Visualizzazione post con etichetta fantasy. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fantasy. Mostra tutti i post

martedì 18 settembre 2018

Recensione: The Ugly Princess, di Henderson Smith


Titolo: The ugly princess: the legend of the Winnowwood
Autore: Henderson Smith
Genere: fantasy, Ya
Pagine: 235
Consigliato: sì

Trama:

What would you give up to be beautiful? I don’t mean attractive, or pretty or any other term you could conjure up to describe that thing most women seek to be or most men seek to be with. I mean staggeringly beautiful, men falling at your feet with hopeless adoration as they gaze upon you dumbfounded. That beautiful. I could become that beautiful if I chose, but only with a steep price. Would you pay the price? Does that call to your heart?
It doesn’t call to mine. Yes, when I look at the girl in the mirror, I see a young woman of average height and slight build. I see her lovely emerald green eyes and I see her coarse, orange hair poking out in all directions like some unnatural haystack. I see the forty-seven warts that line her face, which accompany one large lump and two small boils. You’d probably think that I would be more than eager to trade for the great gift of beauty because I know some, if not all of you, would call me hideous. But I don’t think of myself as ugly.
I think of myself as powerful, strong and fierce – for I have magical powers – powers that amaze and terrify me at times. And today is the most important day of my life, because today my mother will say the words over me and seal my fate. For I, Olive, am the last of the Winnowwood and this is my story.


 Recensione:


“Yes, no one mentions me, for I am the ugly princess.”

Questo libro è la perfezione. Giaceva da qualche anno nel mio kindle, e credo persino che fosse gratis quando l’ho preso su amazon, visto che è un titolo sconosciuto.
Ma seriamente, non c’è niente che non vada in The Ugly Princess.

“I guess  this is how wars begin – with angry voices screaming at each other”

Vi riassumo la trama: la principessa Olive, la protagonista, è l’ultima delle Winnowwood, donne dotate della magia. Ma visto che la magia ha sempre un prezzo, il loro richiede che ogni volta che compiono un incantesimo, sul loro viso compare qualcosa che lo deturpa: una ruga, un bubbone, una cicatrice. Quindi più incantesimi fanno, più diventano brutte.
Il modo per diventare belle esiste: tagliarsi una piccola protuberanza del dito mignolo che solo loro hanno entro il 18esimo anno di età: a quel punto, più si è brutte, più si diventerà belle. Ma si perderanno tutti i poteri.
La sorella di Olive, Rosaline, è determinata a diventare bellissima per sposare un principe e vivere per sempre felice e contenta. Olive non ci pensa nemmeno.
Adora i suoi poteri, specie quello di poter parlare agli animali e poterli guarire.
Ma il padre la odia perché è brutta.
Il punto di forza del libro è proprio Olive: non ho mai incontrato un personaggio tanto forte, coraggioso, eppure ferito nell’animo dall’azione degli altri nei suoi confronti solo perché è bella.
Lei è gentile con gli animali che considera i suoi soli amici, è sarcastica con le persone di suo pari livello, è rispettosa dei superiori ed educata.
Non ci pensa due volte ad affrontare il pericolo, nonostante possa avere paura o non si senta sicura dei suoi poteri, ma non vuole che altri si sacrifichino per lei.

“For a woman, it is beauty and only beauty that is worshipped.””Then I choose not to be worshipped. If that is all a man can see, then I choose to be ignored.”

La sorella è piuttosto stronza: per lei conta solo la bellezza, e maltratta Olive per la sua decisione di rimanere brutta. La madre è gentile, il padre è terribile, abusivo e cattivo con lei per il suo aspetto.
Mi ha emozionato leggere le scene in cui Olive cura i suoi animali, mi sono gasata con lei quando scende in battaglia, e il finale, sebbene un cambio di rotta proprio prima della fine che mi ha fatto temere il peggio, mi ha soddisfatto completamente. Io non approvo appieno le storie romantiche, perché le trovo sempre non plausibili. Ma sono cinica, e lo so. Ma a volte, quando una storia è ben scritta, quando i personaggi sono credibili, quando si sviluppa per bene senza insta love e senza violenza, le storie romantiche sciolgono il mio cuore. E’ quello che è capitato qui. Non aggiungo altro per non spoilerare, ma sappiate che il ragazzo è speciale, se esistesse nella vita reale sarebbe magnifico.
Gli animali sono magnifici: sempre al fianco della principessa, hanno un modo diverso di parlare a seconda della loro specie. Li adoro tutti.
Mi sono immedesimata in Olive nonostante non abbia poteri magici e non sia coraggiosa come lei, ma come per il protagonista maschile, se Olive esistesse in questo mondo sarebbe forse un posto migliore per tutti. Ne abbiamo bisogno. E abbiamo bisogno di storie forti e piene di speranza come questa. Leggetelo, non ve ne pentirete.

Voto:


lunedì 11 giugno 2018

Recensione: Bring Me Their Hearts, di Sara Wolf

Titolo: Bring Me Their Hearts
Autore: Sara Wolf
Editore: Entangled Teen
Pagine: 400
Genere: YA, Fantasy, Paranormal
Consigliato:

Trama:

Zera is a Heartless – the immortal, unageing soldier of a witch. Bound to the witch Nightsinger ever since she saved her from the bandits who murdered her family, Zera longs for freedom from the woods they hide in. With her heart in a jar under Nightsinger’s control, she serves the witch unquestioningly.
Until Nightsinger asks Zera for a Prince’s heart in exchange for her own, with one addendum; if she’s discovered infiltrating the court, Nightsinger will destroy her heart rather than see her tortured by the witch-hating nobles.
Crown Prince Lucien d’Malvane hates the royal court as much as it loves him – every tutor too afraid to correct him and every girl jockeying for a place at his darkly handsome side. No one can challenge him – until the arrival of Lady Zera. She’s inelegant, smart-mouthed, carefree, and out for his blood. The Prince’s honor has him quickly aiming for her throat.
So begins a game of cat and mouse between a girl with nothing to lose and a boy who has it all.
Winner takes the loser’s heart.
Literally.

Recensione:

 “What’s worse, Reginall - To be a monster, or to make monsters?"

Bring me their hearts è uno dei migliori YA fantasy che abbia mai letto, di sicuro uno dei migliori libri letti quest’anno.
La copertina è fantastica, così come la storia.
Zera è una Heartless, un soldato di una strega a cui è stato sottratto il cuore, che ora custodisce la strega in un barattolo. Ubbidisce ai suoi ordini, e non può morire, finchè la strega la guarisce, ma non puoi mai allontanarsi troppo dal luogo in cui è custodito il suo cuore.
Un giorno le viene affidato un incarico: dovrà prendere il cuore del principe Lucien, erede al trono, e trasformarlo in Heartless. In questo modo le streghe avranno un ostaggio nella guerra che sembra profilarsi all’orizzonte.
Se riesce nell’impresa, Zera riavrà indietro il suo cuore, i suoi ricordi e la sua vita umana, insieme a quelli degli altri due Heartless della strega.
La storia dei cuori rubati della strega ricorda quelli della Regina cattiva di Once upon a time, ma credetemi, le similitudini finiscono qui.
La vicenda di Zera è molto tormentata, tuttavia riesce a essere molto divertente: lei è una protagonista che soffre ed ha sofferto moltissimo, eppure è molto sarcastica e molto intelligente. Aspettatevi sempre qualche battuta ogni volta che apre bocca.
Eppure i suoi tormenti sono molto umani, nonostante lei non lo sia: è tormentata dal suo passato sanguinoso; rimpiange la sua vita umana; anela ad un contatto umano benevolo sapendo bene che chi sa che cosa è lei la teme e la tiene a distanza.


“There are two things men will always believe about a woman: that she’s stupid, and that she’s weak. Today, as every day, I am neither of these things.”


E’ indecisa tra il fare quello che vuole, cioè riavere il suo cuore, e quello che è giusto. E’ giusto condannare un altro essere, il principe in questo caso, alla sua stessa sfortunata sorte?
Ho amato lo stile dell’autrice fin dal principio: riesce a descrivere bene i sentimenti di Zera e nel contempo farci osservare il mondo intorno a lei, che ha riempito di invenzioni e storia di quel mondo, di pratiche religiose e usanze della corte.
I personaggi di contorno sono molto variegati, e molti sono femminili, ma il mio preferito non è il principe, ma la sua guardia del corpo, Malachite. Non è umano, è super divertente ed estremamente intelligente. Prende in giro il principe un sacco di volte. Lo adoro.
Insomma, ho finito Bring me their hearts e adesso, cosa che non mi succede praticamente mai, voglio disperatamente il seguito, perché vi avviso, ahimè finisce con un cliffhanger.


Sembra sarà una trilogia. 

Voto:


venerdì 1 giugno 2018

Book Of The Month: maggio 2018

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.




Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 

1) Dragonship - J. P. Ashman

2) Promessi Vampiri - Beth Fantaskey

3) A Head full of ghosts - Paul Tremblay

4) A matter of scale - Jonathon Burgess

5) L'alienista - Caleb Carr

6) Mother's Misfortune - Cordelia Castel

7) Perdersi - Lisa Genova

8) Gone Girl, L'amore bugiardo - Gillian Flynn


Miglior libro del mese:

Come potete vedere, ho letto un po' di meno a maggio, perchè l'inizio del mese è stato frenetico per vari motivi personali. Quasi tutte le letture in lingue riguardano short story o novelle, niente di così brutto o così bello, a parte L'amore Bugiardo/Gone Girl che mi è piaciuto da matti.

 

Peggior libro del mese:

 A dire il vero, anche A Head full of Ghosts si meriterebbe questo posto, perchè non fa per niente paura. Ma la più grande delusione dell'anno, anche intesa come serie tv è L'Alienista. Ho abbandonato la serie al secondo episodio, e il libro è noioso. Ma c'è Luke Evans in copertina!

 

Cover del mese:

Questa short story fantasy è piuttosto originale, ma non mi ha convinto del tutto. Invece adoro la copertina, che mi ricorda il videogioco Odin Sphere!

Com'è andato il vostro mese di letture? Migliore del mio?

martedì 23 gennaio 2018

Recensione: Poison Study, di Maria V. Snyder

Titolo: Poison Study (Poison Study #1)
Autore: Maria V. Snyder
Tradotto in italiano col titolo: Dark Moon la farfalla di pietra
Editore: Mira
Pagine: 409
Consigliato:

Trama:

CHOOSE: A QUICK DEATH OR SLOW POISON…

On the eve of her execution for murder, Yelena is reprieved, but her relief is short-lived. She is to be the Commander of Ixia’s food taster. Can Yelena learn all she needs to know about poisons before an assassin succeeds?

Her troubles have only just begun, however… Valek, her captor, has a uniquely cruel method to stop her escaping; General Brazell, father of the man she killed, still wants her dead; and someone is plotting against the Commander.

Resourceful and wily, Yelena gains friends, survival skills – and more than a few enemies. In a desperate race against time, the Commander’s life, the future of Ixia and the secrets of her own past will be in her hands…


Recensione:

 “It seems there is more than one way to poison a person’s heart, and it doesn’t even require a meal”

Avendo sentito pareri contrastanti, non sapevo bene cosa aspettarmi da Poison study.
Invece devo dire che mi è piaciuto, anche se qualche pecca ancora ce l’ha.
Yelena è in carcere per aver ucciso il figlio di un generale, ma proprio il giorno della sua esecuzione viene condotta nello studio di Valek, che le propone un accordo: diventerà l’assaggiatore ufficiale del comandante di Ixia, e verrà istruita da lui su tutti i veleni, in cambio ovviamente non verrà giustiziata. Ma quando accetta, a Yelena viene fatto bere un veleno, e l’antidoto le verrà dato da Valek ogni giorno. Se un giorno dovesse saltare lei morirà. In questo modo, lei non potrà mai scappare.
Inizia così la trama, che segue prima l’addestramento della protagonista ai vari veleni, e la sua conseguente vita alla corte del comandante.
Diciamo che Yelena è una di quelle protagoniste sfigate, a cui capita di tutto. Tutti le sono amici o vogliono ucciderla, non c’è via di mezzo.
Lei impara in men che non si dica a riconoscere i veleni, poi decide anche, giustamente, di imparare a difendersi da sola, anche se tutti la temono per l’omicidio che ha commesso.
Valek è un personaggio interessante: sembra senza cuore, sembra avere un’infinita conoscenza e incredibili doti da guerriero ed assassino. Insomma, invincibile e onnisciente. Io me lo sono immaginato un misto tra il Darkling e Severus Snape.
Peccato che poi si perda un po’ alla fine. Praticamente cambia totalmente facciata.
Le cose che mi sono piaciute quindi sono lo stile di scrittura, ben fatto, scorrevole, che non lascia punti morti. I personaggi mi sono piaciuti, chi più chi meno: Ari e Janco sono i miei preferiti, seguiti dalla sarta di corte, che ho adorato.
Yelena e Valek hanno il solito rapporto che si è già visto: sei mia prigioniera, ti tratto meglio di altri ma vorrei ucciderti, se scappi morirai, però sei incredibilmente brava.


Il mondo che la Snyder ha ideato non è male, anche se non se ne capisce bene l’epoca: apparentemente sembra il medioevo, visto che usano le candele per illuminare, ma poi compare un oggetto che è sicuramente più moderno, e al lettore rimane il dubbio se sia voluto o se sia una svista. Almeno a me ha fatto questa impressione.
E’ pieno di colpi di scena, ma alcuni di questi sono piuttosto prevedibili, come ad esempio il motivo per cui Yelena ha ucciso il figlio del generale.

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER!
Purtroppo come ho detto prima, le ultime forse… 50 pagine in qualche modo rovinano tutto. A me personalmente, a parte il cambio di carattere ed atteggiamento di Valek, non è andato giù il differente trattamento che subisce la protagonista sull’omicidio nei confronti invece di tutte le uccisioni che ha commesso Valek.
Lei ha ucciso per legittima difesa, e nel corso del libro le ricapiterà, e ogni volta che lo fa tutti, compreso Valek, la giudicano malissimo. Poi lo stesso Valek uccide 8 persone ma va tutto bene.
E’ discriminazione femminile o cos’altro?


“Only the weak invite their demons to live with them”
 
Perde moltissimo alla fine anche perché, come tutti gli YA, si scopre che Yelena è speciale, ha la magia, tutti la vogliono tutti la cercano.
Allora Snyder, no per favore: Yelena aveva la nostra simpatia anche prima, quando doveva scegliere se morire subito o morire avvelenata lentamente. 

Renderla la special snowflake ha fatto solo decadere il tutto e darti la possibilità di allungare la broda in altri romanzi.

Voto:


venerdì 15 dicembre 2017

Review Blog Tour: The Lantern Collection, by Chess Desalls




Titolo: Lantern: The Complete Collection
Autore: Chess Desalls
Genere: YA Fantasy/Sci-fi
Pagine: 230
Data di uscita: 26 settembre 2017

Buy Links
Nook: https://www.barnesandnoble.com/w/lantern-chess-desalls/1127023891?ean=2940154916773

Trama:


 

The story of every lantern is unique, just like yours and mine.

This collection includes all three novellas, LanternBeacon, and Torch.

Tori discovers a lantern that shines for her and nobody else. Is it a ghost or a living being that must be set free?

Serah unseals a globe made of Celestial Glass. Does success bring her happiness or create more trouble than it's worth?

Evelyn meets Graham after attending a party where a lantern burns out. Who lights the way to pull the other through?

Experience three different stories, all with a connection to a mysterious lamp maker.


Recensione:

Per la recensione di Lantern vi rimando al mio precedente post. 
Per quanto riguarda i due seguiti, Beacon e Torch, farò una recensione unica, anche perchè, in un caso più unico che raro, li ho letti uno di seguito all'altro.
Beacon ha una copertina che si discosta moltissimo dagli altri due, specie dal primo, Lantern, che ho inserito tra le migliori copertine di sempre.
Le due storie di Beacon e Torch si svolgono in gran parte nell'altro mondo, quello di cui avevamo sentito parlare pochissimo in Lantern, ossia il mondo all'interno delle lanterne.
Beacon si apre quindi ad Havenbrim dove vive Serah in condizioni miserevoli, sola e affamata nel bosco, fino al giorno in cui non inizia il suo apprendistato dal maestro che costruisce le lanterne. La sua casa nel bosco sembra incantata, piena zeppa di queste lanterne che non funzionano ad olio o con le candele, e che non si spengono mai.
Ma tutto cambia quando anche Serah viene intrappolata in una di queste lanterne.
Da qui in avanti il racconto prende una piega più triste rispetto a prima, forse perchè più triste è il luogo in cui finisce Serah, ossia il nostro mondo. I personaggi che compaiono da qui in avanti infatti non hanno nulla a che vedere con gli abitanti di Havenbrim, e mostrano il peggio dell'umanità.
Torch invece prosegue la narrazione di Beacon seguendo l'amico di Serah, Graham, anche lui finalmente apprendista del maestro.
Il suo compito è semplicemente pulire e lucidare ogni giorno tutte le lanterne appese in casa del maestro. Evelyn invece, che abita nel nostro mondo, vede una delle lanterne appese sul molo della sua cittadina emanare una strana luce, che alla fine l'assorbirà proprio in una di esse, e finirà trasportata ad Havenbrim.
Per fortuna che Graham si accorgerà di lei.
Per quando riguarda entrambi i racconti, l'autrice è stata bravissima ad incentrare tutta la storia su un semplice oggetto come una lanterna, e creare uno splendido mondo fatato ben realizzato, ben strutturato e raccontato davvero molto bene.
Beacon ha un sottofondo molto più triste e malinconico, mentre Torch è più romantico, sull'onda del primo, Lantern.
Sono contenta che l'autrice abbia preso a cuore il suggerimento di dare un seguito al primo volume, perchè ha creato una trilogia semplice da leggere ma romantica e sognatrice, che consiglio ovviamente a tutti. 
Come sempre, ringrazio la YA bound book tours per l'opportunità.

Voto complessivo:



About the Author
Chess Desalls is the author of award-winning young adult fiction. Her nonfiction writing has been included in academic and industry publications, with a focus on law and technology. She's also a contributing editor for WritersTalk, South Bay Writers' monthly newsletter. When she's not reading or writing, she enjoys traveling and trying to stay in tune on her flute.

Sign up for Chess's
 newsletter to receive updates on giveaways and new releases.
Author Links:


Blog Tour Organized by:
GIVEAWAY: a Rafflecopter giveaway

martedì 14 novembre 2017

Tripla mini recensione: Magonia, Mano di ferro, Malkha

Titolo: Magonia
Autore: Maria Dahvana Headley
Editore: HarperCollins
Pagine: 320
Consigliato: ni

Trama:

Aza Ray Boyle is drowning in thin air. Since she was a baby, Aza has suffered from a mysterious lung disease that makes it ever harder for her to breathe, to speak—to live. So when Aza catches a glimpse of a ship in the sky, her family chalks it up to a cruel side effect of her medication. But Aza doesn't think this is a hallucination. She can hear someone on the ship calling her name.
Only her best friend, Jason, listens. Jason, who's always been there. Jason, for whom she might have more-than-friendly feelings. But before Aza can consider that thrilling idea, something goes terribly wrong. Aza is lost to our world—and found, by another. Magonia.
Above the clouds, in a land of trading ships, Aza is not the weak and dying thing she was. In Magonia, she can breathe for the first time. Better, she has immense power—but as she navigates her new life, she discovers that war between Magonia and Earth is coming. In Aza's hands lies fate of the whole of humanity—including the boy who loves her. Where do her loyalties lie?

Recensione:

 Lo ammetto, Magonia l’ho comprato principalmente per la copertina (non è bellissima?) e per il fatto che ci sia anche il nome di Neil Gaiman in copertina.
Le cose che mi sono piaciute del romanzo: l’inizio, con Aza malata sulla terra.
Mi è piaciuto e mi ha fatto commuovere, perché mi ci sono rispecchiata molto, anche se io non soffro di una malattia respiratoria. Probabilmente l’autrice ci è passata, o ha avuto qualche caro in quelle condizioni, perché è davvero raccontato bene, anche se è romanticizzato come succede spesso negli Ya. Comunque, diciamo che finchè non muore, mi è piaciuto tantissimo.

Del mondo di Magonia mi è piaciuta la mitologia, e soprattutto le creature che volano nel cielo assieme alle navi, come le squallwhales. Secondo me, con qualche illustrazione qua e là per mostrarci come sono davvero queste creature, il libro ci avrebbe guadagnato tantissimo.
Il doppio Pov tra Aza e Jason non mi è dispiaciuto moltissimo, ma ad un certo punto, è iniziato ad assomigliare ad altri Ya. Insomma, lei sulla terra era malata e non poteva respirare, veniva sempre ricoverata in ospedale in punto di morte ma aveva il migliore amico che guarda caso era innamorato di lei. Poi finisce in questo mondo in cui ovviamente solamente lei ha dei poteri speciali che nessun altro ha, le affiancano uno con cui dovrà duettare, perché il mondo di Magonia si basa sul canto, e guarda caso lei sarà la chiave per la salvezza del mondo. Non solo, lei è innamorata di Jason ma il fisico del suo cantante d’accompagnamento la attrae. Così è finito per somigliare a Shadow and bone, tanto per fare un esempio.
Non mi è piaciuto quindi il concetto che lei fosse malata sulla terra solo perché è speciale in qualche altro mondo. Magonia è forse il paradiso? No, visto come finisce il libro, e visto che se lei torna sulla terra non respira. Aza è un’aliena non adatta alle condizioni di vita terrestri? Allora a questo punto il romanzo è scifi e forse posso accettarlo di più, ma comunque non mi va giù come viene vista la malattia. I numerosi personaggi secondari non sono malaccio, di certo in tutto questo mi rimarrà in mente le atmosfere di vita di Magonia, con le navi che volano in cielo circondate da creature enormi che generano tempeste per non essere viste. E’ di sicuro l’aspetto migliore del romanzo. C’è anche il lato romance, ma non mi ha particolarmente colpito, mi spiace.

Voto:


Titolo: Mano di Ferro (Stoneheart trilogy #2)
Autore: Charlie Fletcher
Titolo originale: Ironhand
Editore: Mondadori
Pagine: 350
Consigliato:

Trama:


Una forza oscura è stata risvegliata. Talmente oscura che gli abitanti di Londra la guardano da secoli senza vederla. È la vita che palpita nelle statue della città: nei benevoli Destati, sculture con sembianze antropomorfe, e nei feroci Marchiati, mostri di pietra dilaniati dall'odio contro il genere umano. Dopo aver incautamente riacceso il conflitto tra le due fazioni, George è riuscito a trovare il Cuore di Pietra nelle viscere di Londra e a ristabilire una tregua. Ma la statua dell'Artigliere si è sacrificata per salvarlo ed è caduta nelle mani del perfido Camminante, che l'ha trascinata con sé in un'altra dimensione temporale. George deve ritrovarla al più presto: se allo scoccare della mezzanotte l'Artigliere non sarà tornato sul suo piedistallo, rimarrà per sempre una statua senz'anima. Grazie a Edie, giovane Scintillante capace di attraversare gli strati della Storia, George raggiungerà la Londra di fine Ottocento, dove incontrerà ostacoli mortali ma scoprirà che la ferita del drago sulla sua mano destra gli ha donato un misterioso potere.

Recensione:

 Mano di ferro, seguito di Cuore di pietra, si presenta più cupo e drammatico rispetto al primo della serie.
Dopo aver trovato infatti la pietra del cuore di Londra, George ed Edie sono ancora braccati dai marchiati e dal Camminante. In più hanno perso il loro amico, L’artigliere, che ora è prigioniero del Camminante.
In più George ha i tre segni sulla mano che gli ha fatto il drago, i segni del creatore.
Dovrà affrontare tre prove in questo capitolo della storia.
Devo ammettere che non mi è piaciuto tanto quanto il primo. Come in Cuore di pietra mi è piaciuto il viaggio turistico/statuesco che i nostri fanno per Londra, e mi sono piaciuti tantissimo i personaggi di contorno, primo tra tutti L’artigliere. È un personaggio meraviglioso, intrepido, coraggioso, che pensa sempre al bene dei suoi amici.
Edie non mi ha colpito particolarmente neanche questa volta, seppure la sua storia sia forse la più drammatica tra tutte.
George è cresciuto, si è evoluto come personaggio. Bravo!
E Grondaia, la gargolla di St. Pancras che compariva nel primo volume della serie, è fantastica. Le scene dove ci sono tutte le gargolle sul tetto e circondano George è una delle scene migliori del romanzo.
Mi è sembrato comunque un volume di transizione tra il primo e il terzo, Silvertongue, che è l’ultimo, perché anche se è vero che succedono molte cose, in realtà per tre quarti vengono inseriti molti personaggi nuovi, poi l’azione principale si svolge tutta negli ultimi capitoli. Quindi mi ha lasciato un po’ insoddisfatta.
Rimane l’avventura e l’azione, l’amicizia quasi commovente dell’artigliere, le statue di tutta Londra che si animano. Insomma, è un bel libro, ma non tanto quanto il primo.

Voto:


Titolo: Malkha, le avventure del giovane Nedo

Autore: Francesco Ambrosio
Editore: LFA publisher
Pagine: 128
Consigliato:

Trama:


Nedo, un giovane alieno del pianeta Abixinia a cui deve ancora spuntare la coda, è un sognatore sulla scia del fratello Blik. Ma sarà proprio la misteriosa scomparsa di quest'ultimo durante una missione nello spazio insieme ad altri quattro ricercatori a infondere nel ragazzo il coraggio necessario per intraprendere il suo primo viaggio nello spazio e mettersi alla ricerca del fratello.

Recensione:

Romanzo scifi, che mi è stato mandato dall'autore, e che ringrazio, Malkha mi è piaciuto sotto vari aspetti.
Ha una buona costruzione dei personaggi e dell'ambiente che li circonda; le loro azioni sono ragionevoli ma non per questo troppo prevedibili.
Il viaggio che effettua Nedo per cercare suo fratello è il cardine che muove la trama, così come le scoperte che avevano portato Blik in missione e tutti i misteri riguardanti Malkha.
 Mi è piaciuta molto l'inventiva dell'autore, il mondo che ha creato e i personaggi che ci vivono.
Non leggo moltissimi scifi, quindi non posso dire che siano proprio il mio genere, ma non mi dispiacciono quando trovo personaggi a cui ci si può affezionare e mondi fantastici da esplorare. Se poi c'è un pizzico di divertimento ed umorismo allora fanno al caso mio.
I cattivi della storia sono un pochino stereotipati, ma ci stanno in un romanzo per ragazzi.
Non ha il voto molto alto perchè ho riscontrato parecchi errori di punteggiatura, soprattutto con le virgole. A volte non c'erano per intere frasi e altre volte ce n'erano troppe consecutive, troncando frasi che così perdevano il loro significato. Forse la mia era una copia non ancora controllata, non ancora editata, visto che mi è stata mandata in anteprima.
Suggerisco comunque una revisione del testo, perchè è un peccato che qualche virgola rovini un romanzo così atmosferico.

Voto:


venerdì 22 settembre 2017

Segnalazioni fantasy




Buonasera a tutti! Eccomi ad un orario inusuale per me per segnalarvi tre romanzi fantasy molto interessanti. Come sempre ringrazio l'agenzia Saper Scrivere per avermi contattato.
Titolo: Omega. L’armata dei ribelli
Autore: Max Peronti
Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 29 maggio 2017
Pagine: 329; prezzo: 2,99 (ebook); 13,90 (cartaceo)
ISBN-10: 8899768668; ISBN-13: 978-8899768669

In pochi anni, il sanguinario imperatore Zorks ha sottomesso con la forza gran parte dei regni liberi di Panteia. Nessuno sembra in grado di fermarlo, finché dall’Alzania emerge un eroe dal volto sfigurato, che accende la fiamma della ribellione. È l’inizio della resistenza. In un mondo di intrighi di corte e tradimenti, un pugno di eroi partirà alla ricerca di alleati, combattendo epiche e cruente battaglie, ma soprattutto imparando a conoscersi nel profondo. Perché non esiste sacrificio, quando è compiuto per il bene più prezioso: la libertà.

L’AUTORE
Max Peronti, appassionato di storia militare antica e medioevale, si è laureato in Scienze strategiche nel 2002. Zaino in spalla, ha solcato i deserti dell’Iraq e dell’Afghanistan, le savane africane e le antiche terre dei celti. Chitarra e musica rock sono le sue compagne di viaggio, un dado a venti facce la sua bussola.


Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina..


 
Titolo: Il segno della tempesta
Autore: Francesca Noto
Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 18 aprile 2016
Pagine: 294; prezzo: 2,99 (ebook); 12,67 (cartaceo)
ISBN-10: 8899768080; ISBN-13: 978-8899768089

Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. Anni dopo, le sue capacità tornano a manifestarsi con forza. In preda a strani sogni premonitori, Lea decide di fuggire verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent'anni prima. Ciò che non sa è che quel viaggio - come il suo dono - fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.

L’AUTORE
Francesca Noto vive a Roma, dove è nata nel 1977, con il marito e due figlie. Laureata in lettere antiche con indirizzo archeologico, ha poi scelto di seguire il suo sogno di lavorare nella scrittura creativa ed è diventata una giornalista, editor e traduttrice professionista di narrativa. Appassionata fin da bambina di heroic fantasy, scherma medievale, equitazione, giochi di ruolo e videogiochi, ha iniziato a scrivere il suo romanzo d'esordio, Il segno della tempesta, nel periodo dell'università, per concluderlo e pubblicarlo nel 2016 con Astro Edizioni. Al momento sta scrivendo il suo secondo romanzo, un sequel stand-alone dal titolo I figli della tempesta, che uscirà per Astro Edizioni a ottobre 2017.


Credici, sempre. E ciò che desideri si avvererà.

Titolo: Dream Hunters
Autore: Myriam Benothman
Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 21 novembre 2016
Pagine: 276; prezzo: 2,99 (ebook); 10,97 (cartaceo)
ISBN-10: 8899768137; ISBN-13: 978-8899768133

Cosa faresti se scoprissi di poter cambiare il corso delle fiabe?
Sophie ha 17 anni e vive a Parigi con il padre. In apparenza una ragazza come tante, finché non si imbatte in un antico libro di favole ed è vittima di un’allucinazione.
Hanno così inizio i suoi sogni vividi e surreali, ambientati in una dimensione popolata da personaggi incantati. La sua vita si sdoppia su binari paralleli che finiscono per confondersi tra loro, con risvolti inaspettati sul mondo reale.
Integerrimi principe azzurri e ingenue principesse. O quasi. Un amore avventuroso e proibito. Una presenza oscura in cerca di riscatto.
Finalista del Premio Cittadella 2017 per il miglior fantasy dell’anno, Il ponte illusorio è il primo volume della trilogia Dream Hunters. Una favola moderna adatta a tutte le età, che trascina il lettore in un sogno a occhi aperti, riportando a galla emozioni dimenticate.

L’AUTORE
Myriam Benothman, italiana nata a Tunisi, è cresciuta a Roma in una famiglia multiculturale. Quadrilingue con il pallino delle sfide, è la più giovane matricola nella storia dell’università La Sapienza.
Si laurea in Scienze politiche e Relazioni internazionali e intraprende una brillante carriera nel mondo del marketing e della comunicazione, diventando Global Head of Digital & CRM in Bulgari (Gruppo LVMH).
Il nonno Alberto Perrini – premiato autore teatrale, critico letterario e giornalista – la invita a coltivare sin da piccola la passione per la scrittura, così lei si dedica alle fanfiction su internet. Pubblicati sotto pseudonimo, i suoi racconti si ispirano a noti manga giapponesi, trovando ampio consenso tra le lettrici che la seguono con affetto da anni.
www.dreamhunters.it