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venerdì 15 maggio 2015

Review Tour per Night's Colony, di Douglas R. Burgess


NIGHT’S COLONY, by Douglas R. Burgess

Genere: Supernatural historical-mystery

Editore: Curiosity Quills Press

Data di pubblicazione: Aprile 1, 2015

Cover Artist: Albert Buı

Dove potete trovarlo online: Amazon US | Amazon UK | Goodreads 

Trama:

It is 1695, and New England still reels from the horror of the Salem witch trials. A pirate returns from abroad with a strange and magical device that could destroy his fragile community, or free it. When he is found with his eyes gouged and cabalistic markings around the body, many believe it a sacrifice to bring on the end of the world. Did a mortal hand strike Captain Brown, or has the Devil come to Newport?

Meticulously researched and written in the authentic voice of the era, Night’s Colony is the first and only mystery novel set at this volatile moment in American history, when the Age of Enlightenment collided with supernatural terror and millennial prophesy. Author Douglas Burgess deftly weaves actual characters and events into a brilliant tapestry of pirates, Puritans, Indians, witches, Quakers, astronomers and others that all lived together in the wild town of Newport at the fin de siècle. The result is not only a first-class mystery but also a work of significant literary merit.

Set against the gaudy, bawdy backdrop of an America in transition, Night’s Colony will enthrall mystery fans, history buffs and general readers alike.

Recensione:



Prima di tutto, ringrazio la Curiosity Quills per avermi permesso di leggere in anteprima questo romanzo.
Ci sono dei momenti nella mia vita da lettrice in cui mi dico: ah, avrei proprio voglia di leggere una storia ambientata in quella determinata epoca o che tratta quel determinato argomento, in particolare se discostano dalle letture che faccio di solito.
Quando ho ricevuto questo ebook, mi sono accorta che non avevo mai letto niente che fosse ambientato nelle colonie americane del 1600. Si sa, sono più incline al periodo vittoriano.
Night’s colony tratta dell’omicidio del capitano Brown, con la conseguente indagine nella colonia e il sospetto che si insinua in molti dei suoi abitanti.
Per aggiungere corposità alla storia e il folklore tipico di quell’epoca, non possono mancare accuse di stregoneria e strani rituali in cui vengono utilizzati pentacoli, nonché il ritrovamento di uno dei libri più famosi della storia: il Malleus Maleficarum.
A questo si aggiungono alcune credenze dei nativi americani, il loro rapporto con i coloni e il loro mondo che viene invaso da queste persone e dal loro bagaglio di conoscenze e ritualità.
Ogni capitolo ha il nome di una diversa costellazione, e alla fine del libro c’è una guida sul cielo notturno che si poteva osservare proprio nel periodo in cui è ambientata la storia.
L’ho trovato molto interessante ed originale, soprattutto perché vengono citate molte costellazioni inusuali, non quelle più famose. Inoltre c’è un collegamento all’interno del capitolo, tra la storia e la relativa costellazione.

“That truth wins out against ignorance and fear in the end. It is a noble thought; I should like to believe it. But I don’t, somehow.”

La storia è scritta davvero molto bene, è ricca di dettagli, di personaggi, di mistero e anche di un po’ di orrore. 
L’autore si è documentato su vari argomenti per scriverlo, e questo si nota.
Non raggiunge, almeno per me, il voto pieno qui e su Goodreads, dove gli ho dato un 3,75 perché a volte si dilunga troppo su alcuni aspetti e si perde il filo del discorso.
Inoltre, ma quello non è assolutamente colpa dell’autore, l’ho trovata una lettura in lingua un po’ più ostica, un po’ più difficile rispetto a quelle che ho fatto finora, tipo Daughter of Glass o Fangirl. Ovviamente è tutto un altro genere di romanzo, quindi è ovvio che il suo linguaggio sia differente. Dico questo per informare i lettori italiani che vorrebbero leggerlo. E’ una bella lettura ma un po’ complicata.
Detto questo, i ringraziamenti li ho fatti, quindi ve ne consiglio la lettura!

Voto:


L'autore:


Douglas R. Burgess is an award-winning author of fiction and nonfiction.

His work has appeared in Ellery Queen’s Mystery Magazine, Slushpile Magazine, and elsewhere. Dr. Burgess is a professor of Early American History at Yeshiva University in Manhattan, and has published four books with distinguished presses on colonial society and piracy.
https://curiosityquills.com/

giovedì 2 ottobre 2014

Recensione: Demoni, istruzioni per l'uso, di Christopher Moore



Titolo: Demoni, istruzioni per l'uso
Autore: Christopher Moore
Titolo originale: Practical Demonkeeping
Edito da: Elliot
Pagine: 256
Consigliato: Si


 Buongiorno! Eccomi oggi a parlare di uno scrittore che mi piace molto, anche se per ora ho letto solamente due suoi libri.
L'ho scoperto grazie ad "un lavoro sporco", che avevo regalato ad una mia amica e che lei mi aveva poi prestato.
Se vi piace il genere umoristico/soprannaturale/gotico/ma davvero stai scherzando su queste cose? è il libro che fa per voi.

 

 

Trama:

 Cosa ci fanno un demone e un ex seminarista nella sonnolenta cittadina di Pine Cove, la porta del Big Sur? Sono in gita di piacere o hanno motivi ben più seri per visitarla - ad esempio, dare la caccia alla formula capace di sciogliere il vincolo indissolubile che lega Catch (il demone) a Travis (il seminarista) da quasi un secolo? Nel suo romanzo d'esordio, Christopher Moore tratteggia con mano sicura la storia bizzarra di un sigillo magico e delle vite che dipendono dal suo ritrovamento o dalla sua distruzione, in una vicenda corale ricca di personaggi (bottegai zen, pseudostreghe pacifiste e vegetariane, surfisti rintronati, poliziotti esperti in fiaschi investigativi) sempre al limite tra l'assurdo e il grottesco, ma tutti inconfondibilmente umani. Epico, comico e grottesco, "Demoni. Istruzioni per l'uso" narra l'eterno scontro fra il bene e il male e che ha il suo seguito in "Sesso e lucertole a Melancholy" Cove, con il quale condivide buona parte dei protagonisti.



 Recensione:


"Ma per rinascere dalle ceneri, bisogna prima schiantarsi e bruciare."
"Non c'è cattiveria nell'essere poveri; è solo che i poveri alla cattiveria sono più esposti."
Eccomi con una recensione positiva, finalmente, altrimenti sembro una dai gusti tremendamente difficili. Ed è così in effetti. Ma so che con Moore vado sul sicuro, mi piace molto il suo stile di scrittura,  l'ho adorato in "Un lavoro sporco" e piano piano sto recuperando tutti i suoi libri.
Questo è il primo che ho trovato in libreria, e l'ho apprezzato, anche se non tanto quanto credevo.
Non è ai livelli di "Un lavoro sporco" appunto.
E' divertente, è ironico, scherza sul paranormale e a tratti può ricordare molto Pratchett, anche se utilizza un linguaggio più crudo, in uno stile un po' più americano.
 La storia si svolge piuttosto rapidamente, ci sono le adeguate descrizioni ed è molto divertente imparare a conoscere tutti i personaggi presenti nel libro e vedere come sono in qualche modo collegati uno all'altro.
E' riuscito a creare molti personaggi, ognuno con un qualche particolare che ve lo farà ricordare fino alla fine, sia che appartenga al genere umano, sia che non vi appartenga.
Ci sono vari richiami di altri grandi della letteratura, come Milton ad esempio.
E' divertente leggere una frase e pensare subito: oh, ma questo è un rimando a quel libro!
La fine mi ha un po' delusa, è stata un po' troppo frettolosa e caotica rispetto all'andamento del resto del libro, ma è grosso modo quello che ci si aspettava di leggere, quindi il mio unico rammarico è la brevità della scena.
Non ho trovato errori, e alla fine, sempre se non ho sbagliato tutto, secondo me è stato scritto per far capire che con gli eventi soprannaturali, con il male, e con le antiche formule, non si scherza.
Non si devono mai sottovalutare, perchè non si sa mai cosa puoi evocare.
Quindi non si devono mai leggere a voce alta antiche pergamene in lingue morte nascoste da qualche parte in una chiesa!
Molto divertenti i dialoghi e lo scambio di rispostacce tra Travis, che lo ha evocato, e Catch, il demone, che può essere visto solo da lui.
Vi lascio con una parte molto divertente, e con il consiglio di leggerlo. Forse non sarà l'opera migliore di Moore, ma merita sicuramente, almeno per ridere un po'.
"Scusi se la disturbo, ma quel tizio grosso, con le scaglie, che sta masticando il sindaco, lo conosce? C'è un'ordinanza comunale che vieta di mangiare i pubblici ufficiali senza permesso".
E dato che Catch, il demone, si diverte a viaggiare  sul cofano della macchina con la lingua di fuori, e dato che il titolo originale mi ricorda molto Supernatural, eccovi una giffina come regalino!

Voto:

Divertente, bello, non un capolavoro ma ci siamo quasi.