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martedì 10 aprile 2018

Quattro segnalazioni italiane

Buongiorno! Torno oggi con un post velocissimo di varie segnalazioni! I primi tre sono di Antonio Gallucci, che ringrazio per avermi contattato, l'ultimo è di Isa Thid, con cui ho già collaborato in passato.

Un circolo del tennis, l'Otto Tennis Club, non si accontenta di ospitare lezioni e gare dello sport a cui è dedicato: al suo interno "galleggiano" strani personaggi e inspiegabili fenomeni, frutto delle assurde implicazioni psicologiche di quella disciplina sportiva, ma anche di un mistero custodito all'interno degli spogliatoi del circolo. Intorno ai tre protagonisti e ai personaggi minori che frequentano il circolo, si snoda una serie di molteplici microstorie che vanno dalla guerra all'arte del kintugsi, dalla contaminazione da mercurio di una casa di cura al rapimento (o forse no) della figlia di un re della ceramica. E poi, c'è Kiki. E sarà proprio lei a dare un senso imprevedibile e niente affatto banale a tutta la vicenda.


Nella Contea dei Pettirossi c’è Giadalandia e qui
 vive Lieve, una bambina di dieci anni, preoccupata per il sortilegio che sembra essere caduto sugli abitanti del suo villaggio.
Dal giorno in cui il nuovo padrone ha preso possesso del castello, infatti, la vita per tutti non è stata più la stessa.
Riuscirà la piccola protagonista di questa storia, insieme ai suoi amici, a sconfiggere il misterioso ContaOmbre?

Mentre riponeva lo stick nella borsa, qualcosa aveva colpito i margini del campo visivo di Nagiko, costringendola a rivolgere l’attenzione una decina di metri più in là, verso il lato opposto della strada che costeggiava il lungomare.
Fra due bidoni dei rifiuti e un muro basso che sapeva di antico, qualcuno aveva deposto e abbandonato un enorme baule blu, da una serratura del quale colava un ripugnante grumo di ruggine. Poco distante, dentro una pozzanghera, giaceva lo scheletro di un ombrello e, dall’alto, un piccolo albero tendeva un ramo spezzato verso le ossa metalliche dell’ex parapioggia, da cui pendevano agonizzanti brandelli di tessuto scuro.
Dentro l’orrore, immobile e sospeso, dondolavano infine, con tetra armonia, il dorso di un artiglio, sporgente da una fessura del baule e le piccole foglie del ramo che, in qualche modo, proteggeva l’ombrello dal vento.
Nagiko, ogni arto immobile, aveva sgranato le spettacolari mezzelune scure che aveva per occhi, al fine di registrare ogni dettaglio della scena: baule-grumosospeso-scheletrometallico-pietosobracciodilegno-manooscena.

Quando fugge dal centro di detenzione con un pugno di compagni, esiste solo un obiettivo nella mente di Azura: recuperare Massimino, suo fratello, e portarlo in salvo oltre la frontiera con la Francia per raggiungere la Svezia. Lì, si dice, offrono asilo politico ai moderni clandestini: omosessuali, immigrati, mezzosangue.

Comincia così la storia di Azura, giovane italo-siriana intrappolata in un mondo che non la accetta, combattente impreparata ma caparbia, che ha nel cuore una chiara lista di priorità assolute. Insieme a lei Maslov, rivoluzionario russo e omosessuale dalle tendenze terroristiche, e Dalmasso, ricco pacifista a capo di un collettivo antagonista con sede a Torino.

Attorno a loro il nuovo mondo, fatto di innesti cerebrali e connessioni perenni, corruzione e oppressione, centri di identificazione, violazione della privacy, razzismo e omofobia.

E in mezzo al caos della rivoluzione solo una ragazza e il suo fratellino, e quella frontiera tra loro e la libertà.



giovedì 18 gennaio 2018

Doppia recensione: Berserkr + Goosebumps Il Film

Titolo: Berserkr
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: DZ edizioni
Pagine: 150
Consigliato:

Trama:

 Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è finita, gli Accordi dell'89 sono stati firmati e la città è stata divisa in sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. All'interno della Ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione, incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le stirpi. Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali, iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il delicato equilibrio raggiunto. La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore il mantenimento della pace. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo spirito protettore della città, l'Orso di Berlino, che non attende altro che liberare la propria furia.

Recensione:

"E' facile confondere i sensi, sai? Perchè è questo che la gente vuole, questo ciò che cerca: riempirsi la bocca col lieto fine, credere che la vita abbia un senso e sia solo l'amore. Tutte stronzate."

Ho già collaborato con Alessio Del Debbio in passato, quindi quando mi ha proposto di leggere e recensire questa sua nuova opera, ho accettato volentieri. Lo ringrazio per la fiducia dimostrata.
Ammetto che l’inizio di Berserkr mi ha spiazzato: mi sono ritrovata una storia piuttosto violenta e non molto adatta ai minorenni, ambientata a Berlino, che coinvolge anche lupi mannari e streghe, tra gli altri.
Superata la fase iniziale, la storia mi ha incuriosito molto: a Berlino si trovano dei cadaveri a cui manca il cuore, e Ulrick, il protagonista, inizia ad investigare per capire quale “mostro” sia stato.
Vige infatti un patto tra tutte le creature sovrannaturali. Ma nessuno si aspetta questo tipo di creatura.
Ci sono scene d’azione, scene dal passato di Ulrick, spiegazioni su come sia questo accordo, colpi di scena e tradimenti.
Ho apprezzato moltissimo l’originalità della trama e la sua ambientazione diversa dal solito; ho imparato molto su queste creature sovrannaturali non tutte “comuni”, di cui insomma gli altri urban fantasy non si sono mai occupati più di tanto; ho simpatizzato molto con alcuni dei personaggi di contorno, quali i coboldi.
Li adoro! Sono simpatici e birbantelli, aiutano il nostro protagonista e sono sicuramente i miei personaggi preferiti del libro, assieme a Fabian, collega di Ulrick.
Dalla metà in poi la storia procede in modo spedito e mi sono appassionata sul serio alle loro vicende, tifando perché il bene vincesse sul male.
Lo consiglio sicuramente a chi ama il genere urban fantasy, in questo genere letterario di sicuro si distingue per originalità e cura nei personaggi. Non riceve il voto pieno solo per quella parte iniziale un po’ destabilizzante: fate attenzione se volete regalarlo a qualcuno sensibile alle parolacce e alle scene osè.

Voto:





Piccoli Brividi (Goosebumps) Il film
Anno di uscita italiana: 2016
Interpreti: R.L. Stine, Jack Black, Odeya Rush, Dylan Minnette

 Recensione:


 Goosebumps, o Piccoli Brividi, è la prima serie di libri che io abbia mai letto. Da piccola, intendo più o meno dagli otto anni in su, io leggevo quasi esclusivamente Topolino e compagnia bella e Piccoli brividi, e ne ho ancora adesso una bella collezione.
Così il giorno di Santo Stefano mi sono messa a guardare il film prodotto nel 2015 con Jack Black.
All’inizio e praticamente finchè non compaiono i mostri, non ero molto convinta: comincia piuttosto lentamente con le solite cose che succedono nei film americani. Il ragazzo e la madre si trasferiscono, lei lavora nella sua scuola e lui non vuole che li vedano insieme, si è preso una cotta immediata per la sua carinissima vicina di casa, che però ha un padre creepy che non vuole che nessuno si avvicini a casa sua.
Non rivelo altro per non spoilerare, ma ad un certo punto la trama prende una piega decisamente più movimentata, e in breve tempo ogni mostro creato da Stine prende vita in questa cittadina americana.
Mi ha divertito vedere insieme tutti i mostri di cui ho letto le storie da piccola, specie il più cattivo di tutti: il pupazzo parlante, che mi spaventa ancora adesso, tanto che i burattini e le bambole in generale proprio non mi piacciono.
Il lieto fine, come nella serie di Piccoli brividi, è dietro l’angolo, assieme a qualche lacrimuccia e a tante risate, merito dell’amico Champ e soprattutto della zia di Zach, adorabile e svampita come solo una zia (zitella) può essere.
C’è un’ambientazione in particolare che mi ha veramente incantata, suggestiva e romantica, leggermente tetra e misteriosa.
Lo consiglio sicuramente e state tranquilli, i brividi sono piccoli, non è un horror di quelli che lasciano incubi spaventosi.

Voto:


martedì 14 novembre 2017

Tripla mini recensione: Magonia, Mano di ferro, Malkha

Titolo: Magonia
Autore: Maria Dahvana Headley
Editore: HarperCollins
Pagine: 320
Consigliato: ni

Trama:

Aza Ray Boyle is drowning in thin air. Since she was a baby, Aza has suffered from a mysterious lung disease that makes it ever harder for her to breathe, to speak—to live. So when Aza catches a glimpse of a ship in the sky, her family chalks it up to a cruel side effect of her medication. But Aza doesn't think this is a hallucination. She can hear someone on the ship calling her name.
Only her best friend, Jason, listens. Jason, who's always been there. Jason, for whom she might have more-than-friendly feelings. But before Aza can consider that thrilling idea, something goes terribly wrong. Aza is lost to our world—and found, by another. Magonia.
Above the clouds, in a land of trading ships, Aza is not the weak and dying thing she was. In Magonia, she can breathe for the first time. Better, she has immense power—but as she navigates her new life, she discovers that war between Magonia and Earth is coming. In Aza's hands lies fate of the whole of humanity—including the boy who loves her. Where do her loyalties lie?

Recensione:

 Lo ammetto, Magonia l’ho comprato principalmente per la copertina (non è bellissima?) e per il fatto che ci sia anche il nome di Neil Gaiman in copertina.
Le cose che mi sono piaciute del romanzo: l’inizio, con Aza malata sulla terra.
Mi è piaciuto e mi ha fatto commuovere, perché mi ci sono rispecchiata molto, anche se io non soffro di una malattia respiratoria. Probabilmente l’autrice ci è passata, o ha avuto qualche caro in quelle condizioni, perché è davvero raccontato bene, anche se è romanticizzato come succede spesso negli Ya. Comunque, diciamo che finchè non muore, mi è piaciuto tantissimo.

Del mondo di Magonia mi è piaciuta la mitologia, e soprattutto le creature che volano nel cielo assieme alle navi, come le squallwhales. Secondo me, con qualche illustrazione qua e là per mostrarci come sono davvero queste creature, il libro ci avrebbe guadagnato tantissimo.
Il doppio Pov tra Aza e Jason non mi è dispiaciuto moltissimo, ma ad un certo punto, è iniziato ad assomigliare ad altri Ya. Insomma, lei sulla terra era malata e non poteva respirare, veniva sempre ricoverata in ospedale in punto di morte ma aveva il migliore amico che guarda caso era innamorato di lei. Poi finisce in questo mondo in cui ovviamente solamente lei ha dei poteri speciali che nessun altro ha, le affiancano uno con cui dovrà duettare, perché il mondo di Magonia si basa sul canto, e guarda caso lei sarà la chiave per la salvezza del mondo. Non solo, lei è innamorata di Jason ma il fisico del suo cantante d’accompagnamento la attrae. Così è finito per somigliare a Shadow and bone, tanto per fare un esempio.
Non mi è piaciuto quindi il concetto che lei fosse malata sulla terra solo perché è speciale in qualche altro mondo. Magonia è forse il paradiso? No, visto come finisce il libro, e visto che se lei torna sulla terra non respira. Aza è un’aliena non adatta alle condizioni di vita terrestri? Allora a questo punto il romanzo è scifi e forse posso accettarlo di più, ma comunque non mi va giù come viene vista la malattia. I numerosi personaggi secondari non sono malaccio, di certo in tutto questo mi rimarrà in mente le atmosfere di vita di Magonia, con le navi che volano in cielo circondate da creature enormi che generano tempeste per non essere viste. E’ di sicuro l’aspetto migliore del romanzo. C’è anche il lato romance, ma non mi ha particolarmente colpito, mi spiace.

Voto:


Titolo: Mano di Ferro (Stoneheart trilogy #2)
Autore: Charlie Fletcher
Titolo originale: Ironhand
Editore: Mondadori
Pagine: 350
Consigliato:

Trama:


Una forza oscura è stata risvegliata. Talmente oscura che gli abitanti di Londra la guardano da secoli senza vederla. È la vita che palpita nelle statue della città: nei benevoli Destati, sculture con sembianze antropomorfe, e nei feroci Marchiati, mostri di pietra dilaniati dall'odio contro il genere umano. Dopo aver incautamente riacceso il conflitto tra le due fazioni, George è riuscito a trovare il Cuore di Pietra nelle viscere di Londra e a ristabilire una tregua. Ma la statua dell'Artigliere si è sacrificata per salvarlo ed è caduta nelle mani del perfido Camminante, che l'ha trascinata con sé in un'altra dimensione temporale. George deve ritrovarla al più presto: se allo scoccare della mezzanotte l'Artigliere non sarà tornato sul suo piedistallo, rimarrà per sempre una statua senz'anima. Grazie a Edie, giovane Scintillante capace di attraversare gli strati della Storia, George raggiungerà la Londra di fine Ottocento, dove incontrerà ostacoli mortali ma scoprirà che la ferita del drago sulla sua mano destra gli ha donato un misterioso potere.

Recensione:

 Mano di ferro, seguito di Cuore di pietra, si presenta più cupo e drammatico rispetto al primo della serie.
Dopo aver trovato infatti la pietra del cuore di Londra, George ed Edie sono ancora braccati dai marchiati e dal Camminante. In più hanno perso il loro amico, L’artigliere, che ora è prigioniero del Camminante.
In più George ha i tre segni sulla mano che gli ha fatto il drago, i segni del creatore.
Dovrà affrontare tre prove in questo capitolo della storia.
Devo ammettere che non mi è piaciuto tanto quanto il primo. Come in Cuore di pietra mi è piaciuto il viaggio turistico/statuesco che i nostri fanno per Londra, e mi sono piaciuti tantissimo i personaggi di contorno, primo tra tutti L’artigliere. È un personaggio meraviglioso, intrepido, coraggioso, che pensa sempre al bene dei suoi amici.
Edie non mi ha colpito particolarmente neanche questa volta, seppure la sua storia sia forse la più drammatica tra tutte.
George è cresciuto, si è evoluto come personaggio. Bravo!
E Grondaia, la gargolla di St. Pancras che compariva nel primo volume della serie, è fantastica. Le scene dove ci sono tutte le gargolle sul tetto e circondano George è una delle scene migliori del romanzo.
Mi è sembrato comunque un volume di transizione tra il primo e il terzo, Silvertongue, che è l’ultimo, perché anche se è vero che succedono molte cose, in realtà per tre quarti vengono inseriti molti personaggi nuovi, poi l’azione principale si svolge tutta negli ultimi capitoli. Quindi mi ha lasciato un po’ insoddisfatta.
Rimane l’avventura e l’azione, l’amicizia quasi commovente dell’artigliere, le statue di tutta Londra che si animano. Insomma, è un bel libro, ma non tanto quanto il primo.

Voto:


Titolo: Malkha, le avventure del giovane Nedo

Autore: Francesco Ambrosio
Editore: LFA publisher
Pagine: 128
Consigliato:

Trama:


Nedo, un giovane alieno del pianeta Abixinia a cui deve ancora spuntare la coda, è un sognatore sulla scia del fratello Blik. Ma sarà proprio la misteriosa scomparsa di quest'ultimo durante una missione nello spazio insieme ad altri quattro ricercatori a infondere nel ragazzo il coraggio necessario per intraprendere il suo primo viaggio nello spazio e mettersi alla ricerca del fratello.

Recensione:

Romanzo scifi, che mi è stato mandato dall'autore, e che ringrazio, Malkha mi è piaciuto sotto vari aspetti.
Ha una buona costruzione dei personaggi e dell'ambiente che li circonda; le loro azioni sono ragionevoli ma non per questo troppo prevedibili.
Il viaggio che effettua Nedo per cercare suo fratello è il cardine che muove la trama, così come le scoperte che avevano portato Blik in missione e tutti i misteri riguardanti Malkha.
 Mi è piaciuta molto l'inventiva dell'autore, il mondo che ha creato e i personaggi che ci vivono.
Non leggo moltissimi scifi, quindi non posso dire che siano proprio il mio genere, ma non mi dispiacciono quando trovo personaggi a cui ci si può affezionare e mondi fantastici da esplorare. Se poi c'è un pizzico di divertimento ed umorismo allora fanno al caso mio.
I cattivi della storia sono un pochino stereotipati, ma ci stanno in un romanzo per ragazzi.
Non ha il voto molto alto perchè ho riscontrato parecchi errori di punteggiatura, soprattutto con le virgole. A volte non c'erano per intere frasi e altre volte ce n'erano troppe consecutive, troncando frasi che così perdevano il loro significato. Forse la mia era una copia non ancora controllata, non ancora editata, visto che mi è stata mandata in anteprima.
Suggerisco comunque una revisione del testo, perchè è un peccato che qualche virgola rovini un romanzo così atmosferico.

Voto:


venerdì 20 ottobre 2017

Cover Reveal: Fight for life, di Rosa Campanile

Buongiorno! Eccoci al cover reveal del nuovo romanzo di Rosa Campanile! Che cover sexy Rosa!XD



Titolo: Fight for life
Serie: Die Love Rise #2
Autrice: Rosa Campanile
Editore: Self-publishing
Genere: Romance Post-apocalittico
Euro: 1,99 (ebook)
Cover: Dedalo MADE
Data di uscita: 30 Ottobre 2017

Trama:
Intrappolata a Cincinnati con altri sopravvissuti, Natalia Landreaux è disposta a tutto pur di non morire divorata dagli infetti che hanno distrutto la civiltà, anche correre rischi indicibili per trasmettere un ultimo, disperato messaggio d'aiuto. In pericolo non c’è solo la sua vita, ma anche il prezioso lavoro del fratello Edoardo.
La richiesta di soccorso giunge appena in tempo e mette in crisi il genio informatico Joe Collins. La vita di Joe insieme alla sua nuova famiglia nella Città Sicura di Leons Town è tranquilla, quasi perfetta, ma la missione di salvataggio che richiama in campo lui e Panzer dopo un lungo periodo di assenza, rischia di frantumare quel fragile equilibrio a cui tiene tanto. Eppure, nonostante le perplessità, Joe sa qual è la cosa giusta da fare.
Mentre un nemico più pericoloso e scaltro che mai si prepara ad attaccare, ombre del passato minacciano di distruggere la normalità tanto inseguita da Joe e Natalia. Non sarà facile affatto facile far funzionare la loro strana relazione in un mondo invaso dagli zombie mutanti. Per riuscirci, dovranno solo ricordare che vale sempre la pena combattere per vivere e per amare.

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LA SERIE DIE LOVE RISE
#1 Die Love Rise (autoconclusivo)
#1.5 Dare to love (novella spin-off)
#2 Fight for life (autoconclusivo)

TEASER GRAFICO

L’AUTRICE
Rosa Campanile è una ragazza come tante. Ama follemente la sua famiglia e i suoi due gatti, adora la buona cucina e preparare dolci per le persone che ama. La sua grande passione è la lettura e nel 2014 ha fondato il lit-blog Briciole di Parole, dove parla dei molti libri letti e dei tanti altri che le allungano la wish list. Nel 2016 ha esordito come autrice self con il romance post-apocalittico Die Love Rise, a cui ha fatto seguito la novella Dare to love e il romanzo Fight for lifeSenza fare rumore invece, è il primo volume stand-alone della serie contemporary romance SweetSurrender, di cui sono previsti altri due romanzi in arrivo per il 2018.

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venerdì 22 settembre 2017

Segnalazioni fantasy




Buonasera a tutti! Eccomi ad un orario inusuale per me per segnalarvi tre romanzi fantasy molto interessanti. Come sempre ringrazio l'agenzia Saper Scrivere per avermi contattato.
Titolo: Omega. L’armata dei ribelli
Autore: Max Peronti
Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 29 maggio 2017
Pagine: 329; prezzo: 2,99 (ebook); 13,90 (cartaceo)
ISBN-10: 8899768668; ISBN-13: 978-8899768669

In pochi anni, il sanguinario imperatore Zorks ha sottomesso con la forza gran parte dei regni liberi di Panteia. Nessuno sembra in grado di fermarlo, finché dall’Alzania emerge un eroe dal volto sfigurato, che accende la fiamma della ribellione. È l’inizio della resistenza. In un mondo di intrighi di corte e tradimenti, un pugno di eroi partirà alla ricerca di alleati, combattendo epiche e cruente battaglie, ma soprattutto imparando a conoscersi nel profondo. Perché non esiste sacrificio, quando è compiuto per il bene più prezioso: la libertà.

L’AUTORE
Max Peronti, appassionato di storia militare antica e medioevale, si è laureato in Scienze strategiche nel 2002. Zaino in spalla, ha solcato i deserti dell’Iraq e dell’Afghanistan, le savane africane e le antiche terre dei celti. Chitarra e musica rock sono le sue compagne di viaggio, un dado a venti facce la sua bussola.


Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina..


 
Titolo: Il segno della tempesta
Autore: Francesca Noto
Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 18 aprile 2016
Pagine: 294; prezzo: 2,99 (ebook); 12,67 (cartaceo)
ISBN-10: 8899768080; ISBN-13: 978-8899768089

Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. Anni dopo, le sue capacità tornano a manifestarsi con forza. In preda a strani sogni premonitori, Lea decide di fuggire verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent'anni prima. Ciò che non sa è che quel viaggio - come il suo dono - fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.

L’AUTORE
Francesca Noto vive a Roma, dove è nata nel 1977, con il marito e due figlie. Laureata in lettere antiche con indirizzo archeologico, ha poi scelto di seguire il suo sogno di lavorare nella scrittura creativa ed è diventata una giornalista, editor e traduttrice professionista di narrativa. Appassionata fin da bambina di heroic fantasy, scherma medievale, equitazione, giochi di ruolo e videogiochi, ha iniziato a scrivere il suo romanzo d'esordio, Il segno della tempesta, nel periodo dell'università, per concluderlo e pubblicarlo nel 2016 con Astro Edizioni. Al momento sta scrivendo il suo secondo romanzo, un sequel stand-alone dal titolo I figli della tempesta, che uscirà per Astro Edizioni a ottobre 2017.


Credici, sempre. E ciò che desideri si avvererà.

Titolo: Dream Hunters
Autore: Myriam Benothman
Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 21 novembre 2016
Pagine: 276; prezzo: 2,99 (ebook); 10,97 (cartaceo)
ISBN-10: 8899768137; ISBN-13: 978-8899768133

Cosa faresti se scoprissi di poter cambiare il corso delle fiabe?
Sophie ha 17 anni e vive a Parigi con il padre. In apparenza una ragazza come tante, finché non si imbatte in un antico libro di favole ed è vittima di un’allucinazione.
Hanno così inizio i suoi sogni vividi e surreali, ambientati in una dimensione popolata da personaggi incantati. La sua vita si sdoppia su binari paralleli che finiscono per confondersi tra loro, con risvolti inaspettati sul mondo reale.
Integerrimi principe azzurri e ingenue principesse. O quasi. Un amore avventuroso e proibito. Una presenza oscura in cerca di riscatto.
Finalista del Premio Cittadella 2017 per il miglior fantasy dell’anno, Il ponte illusorio è il primo volume della trilogia Dream Hunters. Una favola moderna adatta a tutte le età, che trascina il lettore in un sogno a occhi aperti, riportando a galla emozioni dimenticate.

L’AUTORE
Myriam Benothman, italiana nata a Tunisi, è cresciuta a Roma in una famiglia multiculturale. Quadrilingue con il pallino delle sfide, è la più giovane matricola nella storia dell’università La Sapienza.
Si laurea in Scienze politiche e Relazioni internazionali e intraprende una brillante carriera nel mondo del marketing e della comunicazione, diventando Global Head of Digital & CRM in Bulgari (Gruppo LVMH).
Il nonno Alberto Perrini – premiato autore teatrale, critico letterario e giornalista – la invita a coltivare sin da piccola la passione per la scrittura, così lei si dedica alle fanfiction su internet. Pubblicati sotto pseudonimo, i suoi racconti si ispirano a noti manga giapponesi, trovando ampio consenso tra le lettrici che la seguono con affetto da anni.
www.dreamhunters.it