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venerdì 31 ottobre 2014

Recensione: The Woman in Black, di Susan Hill

 
 Titolo: The woman in black/ La donna in nero
Autore: Susan Hill
Titolo originale: The woman in black
Edito da: Polillo
Pagine: 192
Consigliato: Si
Eccomi qui ad augurarvi Buon Halloween con la terza ed ultima recensione speciale horror! E nel caso non vi piaccia questa festa, prendete questa come una semplice recensione di un romanzo di paura. 

 Trama:


 Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps viene incaricato di recarsi a Crythin Gifford, uno sperduto villaggio circondato da paludi, per presenziare ai funerali di un'anziana cliente e occuparsi della gestione dell'eredità. La vecchia signora Drablow, vedova da poco dopo le nozze, viveva da reclusa a Eel Marsh House, una dimora lugubre e isolata raggiungibile solo in determinate ore del giorno quando la marea si ritira lasciando libera dalle acque l'unica via d'accesso. Per il giovane Kipps, in procinto di sposarsi, è l'occasione di dimostrare finalmente le sue capacità. È la prima volta che il titolare dello studio gli affida un compito di una certa responsabilità: occorre setacciare la casa della defunta, trovare le sue carte e controllare che tutto sia in ordine per la liquidazione delle proprietà. Così, quando al suo arrivo scopre che la gente del luogo è restia a parlare della dimora e della sua eccentrica abitante, non se ne dà pena più di tanto; alle mezze frasi e alle sinistre allusioni lui contrappone un sano pragmatismo e una malcelata insofferenza per quelle che considera superstizioni di paese. Né lo turba, anzi lo incuriosisce, la presenza al funerale di una donna vestita di nero di cui nessun altro sembra accorgersi. Ansioso di svolgere il suo incarico con efficienza e rapidità, Kipps decide, nonostante il parere contrario di tutti, di fermarsi a dormire nella casa disabitata. Le cose sembrano procedere per il meglio quando nel cuore della notte...

 Recensione:


"Non credevo nei fantasmi."
Questa è l'affermazione di Arthur Kipps, mentre ci racconta la sua esperienza ad Eel Marsh House, dove è stato mandato per svolgere il suo lavoro di avvocato.
Non credeva nei fantasmi, ma quello che ha vissuto lo ha cambiato per sempre.
Costretto a rivivere quell'incubo durante una serata intorno al fuoco con la sua famiglia, Arthur ci racconta del suo incontro con il fantasma della Donna in Nero.
A tratti devo ammettere che mi ha ricordato "Dracula" di Bram Stoker. Un giovane avvocato Harker/Kipps è costretto a lasciare la fidanzata Mina/Stella a casa per un lavoro lontano da Londra che lo porterà a conoscere l'orrore.
Quello che vedrà lo condurrà vicino alla pazzia, ma l'arrivo dell'amata lo aiuterà e insieme torneranno a casa. Ma l'orrore lo seguirà.
Ma non è una verosimiglianza che disturba, anzi, poichè i romanzi si differenziano molto.
Nonostante non ci siano assassini dotati di motosega o bambine che escono dalla tv, questo racconto di 188 pagine riesce comunque nel suo intento, cioè spaventare.
E' l'atmosfera, degna di un grande romanzo gotico, è la perfetta descrizione degli ambienti, dei rumori della notte, delle sensazioni del protagonista e della vista, in lontananza, di una donna vestita a lutto con il volto devastato ad inquietare, e più volte mi sono venuti i brividi, nonostante io sia una abituata a leggere romanzi horror e guardare film che, in teoria, dovrebbero fare paura.
Chi adora le atmosfere inglesi, come me, sarà estasiato dal leggere di una casa circondata da paludi, di un cimitero abbandonato, di un paese a festa col mercato nella piazza principale.
Alcuni aspetti, riguardanti soprattutto il perchè la Donna in Nero infesti quella casa ed il suo passato tragico potevano essere approfonditi, ma il finale non lascia delusi, anzi, è come ci si aspetta che sia, d'altronde questo non è certo un romanzo rosa. Non aspettatevi un lieto fine dunque.
Ho visto anche il film con Daniel Radcliffe, e devo dire che è davvero ben fatto, addirittura con più azione rispetto al libro, perchè insomma, il libro è corto, in qualche modo dovevano allungarlo.
Ho apprezzato comunque la scelta degli attori, anche se non ho ben capito il cambio di finale, che non è stato migliorato nel senso di addolcito, ma appunto solamente cambiato.
In più punti il film mi ha fatto sobbalzare sulla sedia, e le location utilizzate le ho trovate davvero azzeccate. Se siete impressionabili fate attenzione!
E fate anche attenzione al suono di un calesse trainato da un pony...

Voto:


domenica 26 ottobre 2014

Mini Recensione: La leggenda di Sleepy Hollow, di Washington Irving


 Titolo: La leggenda di Sleepy Hollow
Autore: Washington Irving
Titolo originale: The legend of Sleepy Hollow
Edito da: Leone Editore
Pagine: 111
Consigliato: Si

Buona domenica a tutti, eccoci con la seconda recensione in tema Horror per Halloween!
Forse non tutti sanno che... il film di Tim Burton è tratto da questo piccolo libriccino, quindi ecco a voi la mia minirecensione.

 

 

Trama:

Il maestro Ichabod Crane giunge nella colonia olandese di Tarrytown e s'innamora della giovane Katherine Van Tassel. Ma strane leggende circolano in quel villaggio, tra cui quella del cavaliere senza testa, che la notte si aggira per i boschi, e Ichabod avrà presto modo di fare la sua conoscenza. Una dark story che ha ispirato numerose riduzioni cinematografiche, non ultima quella di Tim Burton ("Il mistero di Sleepy Hollow", 1999).

Recensione:

Inizio col dire che il racconto di Sleepy Hollow mi ha leggermente delusa, specie perchè avevo in mente l'omonimo film.
Quindi, se volete immergervi in questo racconto con lo spirito giusto, dimenticatevi Burton, Depp e
compagnia bella, perchè del film rimangono le atmosfere ed i nomi dei personaggi, ma poco altro.
E' comunque un racconto godibile, piuttosto breve, intriso di atmosfera e ricchissimo di descrizioni, forse fin troppo, perchè le descrizioni prendono quasi tutto il racconto, lasciando poco altro.
Il protagonista è ben descritto e caratterizzato, così come il villaggio di Sleepy Hollow.
Ma non aspettatevi un racconto horror e macabro come è il film, c'è un'atmosfera dark piuttosto piacevole ed è interessante per capire un piccolo spaccato della società americana dell'epoca, ma il finale non mi ha convinto molto.
In ogni caso è ben scritto, scorre senza intoppi. Questa edizione inoltre riporta il testo inglese a fronte, ottimo quindi per fare un po' di esercizio di lettura in lingua.
Credo comunque sia interessante da leggere per tutti quelli che hanno curiosità come me di sapere da dove arriva questa leggenda, e magari per quelli che non amano l'horror, ma giusto un tocco di gotico.


Voto:


giovedì 23 ottobre 2014

Recensione: Il ladro di cadaveri, di Robert Louis Stevenson



 Titolo: Il ladro di cadaveri
Autore: Robert Louis Stevenson
Titolo originale: The Body Snatcher
Edito da: BUR
Pagine: 146
Consigliato: Si


 Buon venerdì a tutti! Visto che Halloween si avvicina, ho pensato di postare delle recensioni di libri horror/gotici, in tema con la festa.
Saranno tutte positive, non temete.
Quindi eccovi la prima, due racconti forse non molto conosciuti di un autore famosissimo.
La copertina col corvo poi è bellissima!*_*



 Trama:

 Un fatto di cronaca realmente avvenuto nella Londra dell'Ottocento si trasforma, sotto la penna di Robert Louis Stevenson, in una oscura vicenda gotica: nel "Ladro di cadaveri", i giovani e ambiziosi Macfarlane e Fettes si occupano di ricevere le spoglie destinate al sezionamento nell'aula del famoso professore di anatomia Robert Knox. Un giorno Fette si identifica in una delle salme una donna di sua conoscenza e, vedendo segni di violenza sul suo corpo, capisce che è stata assassinata. Macfarlane lo persuade a non denunciare il fatto, ma il loro cinismo non resterà impunito. Nel racconto che segue, "Gli allegri compari", vanno in scena alcuni dei temi d'avventura più cari allo scrittore scozzese: naufragi, tesori maledetti, follia.

 Recensione:


Dunque, i due racconti secondo me possono essere simili o almeno ricordare due delle più famose storie di Stevenson.
In questo caso, il primo racconto "Il ladro di cadaveri" a me ha ricordato molto "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" (che adoro, per inciso), mentre invece il secondo racconto "gli allegri compari", molto più lungo del primo e articolato in vari capitoli, ricorda decisamente "L'isola del tesoro".
Con questo non voglio dire che siano brutte copie, anzi.

Sono racconti brevi, adatti a essere letti magari nel pomeriggio di Halloween, o per avvicinarsi allo stile di scrittura di Stevenson.
Il mio preferito è senza dubbio "Gli allegri compari" perchè Stevenson riesce a creare un'ambientazione unica, racconta la tempesta, il mare agitato, queste scogliere impervie in un modo accattivante, tanto da sentir quasi il fragore delle onde mentre si legge.
Il primo racconto invece non mi ha detto moltissimo, devo essere sincera. Non è molto spaventoso o affascinante, tuttavia colpisce che sia tratto da un fatto di cronaca dell'epoca.
Consigliato quindi a chi ama Stevenson e il genere gotico.

Ovviamente entrambi i racconti sono scritti in modo impeccabile, ma magari un po' lento o difficoltoso per chi non è abituato a leggere scritti di quell'epoca.
Per chi non lo sapesse, dal racconto che dà il titolo al libro è stato tratto un film, piuttosto divertente nonostante il tema trattato, che per una coincidenza (Non esistono le coincidenze, esiste solo il fato. Cit.) La7 ha trasmesso proprio la sera in cui io ho finito di leggere il libro.
Ovviamente il film è più articolato e più lungo rispetto alla trama, ma è divertente, ci sono delle battute che vi faranno ridere, nonostante il contesto "macabro", ci sono delle ambientazioni molto belle e c'è un cast di attori di tutto rispetto, tra cui Christopher Lee, Andy Serkis e Isla Fisher.
Vi lascio il trailer italiano, buona visione!

 

 

 

Voto: 




 

domenica 14 settembre 2014

Mini Recensione cinema: Percy Jackson: il ladro di fulmini

In una oziosa domenica pomeriggio, io e mio papà decidiamo di noleggiare un film.
La scelta iniziale era per "Lo Hobbit", ma non avevamo abbastanza tempo, così scelgo "Percy Jackson e gli dei dell'olimpo, il ladro di fulmini", perchè ho appena iniziato a leggere il libro, e almeno mi sono fatta un'idea.

E devo che mi è piaciuto molto, anche se non posso ancora confrontarlo col libro, quindi non so se ci sono molte differenze. (mi pare di aver letto in giro che sono piuttosto differenti, quindi non linciatemi se a voi non è piaciuto, per favore!>___<)
Ma io non sono nemmeno una che si scandalizza eccessivamente per eventuali cambi tra versione cartacea e film, certo, se cambiano tutto allora vado in confusione!
Ho fangirlato saltellando sul divano non appena è comparso Sean Bean (Lord Stark XD) e ho continuato così quasi tutto il film, esasperando mio padre.
Non so ancora se gli attori che hanno scelto rispecchiano i rispettivi personaggi, ma a me sono piaciuti praticamente tutti, soprattutto Athena e Medusa.*__*
Mi sono piaciute moltissimo, ed intendo moltissimo, le ambientazioni, la scenografia insomma.
Dal negozio pieno di statue in stato di abbandono al palazzo di Ade. Sembravo una bambina in un negozio di dolciumi.
Come cosplayer poi tendo a giudicare molto i costumi, e qui il mio preferito in assoluto è stato quello di Persephone, seguito da quello di Athena.
E' una cosa più forte di me, cucendo abiti, molte volte cosplayando proprio personaggi di serie tv o film, faccio subito caso ai vari costumi, alle acconciature e magari alle armi.
Mi ha fatto anche ridere più volte, e mi sono divertita a vedere come hanno "modernizzato" gli Dei dell'olimpo, io che sono cresciuta con Xena ed Hercules. (qualcuno di voi se li ricorda? Ditemi che non sono l'unica!XD)
Mi sembra di aver capito che forse non realizzeranno il terzo della saga, e mi dispiace molto a questo punto, forse non ha ottenuto il successo sperato.
E voi l'avete visto? Vi è piaciuto?