Titolo: La probabilità statistica dell'amore a prima vista
Autore: Jennifer E. Smith
Titolo originale:
The Statistical Probability of Love at First Sight
Pagine: 213
Editore: Sperling & Kupfer
Consigliato: Sì
Trama:
Poteva andare in mille
altri modi. Se non avesse aspettato l'ultimo momento per provarsi il
vestito. Se non avesse dimenticato il libro. E se avesse corso un po'
più in fretta per raggiungere il gate... Forse sarebbe arrivata in
tempo. Hadley non riesce a credere di aver perso il volo che avrebbe
dovuto portarla a Londra, al matrimonio di suo padre. Per soli quattro
minuti! Che cosa sono quattro minuti? Il tempo di un'interruzione
pubblicitaria, di una pausa tra una lezione e l'altra, della cottura di
un piatto nel microonde. Eppure è bastato quel piccolo, imprevedibile
ritardo per mandare tutto all'aria. E ora eccola lì, costretta ad
aspettare il volo successivo, davanti a un check-in deserto, con la
valigia in mano e un groppo in gola. Ma, proprio in quel momento, i suoi
occhi incontrano quelli di Oliver, il ragazzo più bello che abbia mai
visto. Un sorriso, qualche battuta e Hadley scopre di essere seduta
accanto a lui in aereo. È timida, ma inspiegabilmente trova naturale
confidarsi, come se lo conoscesse da sempre. Gli parla di suo padre,
quel padre assente e distante che ora sta per sposare una donna che lei
non ha mai avuto il piacere - o il dispiacere - di incontrare. Oliver,
invece, è ironico e vagamente misterioso, e per qualche ora riesce a
distrarla dai pensieri che le affollano la mente. E a farla innamorare.
Quando l'aereo atterra, si scambiano un bacio appassionato subito prima
di perdersi nella folla del ritiro bagagli.
Recensione:
L’estate è il periodo in cui sono maggiormente invogliata a
leggere storie d’amore. Sì, col caldo mi rammolliscoXD Quest’anno è capitato La
probabilità statistica dell’amore a prima vista, che ho vinto al giveaway di
Geeky Bookers. Grazie ancora!!>__<
La copertina è carinissima, colorata e piena dei simboli
delle due città coinvolte nel libro, New York e Londra.
Hadley deve prendere l’aereo per andare a Londra ad
assistere al matrimonio di suo padre con una donna che lei non conosce, quella per
cui lui non è più tornato a casa ed ha abbandonato moglie e figlia rimanendo a
Oxford.
Ma per quattro minuti perde l’aereo e così viene imbarcata
sul volo successivo. Mentre aspetta in aeroporto conosce Oliver, giovane e
bello ragazzo inglese diretto anche lui a Londra con lo stesso aereo. Non solo,
col posto vicino al suo.
I due ragazzi iniziano a parlare e prendersi in giro, a
terra così come in volo, complice il fatto che Hadley soffra di claustrofobia,
quindi Oliver le parla per distrarla.
Quando poi atterrano, le loro strade sembrano dividersi, non
senza un appassionato bacio al controllo passaporti.
Seguiamo così Hadley al matrimonio del padre e della
matrigna, che segue continuando a pensare a Oliver. E’ scoccato l’amore a prima
vista.
Il tutto si svolge in 24 ore.
Una storia quindi veloce, che può sembrare semplice ad una
prima occhiata, ma che non lo è affatto.
Abbiamo l’aspetto bello dell’amore: incontrare per caso una
persona con cui si va subito d’accordo, perderla di vista ma seguire il cuore e
non lasciarla andare, ma abbiamo anche l’aspetto più infelice dell’amore.
“Dopo tutto, quello che spezza il cuore non è tanto notare i
cambiamenti in una persona, ma ritrovare i tratti noti.”
Toccante infatti la storia tra Hadley, i suoi genitori e la
matrigna. Il padre, accettando un posto di lavoro ad Oxford che doveva durare
sei mesi, si trasferisce, ma non tornerà più a casa. Si innamora follemente di
Charlotte e abbandona moglie e figlia negli USA. La figlia arrabbiatissima e la
moglie depressa.
Poi il padre invita Hadley a venire al suo secondo
matrimonio, come damigella d’onore. Lei è comprensibilmente molto arrabbiata,
anche se alla fine lo perdonerà.
Io probabilmente non sarei andata al matrimonio XD Anche se
la matrigna si rivela essere una brava persona, ma è triste seguire la
protagonista mentre pensa di non fare più parte della vita di suo padre.
Carino il finale, anche se poteva essere maggiormente
ampliato. Ci sono un paio di brutti errori grammaticali nel libro, come sempre
non fanno mai una correzione.
C’è qualche stereotipo, come l’americano medio poco
acculturato e l’inglese chic con il bell’accento, ma niente di così
disturbante.
“Una volta qualcuno le ha rivelato l’esistenza di una formula per
calcolare il tempo necessario a dimenticarsi di una persona, equivalente alla
metà del periodo trascorso in sua compagnia. Hadley ha seri dubbi
sull’accuratezza di un simile calcolo: come si fa quantificare la
cicatrizzazione di un cuore spezzato? In fin dei conti, i suoi genitori sono
stati insieme per quasi vent’anni e a suo padre sono bastati pochi mesi per
innamorarsi di un’altra donna.”
Voto: