di Neil Gaiman

Titolo: Cose Fragili
Autore: Neil Gaiman
Titolo originale: Fragile Things
Edito da: Mondadori
Pagine: 372
Consigliato: Si



 Buongiorno! Eccomi finalmente con la recensione di una raccolta di racconti del mio autore preferito.
A voi.


 Trama:

 Un circo misterioso terrorizza il pubblico con una performance straordinaria prima di svanire nella notte, portando con sé uno spettatore… Due anni dopo American Gods, Shadow va a visitare una vecchia villa scozzese e si trova intrappolato in un gioco pericoloso di mostri e omicidi… In un'Inghilterra vittoriana appena un po' alterata, Sherlock Holmes si trova alle prese con il più inquietante delitto della corona mai registrato dalla storia... Due ragazzini si intrufolano in una festa e incontrano le ragazze dei loro sogni - e dei loro incubi... I membri di un esclusivo club epicureo si lamentano perché hanno ingerito qualsiasi cosa gli fosse possibile ingerire, tranne il leggendario, rarissimo ed eccezionalmente pericoloso uccello d'Egitto... Un incalzante succedersi di invenzioni - compresa un'avventura ambientata nel mondo di Matrix - affolla questa raccolta che contiene esattamente il tipo di storie che ci si aspetta da Neil Gaiman: brillanti, originali, fantasiose, capaci di fare un salto dall'horror al gotico, di mettere un piede tra i fantasmi e le paure dell'infanzia. Mescolando mitologia e filosofia antica con l'umorismo più pop, queste storie raccontano mondi dove niente è come sembra e c'è sempre il rischio di inciampare in qualche imprevisto, di imbattersi in una vecchia conoscenza, per poi ritrovarsi a casa, confortati dal riconoscere il più puro Gaiman in ogni pagina.


  Recensione:

 


"Perfino i sogni, la più delicata ed intangibile delle cose, possono dimostrarsi assai resistenti a ogni tentativo di distruggerli."
E' sempre difficile, almeno per me, recensire il lavoro di un autore che amo moltissimo, e che, come in questo caso, non ci ha convinto del tutto.
Perchè putroppo devo dire che non mi ha entusiasmato tanto come mi aspettavo.
Ho scoperto quasi per caso che era stato tradotto anche in italiano, e l'ho comprato appena uscito, attratta soprattutto dal racconto con Shadow di American Gods.

L'avevo cercato anche quando ero a Londra, ma l'avevano finito, per questo ho preso "Smoke and mirrors". Magari in lingua originale mi avrebbe colpito maggiormente, come è successo con "The ocean at the end of the lane".
Questa edizione, come le altre di Mondadori che hanno dedicato a Gaiman, ha il taglio delle pagine esterne, non so se si dice così, io non so come chiamarloXD, fatto un po'... così così diciamo, e si rovinano piuttosto facilmente, nonostante io presti attenzione.
Alcuni racconti sono molto carini, come anche il primo della raccolta, quel crossover tra Sherlock Holmes e Lovecraft, l'ho trovato coerente con entrambi gli autori, nonostante io non ami particolarmente Lovecraft, ma alcune tra le poesie/filastrocche ho faticato a capirle, ed alcuni racconti erano un po'... volgari secondo me.

Non che non sia abituata alla leggera volgarità dei romanzi da adulti di questo scrittore, ma qui mi sembrava diverso. E non è che sono una bacchettona puritana eh!XD
In molti si sentiva l'impronta di Gaiman, come preannunciato nella presentazione è bello riscoprire il più puro Gaiman in quasi ogni racconto, e c'erano richiami alle sue varie opere, compresa la serie a fumetti "Sandman" e il libro "Il figlio del cimitero", così come ci sono riferimenti a Poe e le cronache di Narnia, quindi attenti, prima di leggere questa raccolta è necessario almeno aver letto "American Gods" (per l'ultimo racconto "Il sovrano del Glen", con protagonista Shadow) e sapere almeno a grandi linee cosa succede a Narnia, altrimenti lo spoiler è assicurato.


Come sempre, quello che amo di Gaiman è che riesce a creare personaggi umanizzando aspetti del mondo, come nel racconto "presiede Ottobre" con i mesi dell'anno. Lo trovo geniale.
"Gli altri" è un racconto che mi ha sorpreso molto, ed è uno dei miei preferiti. Horror e con un finale sorprendente.
Con questo non voglio assolutamente dire che non è da leggere, anzi, credo che chi come me lo apprezza molto come autore e lo ami alla follia debba leggere questa raccolta, anche per la spiegazione che si legge ad inizio volume su come è nato ogni racconto.
Per chi invece non ha mai letto niente di suo, consiglio di iniziare da qualche opera più "leggera".
Insomma, non è il mio preferito, e mi dispiace postare sul blog una recensione non superpositivissima per questo autore da me tanto amato.

Lo rileggerò senza ombra di dubbio, magari non l'ho letto nel periodo giusto e con lo spirito giusto.
"Nessuno attraversa la vita senza perdere qualcosa qua là."

Voto: 


1 commento:

  1. Adoro Gaiman <3 voglio al più presto leggere American Gods e poi anche questo libro *_*

    RispondiElimina