lunedì 24 novembre 2014

Recensione: Alice nel paese della vaporità, di Francesco Dimitri



Buon inizio di settimana a tutti! Avevo programmato questo post per venerdì ma poi si è impallato tutto e non sono riuscita a pubblicarlo, sorry! ç__ç
Lo so, era un po' che non si vedevano recensioni negative sul blog, e oggi ero particolarmente sarcastica ispirata.
Ecco a voi Alice e la Vaporità. Attenzione! Post pieno di immagini, prese in giro, Conigli e orsacchiotti amorosi. E forse qualche spoiler. Siete avvisati.

Titolo: Alice nel paese della vaporità
Autore: Francesco Dimitri
Edito da: Salani
Pagine: 280
Consigliato: No. Oppure sì se avete bisogno di ridere. E vivete in un mondo nel quale i conigli sono grandi come pianeti.


Trama:


Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama Alice nel Paese della Vaporità.
Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un'antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c'è mai stata.
Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui 'giusto' e 'sbagliato' sono soltanto parole, e in cui le parole stesse di trasformano in odori e sensazioni.
Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c'è differenza tra orrore e meraviglia.
Ben legge la sua storia.
E qualcosa succede anche a lui.



 Recensione:

 "A Londra non funziona così, Marty. Quello che vedi è uguale per tutti."
"Siete davvero coraggiosi voi Londinesi."
"Perchè?"
"Perchè vivete circondati da cose che non vedete."
"Tanto se ne stanno per i fatti loro."
"E come lo sai, se non le vedi?"
Grosso modo sapevo cosa andavo incontro, leggendo questo romanzo, avendo letto parecchie recensioni negative in giro per il web. Ne ero però affascinata, e volevo vedere con i miei occhi se davvero le cose erano così tragiche come venivano raccontate.
Non era solo così. Era pure peggio. 
Partiamo col fatto che alcune cose sono raccontate un po' così, tanto per scrivere, e l'esempio avviene subito nelle prime pagine: un personaggio vede la faccia di un uomo e di una ragazzina, entrambi voltati di schiena, e l'uomo copre la ragazzina. Come è possibile?
Una cosa che dopo un po' diventa davvero fastidiosa è il numero dei punti interrogativi in ogni facciata del libro. Mediamente ce ne sono una dozzina. Tipo: Alice doveva andare lì? Era pericoloso? Oppure no? Avrebbe trovato il coniglio bianco? Forse si. O forse no.
Scusate ma io dopo un po' perdo la pazienza. Notare poi che lo stesso Ben, che in teoria sta leggendo la storia insieme a noi, la ritiene decisamente da migliorare. E qui ho iniziato a ridere, perchè se se lo dice da solo, stiamo freschi. 
 Esempio di una pagina. Sembra un libro di fisica.
Una cosa che veniva invece osannata nelle (poche) recensioni positive è che, alcune volte, le parole sono scritte piccolissime o tutte storte, per rendere l'idea delle sensazioni date dalla Vaporità e/o dalla Sindrome di Alice nel paese delle meraviglie.
Non so voi, ma leggendo qualche libro per bambini, uno su tutti "Fortunately, The Milk", ci si è già imbattuti in questo tipo di stampa, poi alcune parole erano scritte talmente in piccolo da risultare completamente illeggibili. E non avevo sottomano la lente d'ingrandimento di Holmes. Ma non preoccupatevi, succede solo verso l'inizio, poi basta.
Parliamo ora di quello che ho accennato nella scheda, e che è l'aspetto, assieme allo steampunk, che più mi ha fatto ridere: i personaggi.
Sembrano partire bene, come descrizione, poi eccolo: l'elemento ridicolo che ti fa rotolare a terra dal ridere.
L'esempio più lampante è il guerriero Clint in perizoma e cinturone (ecco che si forma l'immagine di uno spartano in 300) e... orecchie da orso.
Ma sul serio?? Mi metti delle orecchiette da teddy bear su uno spartano?

Per rendervi meglio l'dea, il Van Gogh che è in me e che adesso si sta rivoltando nella tomba  ha disegnato questo:
Ecco che hanno perso tutto il loro sex appeal.

Il personaggio cattivo, oltre alla Regina, è il Coniglio Bianco. Ed ecco come ci viene descritto la prima volta che lo vede Alice (praticamente alla fine del libro): Il coniglio bianco era alto come la luna e le stelle.
E uno dice: ok, magari Alice è piccolissima e lo vede spaventosamente grande. E' possibile. Presumo che un essere umano, visto con gli occhi di una formica, sia grande come la Luna e le stelle, cioè le copra alla vista. Ma poi ci dice che solo Clint, l'orsacchiotto amoroso, è grande quanto lui.
A me pare un controsenso. E non riesco davvero a capire l'unità di misura della luna e le stelle.
Orsacchiotto amoroso Clint
Altro personaggio degno di nota essere preso in giro, secondo me, è Chesy, che sarebbe lo Stregatto, o Diavolo dei Crocicchi. Un uomo/gatto... vestito da messicano. Inizio a sospettare che la pubblicità di un biscotto e di alcuni chewing gum abbia influenzato la nascita di questi personaggi, compreso il neonato che parla con la voce di un adulto, inquietante tanto quanto Mastro Lindo bimbo pelato e muscoloso che fa le pulizie.
Perchè è vero che i personaggi dell'Alice originale sono surreali, ma c'è differenza tra surreale e ridicolo.
Poi arriva la Vaporità, la violenza, le scene macabre, gli stupri ripetuti (uno per pagina), altri personaggi ridicoli compresi vampiri (si sa, i vampiri non possono mai mancare) e zombie, e discorso filosofici che sinceramente non ho capito.
Non mi reputo un genio, ma neanche una cretina, e purtroppo non sono riuscita a seguirli. Ci ho provato e poi li ho saltati, spiacente.
Altro elemento che fa sghignazzare è lo steampunk: per l'autore basta appioppare il prefisso steam a qualsiasi cosa ed ecco lo steampunk.
La mia espressione durante la lettura era quella di Simba

Lo steamguscio, lo steamcomputer e via dicendo, però verso la fine non sono più steampunk evidentemente, perchè ecco i monitor dei computer e le radio a valvole. Una zampa del coniglio bianco, che a conti fatti sarà grande quanto l'Australia, ha schiacciato lo steam ed è rimasta solo la radio, secondo me. Oppure l'autore si è dimenticato che in teoria doveva essere un fantasy steampunk. Uno Steamfantasy.

Unica nota positiva: Ben è afflitto dalla sindrome di Alice nel paese delle meraviglie. Mi sono documentata ed esiste veramente. Una cosa in più che so adesso.
Per concludere, altrimenti vi faccio addormentareXD lo sconsiglio, visto anche il costo. Se avete bisogno di ridere ci sono altri steamlibri, ops, volevo dire libri.

Voto:

10 commenti:

  1. Ne avevo sentito parlare malissimo da altri recensori di cui mi fido, e infatti l'ho lasciato negli scaffali nonostante dell'autori avessi apprezzato (e molto) Pan.
    Peccato.

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  2. Oddio, no. Guarda, questo libro non mi ha mai ispirato troppo, anche se in parte mi incuriosiva, però hai ragione, anche io detesto quando si cade nel ridicolo. Anche i libri di genere fantastico hanno bisogno di un minimo di coerenza e rigore!

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  3. Avevo letto anche io recensioni negative, ma mai così dettagliate (cioè povero guerriero col perizoma e le orecchie da bear xD), mi sto ricredendo se leggerlo o meno... no credo che lo lascerò in wish, voglio proprio provarlo e vedere se anche a me non piace u.u
    Ps: oh anche a me la pubblicità di Masto Lindo inquieta tantissimo ç__ç

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    Risposte
    1. XD Il guerriero orsotto!
      Guarda, anche io ho deciso di leggerlo nonostante i pareri negativi, quindi se deciderai di leggerlo, mi farà piacere leggere la tua opinione!
      Sì, quella pubblicità mi fa paura!! >__<

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  4. Ahahah adoro le recensioni/stroncatura!!! E dire che il titolo mi stuzzicava un sacco...!

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