mercoledì 23 dicembre 2015

Recensione: Le vampire di Londra, di Fabrice Colin

Titolo: Le vampire di Londra
Autore: Fabrice Colin
Titolo originale: Les vampires de Londres
Pagine: 256
Editore: La nuova frontiera
Consigliato: No

Trama:

Londra 1888. È notte fonda quando Amber e Luna si risvegliano in un cimitero abbandonato, all'interno di due bare. Con una forza sorprendente riescono a distruggere le assi di legno e venirne fuori. Ma cos'è successo? Sotto un apparente, fragile aspetto le due sorelle nascondono un inquietante segreto: sono diventate delle vampire. A renderle pienamente coscienti di ciò è Sherlock Holmes, il famoso ispettore, che collabora con una società segreta per salvare Londra. I nuovi poteri delle sorelle Wilcox sono indispensabili per vincere la battaglia contro le forze del male, ma loro accetteranno di partecipare? Con un ritmo incalzante, Fabrice Colin costruisce un avvincente fantasy gotico, divertendosi a inserire nella trama famosi personaggi storici e letterari.

Recensione:


La prima parola che mi viene in mente per questo libro è: confusione.
Se non avete apprezzato Van Helsing (il film con Hugh Jackman) per il fatto che avessero messo in un solo film Dracula, Frankenstein, Jekyll-Hyde e un lupo mannaro, preparatevi, perché Le vampire di Londra fa molto peggio.
Nel suo minestrone di personaggi, alcuni inventati dallo scrittore, alcuni famosi personaggi letterari e alcuni realmente esistiti, troviamo, non in ordine di apparizione: Sherlock Holmes e Watson, la regina Vittoria, il capo di Scotland Yard Monro, Jack lo squartatore, Moriarty, Dracula, Attila, Genghis Khan, Elizabeth bathory, Abraham detto Bram Stoker, Henry Irving, un fauno e una fata, Lewis Carroll e probabilmente ho dimenticato qualcuno.
La storia inizia con Luna e Amber, le sorelle Wilcox, che si risvegliano in una bara, seppellite vive.
O meglio, seppellite vampire. Loro, senza scomporsi più di tanto, spaccano il legno e scavano con le loro manine la terra (dura e congelata perché coperta di neve) e sbucano in un cimitero. Qualcuno le ha trasformate in vampire e le ha seppellite sotto falso nome, in più loro padre è sparito, la loro casa bruciata e la matrigna scappata.
Ma loro non sembrano molto turbate, tanto che mentre camminano di notte per le strade di Londra, senza sapere dove siano, dopo aver bevuto il sangue di un topo, aver scavato la terra e piegato le sbarre del cancello del cimitero, la loro unica preoccupazione è Jack lo squartatore. Care, siete state seppellite vive e bevete sangue. Avete paura di Jack?
Comunque, vengono salvate da Watson, Holmes e la banda degli Invisibili, una società segreta che fa capo alla regina Vittoria e che controlla l’attività vampirica di Londra.
Ci viene spiegato che i vampiri discendono da un certo Kaine (caino?) che ha avuto tre vassalli: Attila, Genghis khan e Nerone. Attila ha dato origine a Dracula, che ha dato origine alle due sorelle.
Ci sono sette clan di vampiri, ma a noi è dato conoscerne solo due, e i Dracula chiaramente sono i più pericolosi, perché vogliono prendere il potere.
Le due sorelle quindi aiuteranno gli invisibili, perché riescono a vedere le auree delle persone, e quindi a riconoscere gli altri vampiri che hanno un’aura di un colore diverso rispetto ai mortali.
Come dicevo all’inizio, questo libro è molto confusionario: oltre a mischiare personaggi reali e non, ha modificato anche la loro storia, mettendo ad esempio la Bathory dalla parte dei buoni e ha trasformato Holmes in una macchietta di se stesso.
E’ anche povero di informazioni: non sapremo mai che aspetto hanno Luna e Amber, perché non ci vengono mai descritte. Verso pagina 60 ci viene detto che Amber, la maggiore, ha 14 anni. Io sono rimasta scioccata, perché è davvero piccola.
L’interazione tra i personaggi, tenendo conto anche del periodo storico, è terribile: alle ragazze chiunque da sempre del tu, e loro chiamano per nome gli adulti. A volte si danno del tu e a volte del lei. Sherlock chiama sempre le ragazze Tesoro. Orrore.
Non solo: i personaggi maschili hanno con le ragazze un atteggiamento paterno/romantico: non si capisce se ci provano con loro o se le proteggono perché sono da sole. E continuano a mettere loro le mani sulle spalle. Sempre e comunque. Ecco perchè sono rimasta sconvolta quando ho scoperto la loro età.
La traduzione, almeno penso sia quello il problema, lascia molto a desiderare: alcune parole sono state tradotte quando non era necessario, mentre invece troviamo sempre scritto fog. Non si poteva tradurre con nebbia??
La fine non è una vera fine, perché è il primo di una serie, e nell’ultimo capitolo accade una cosa davvero assurda, persino per un libro come questo: (Ve lo metto come spoiler, siete avvisati!)Watson si era suicidato, e durante una seduta spiritica, il suo fantasma si manifesta. Luna però, assieme al suo gatto, la interrompe, e il gatto ha una crisi. Entra in coma e si risveglia nell’ultimo capitolo, e sa parlare. L’anima di Watson è entrata nel gatto e lo fa parlare. Scusate ma lo trovo ridicolo.
Bocciato per me.

Voto:

 E con questa recensione il blog va in semi/vacanza natalizia, ho programmato giusto un paio di post, tornerò sicuramente verso il 4 di gennaio, quindi Buone Feste a tutti!!

 

5 commenti:

  1. Ciao! In effetti dalla tua recensione si capisce benissimo che è un minestrone, non un libro xD Non mi ispira xD
    Buone feste!

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    1. Ciao! Esattamente, hai azzeccato in pieno!
      Buone feste a te!

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  2. Ero davvero curiosa di leggere la tua recensione e all'inizio mi brillavano pure gli occhi (a me il film Van Helsing era piaciuto, questi grandi minestroni mi affascinano sempre... ok, li trovo anche un po' confusi e spesso e volentieri mi fanno salire alle labbra la domanda "perché?", però diciamo che di solito mi affascinano lo stesso, in maniera non sempre e non completamente positiva, ma sono dettagli!) ma poi man mano che leggevo l'entusiasmo mi è passato :( peccato, perché sembrava carino :(
    Buone feste!!! :)

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    1. Anche a me Van Helsing piace moltissimo, ma questo è troppo pasticciato ç_ç
      Buone Feste a te!!

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  3. Ops!! L'idea era buona, ma sicuramente non facile da gestire, e qui l'autore ha toppato alla grande! Non lo leggerò!!

    Buone Feste cara D.!!! :-*

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