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martedì 22 marzo 2022

Recensione: The route of Ice and Salt

 Titolo: The route of Ice and Salt

Autore: Josè Luis Zàrate

Pagine: 196

Consigliato: No.

Trama:

It’s an ordinary assignment, nothing more. The cargo? Fifty boxes filled with Transylvanian soil. The route? From Varna to Whitby. The Demeter has made many trips like this. The captain has handled dozens of crews.

He dreams familiar dreams: to taste the salt on the skin of his men, to run his hands across their chests. He longs for the warmth of a lover he cannot have, fantasizes about flesh and frenzied embraces. All this he’s done before, it’s routine, a constant, like the tides.

Yet there’s something different, something wrong. There are odd nightmares, unsettling omens and fear. For there is something in the air, something in the night, someone stalking the ship. 

Recensione:

Posso scrivere una recensione negativa piuttosto dettagliata se ho letto solo una ventina di pagine e poi l'ho abbandonato?



Quest'anno mi sembra di passare da assoluti innamoramenti letterari, quali i recenti The Houseplant di Jeremy Ray (a breve una recensione collettiva dei suoi lavori)
o E a mio nipote Albert... a romanzi talmente brutti che meriterebbero di essere lanciati fuori dalla finestra con intenso rammarico per i soldi spesi per comprarli.
E' il caso di The route of Ice and salt, che mi aveva incuriosito moltissimo qualche anno fa, visto che racconta il viaggio del Demeter dalle coste della Romania a Whitby. Se siete appassionati di Dracula, sapete di che nave si tratta, se non lo siete è la nave su cui vengono caricate le 50 casse di terra e Dracula stesso e che si schianta sulla scogliera di Whitby.
Poi ho iniziato a leggere recensioni che parlavano dell'aspetto LGBTQ+ del romanzo. Ora, non pensate male credendo che io ce l'abbia con la comunità arcobaleno: non è così, ne faccio parte anche io, ma non capivo sinceramente come avesse integrato questo aspetto in un racconto di una nave colpita da una tempesta che trasporta il più famoso vampiro della storia.
Sono rimasta interdetta, aspettandomi un racconto di avventura ed orrore, così l'ho iniziato.
Vi basterà sapere che sono arrivata a pagina 19 prima di mollare.
Il capitano del Demeter è completamente ossessionato dai suoi marinai, nello specifico di leccare una determinata parte del loro corpo, praticamente non pensa ad altro, sembra un adolescente frustrato.
Non permette nemmeno ai suoi uomini di camminare a torso nudo, altrimenti sarebbero troppo provocanti.

E poi la scena più scema possibile: si mette a leccare il collo del capo Tzigano (vengono chiamati così, uno lo stesso termine dell'autore) mentre caricano le 50 casse di terra. Davanti a tutti. E tutti che rimangono sconvolti e cala il silenzio. Potete quasi vedere una di quelle balle di arbusti che rotolano nel deserto passare sullo sfondo.



Non c'è altro di trama in queste pagine, ma un'altra nota di demerito per l'edizione, con le scritte piccolissime e metri di margini bianchi sopra, sotto e ai lati. Che spreco di carta, in tutti i sensi.

Voto:


 

mercoledì 16 gennaio 2019

Recensione: Hunting Prince Dracula, Kerri Maniscalco

Titolo: Hunting Prince Dracula
Serie: Stalking Jack the Ripper #2
Autore: Kerri Maniscalco
Editore: James Patterson
Pagine: 480
Genere: YA, historical fiction, mystery
Consigliato: se avete letto il primo. Se amate Dracula forse no.

Trama:

Following the grief and horror of her discovery of Jack the Ripper's true identity, Audrey Rose Wadsworth has no choice but to flee London and its memories. Together with the arrogant yet charming Thomas Cresswell, she journeys to the dark heart of Romania, home to one of Europe's best schools of forensic medicine...and to another notorious killer, Vlad the Impaler, whose thirst for blood became legend.
But her life's dream is soon tainted by blood-soaked discoveries in the halls of the school's forbidding castle, and Audrey Rose is compelled to investigate the strangely familiar murders. What she finds brings all her terrifying fears to life once again.


Recensione:

 “Monsters were in the eye of the beholder. And no one wanted to discover their hero was the true villain of the story.”
 
Eccoci qui, dopo la mia non positiva recensione di Stalking Jack The Ripper, a recensire Hunting Prince Dracula.
L’ho comprato per un solo motivo: c’entra Dracula, per cui io leggo qualsiasi cosa che lo riguarda, ed è ambientato in Transilvania, terra che ho visitato. Il castello che vedete in copertina è il castello di Bran.
Ma neanche questo secondo volume è riuscito a fare breccia nel mio cuore, anzi, forse mi è pure piaciuto meno del primo.


Il primo punto a suo sfavore è che è esageratamente lungo per quello che succede. 480 pagine di cui almeno 150 si potevano benissimo tagliare. Le vere rivelazioni, le vere scene d’azione sono tutte nelle ultime 70 pagine, più o meno.
I primi capitoli non passavano mai. Speravo solamente che sbucasse fuori un vampiro durante il tragitto dei nostri al castello di Bran e li attaccasse, così si sarebbe movimentato un po’.
L’ambientazione non è malaccio, anche se al di fuori del castello non sappiamo granchè di cosa ci circonda.
Audrey Rose e Thomas arrivano al castello che è anche sede dell’accademia di scienze forensi per cercare di entrare nel corso, quindi seguono “forse” diversi corsi, ma noi sappiamo solo quello di folklore romeno e quello di anatomia, dove dissezionano cadaveri.
Audrey Rose è vista male in quanto donna, ma tutto questo viene messo in secondo piano quando iniziano a morire studenti e personale di servizio, apparentemente uccisi da vampiri.
Il mistero qui è fatto meglio rispetto a SJTR, in cui si capiva subito chi era l'assassino: è maggiormente complesso, e non facile intuire subito il colpevole o il movente.
E’ tutto il resto che non va: Thomas è insopportabile nel suo flirtare 24 ore al giorno, il 90% delle battute che fa sono allusioni romantiche/sessuali a lei.
Poi compie alcune azioni davvero da idiota, e non capisco come gli sia venuto in mente.
Una cosa che non mi è piaciuta poi è che anche qui, come nel precedente, ci debba essere un legame tra un protagonista. Sono spoiler quindi se non li volete, non evidenziate le righe. In SJTR Jack era il fratello di Audrey, qui invece Thomas rivela di essere l’ultimo discendente di Vlad Dracula.
Quindi nel prossimo, non so, il postino sarà imparentato con Houdini?

Poi ci sono delle inesattezze. Thomas continua a chiamare Dracula zio, ma dice che sua madre discende da Minhea, figlio di Vlad. Quindi il principe era suo nonno, non lo zio.
Il romance è tirato per le lunghe. Lui flirta, lei è tentata di baciarlo, di toccarlo, ma niente, fino all’ultimo capitolo praticamente. Noioso. Ci sono poi i soliti elementi YA, tra cui un ballo in cui bisogna essere bellissimi. Che originalità.
Il preside è praticamente Piton in versione Romena. Scoraggiante.
Insomma, non posso dire di essermi pentita di averlo letto, però non mi ha lasciato niente, e il prossimo non lo leggerò sicuramente.


“Monsters are only as real as the stories that grant them life. And they only live for as long as we tell those tales.”

Voto:




martedì 13 febbraio 2018

Recensione: Dracula in love, di Karen Essex

 Titolo: Dracula in love
Autore: Karen Essex
Titolo originale: Dracula in love
Editore: Bompiani
Pagine: 496
Consigliato: assolutamente no

 

Trama:

Londra, fine Ottocento. Mina Murray è una giovane donna fidanzata con Jonathan Harker. Assiste la direttrice di un rinomato collegio femminile, insegnando buone maniere, ma ce in lei un'inquietudine segreta, un io misterioso che, represso durante l'infanzia e l'adolescenza, si manifesta ora sotto forma di sogni, visioni, episodi di sonnambulismo. Quando il fidanzato di Mina, notaio, viene chiamato in Austria da un misterioso Conte per affari, Mina approfitta dell'occasione per andare a trovare un'amica, Lucy, in vacanza al mare. Ma viene a sapere pervie soprannaturali che Jonathan è gravemente malato in Austria e deve correre ad assisterlo. Dopo aver frettolosamente sposato Mina, Jonathan le rivela di essere rimasto vittima di creature diaboliche. Sono forse le stesse presenze da cui è ossessionata Mina? E il Conte da cui Jonathan si è recato è forse la stessa creatura misteriosa che protegge Mina e nello stesso tempo sembra volerla attirare in un abisso di perversione? Quando Jonathan, disperato, decide di farsi ricoverare nell'ospedale psichiatrico dell'ambiguo dottor Seward, Mina lo segue . senza sospettare che sarà lei, e non il marito, a subire le cure del medico, vere e proprie torture che hanno già provocato la morte dell'amica Lucy. Mina sarà salvata dal misterioso Conte, che le rivelerà l'esistenza di un mondo parallelo, in cui Mina, unendosi a lui, potrà attingere l'immortalità - a meno che l'imprevedibile non intervenga a riportarla accanto a Jonathan.

 

 Recensione: ATTENZIONE, SPOILER, GIF a iosa, parole poco carine e offese varie.


Non c’è un modo carino di dirlo: Dracula in love è una cagata pazzesca. So che molti non si fidano dei giudizi su goodreads, ma credetemi: se questo ha così tanti voti negativi, un motivo c’è.
E’ brutto su tutti i punti di vista, non si salva niente.
La Essex riesce a fare quello che la Watson continua a ribadire parlando di femminismo: il femminismo non è odiare gli uomini, ma volere che ci siano le pari opportunità. La Essex invece, per far sembrare la protagonista Mina una donna incredibile, deve demolire qualsiasi uomo del romanzo.
Ma neanche i personaggi femminili si salvano.
Partiamo dal principio: questo dovrebbe essere il racconto di come sono andate realmente le cose, non come le ha raccontate quell’imbroglione di Stoker.
Sì, la scrittrice non ci risparmia neanche il suo odio contro Stoker, tanto che lo chiama sempre “lo scrittore rosso con una protuberanza sulla faccia”. Perché la Essex, per dirci che gli uomini sono cattivi, ci dice anche che sono brutti. Che poi quale protuberanza? Essex, a furia di scrivere boiate hai pure le traveggole?
Comunque, a pagina 3, Mina che è sonnambula subisce un tentato stupro. Partiamo alla grande. Ma ovviamente viene salvata dallo sconosciuto che indovinate chi è? No, non Babbo Natale, ma Dracula, anche se praticamente dice il suo nome una volta in 500 pagine.
Mina insegna a scuola, fidanzata con Jonathan che parte per la Stiria (eh si, niente Romania) per una proprietà. Mina va al mare a trovare Lucy.
Mina corre da Jonathan quando viene trovato moribondo e si sposano all’estero. Lucy aveva una tresca con Morris ma questo scappa e la molla, così Lucy sposa Arthur e poi muore.
Lucy e Mina litigano quasi sempre perché Lucy ha le fette di salame sugli occhi e non capisce cosa sta succedendo.
Mina ascolta i racconti del vecchietto sulla scogliera di Whitby, ma è scocciata di ascoltare quel vecchio bavoso (giuro che dice che è scocciata).
Mina è scocciata da un po’ tutti comunque.

Jonathan confessa a Mina che l’ha tradita più volte con più donne. Non consumano il matrimonio.
Mina lo porta al manicomio di Seward, che è innamoratissimo di lei. Mina cerca di scoprire cosa è successo a Lucy, ricoverata lì e morta poco prima, ma è scocciata pure di parlare con i pazzi.
Jonathan una sera, quasi senza motivo, si decide e va a letto con la moglie.
Il giorno dopo la fa internare nel manicomio. Lei subisce la cura dell’acqua, ma il conte la salva. Scappano insieme su una nave diretti in Irlanda. Lui cerca di farle tornare la memoria delle loro vite passate, ma lei nada.
Lui scopre che lei è incinta di Jonathan e la tratta malissimo e la molla. Jonathan la trova e la salva perché stanno arrivando Arthur e Von Helsinger (sarebbe Van Helsing, ma quel cattivone di Stoker ce l’aveva coi tedeschi e l’ha trasformato in olandese. Notare che è l’unico che ha cambiato nome) che vogliono uccidere il conte.

Ci riescono, poi Arthur, senza motivo ammazza Morris.
Mina e Jonathan vivono per sempre felici e contenti. Seward si è suicidato dopo un articolo di giornale che denunciava il degrado del manicomio.
Eccovi la trama stringata.
I personaggi sono penosi: Mina è una scema, scocciata di parlare con chi ritiene inferiori di lei; i personaggi maschili, nessuno escluso, sono tutti degradati in un modo terribile. Fanno le cose peggiori immaginabili: tradimenti, omicidi, voltafaccia, bugie. Compiono gesti malvagi senza nessuno scopo, intaccando completamente l’immagine che abbiamo di loro.
Il conte non fa una figura migliore per un semplice motivo: non è un vampiro, ma una fata!! Sì una fatina con la pelle che si illumina al sole. Ahahahahaha

Con il voltafaccia che ha poi quando scopre che Mina è incinta perde ogni speranza che aveva di sembrare un personaggio meritevole di attenzione.
Lucy non fa altro che litigare con tutti e amare follemente Morris.
Forse Morris è l’unico che si salva in tutto questo.
Non parliamo degli strafalcioni di una che evidentemente non ha nemmeno riletto cosa ha appena scritto: in 4 pagine Arthur Holmwood diventa Helmwood; Mina dice che stanno andando al manicomio in macchina (???!!!!), ma nella pagina seguente si trasforma in carrozza; Mina si chiede dove siano i servitori che entrano silenziosamente mentre lei sta facendo la siesta. La siesta??? Nel 1890??? Ma stiamo scherzando??
Poi è tutta un’idea assurda, perché rileggendo Dracula ho potuto ammirare quanto fossero importanti le donne nel racconto, ed è immenso l’amore e l’affetto che i personaggi maschili provano, in particolar modo per Mina. Quindi il perché di questa cagata devo ancora capirlo.
Un capitolo a parte sono le scene scabrose: non sono per niente eccitanti anzi, sono rivoltanti, raccontate con dovizia di particolari strani, quasi medici ma strani. Tipo”sapevo che doveva infilare l’organo eretto nella mia grotta umida”. Wow, eccitante quanto una confezione di collutorio.
Mina poi vuole sembrare una protagonista tosta, ma finisce il libro dicendo che a lei non interessa niente avere il diritto di voto.

Non contenta, la Essex elogia all’infinito Stoker per la sua opera. Dopo averlo denigrato per 400 e passa pagine!!!
Mi fanno proprio arrabbiare libri simili, perché sembrano scritti coi piedi.
Ora vado a cercare della candeggina per disinfettarmi gli occhi.

Voto:


giovedì 26 ottobre 2017

Keep Me In Your Memory #19

La rubrica a cadenza casuale, in cui vi lascerò una frase, una citazione, tratta da un libro, da una serie tv o da un manga che mi ha particolarmente colpito, e che vorrei "tenere nella mia memoria".
Il brano che ho scelto oggi è in tema con i post speciali dedicati ad Halloween.


"Voi uomo intelligente, amico John; voi ragionate bene, e vostra intelligenza acuta; ma voi avete troppi pregiudizi. Voi non lasciate a vostri occhi vedere, nè a vostre orecchie sentire; e quello che è fuori di vostra vita quotidiana non ha importanza per voi. Voi non pensate che ci sono cose che non possiamo capire, eppure ci sono; ci sono persone che vedono cose che altri non possono; ma ci sono cose vecchie e nuove, che occhi umani non devono contemplare, perchè essi sanno - o pensano di sapere - alcune cose che altri uomini hanno detto loro.
Ah, questa è colpa di nostra scienza, che vuole spiegare tutto."


(Van Helsing a John Seward, Dracula di Bram Stoker)

giovedì 10 novembre 2016

Recensione: Anno Dracula, di Kim Newman

Buongiorno a tutti! Oggi è il turno di un libro che avevo letto per Halloween, ma che non ho fatto in tempo a recensire. In ogni caso non vi siete persi niente, quindi eccovi la recensione negativa di questo Retelling ?!? di Dracula.
 Titolo: Anno Dracula
Autore: Kim Newman
Titolo Originale: Anno Dracula
Pagine: 426
Editore: Fanucci
Consigliato: no

Trama:

Inghilterra 1888. Dopo aver sconfitto Van Helsing e i suoi amici, il conte Dracula domina sul Regno Unito.
Il re dei vampiri ha sposato la regina Vittoria, trasformandola in una non-morta, e i 'nosferatu' imperversano. Le strade della Londra notturna sono battute da bande di vampiri in cerca di preda e, nella luce dei lampioni, prostitute-vampiri adescano i clienti in cambio di una pinta di sangue. Nelle ombre di questa metropoli si aggira uno spietato assassino che uccide solo giovani donne non-morte e si fa chiamare Jack lo Squartatore...
Charles Beauregard, agente speciale alle dipendenze del misterioso Club Diogene, e Geneviève Dieudonné, vampira gentile di una stirpe che si contrappone a quella del conte di Transilvania, uniscono le loro forze per scovare l'autore di questi efferati delitti, che minacciano di sovvertire l'ordine sociale dando vita a un mondo sorprendente, in cui vivi e non-morti coesistono a la legge di Dracula ha soppiantato le regole della civiltà.

Recensione:

 

 "Il mio bisturi è sullo scrittoio: argento che splende. Affilato come un sussurro. Dicono che sono pazzo. Non comprendono il mio scopo."

L'edizione che è in mio possesso è del 2005, e io ricordo bene che lo leggevo, o almeno provavo a leggerlo, in treno per Roma nel 2006.
Il segnalibro era ancora a pagina 76 e non ero riuscita ad andare avanti.
Ma adesso sono più matura, più responsabile (ahahahaha), e quindi sono riuscita a terminarlo.
Ma la mia opinione non è cambiata. E' un libro veramente brutto, troppo lungo, noioso, mal scritto, mal tradotto e mal stampato.
La trama era molto interessante e poteva portare ad un ottimo romanzo, ma la sua realizzazione è pessima.
Se fosse una fanfiction, sarebbe una What If con personaggi OOC, cioè Out Of Character, fuori dal personaggio.
Cosa sarebbe accaduto se, al termine del Dracula di Stoker, non avessero vinto Van Helsing e soci ma Dracula?
Interessante no?

"Qualcuno diceva che Abraham van Helsing era ancora vivo, ridotto in schiavitù dal principe consorte, sollevato in alto in modo che i suoi occhi potessero vedere il dominio di Dracula su Londra."

Qui l'ipotesi è che Dracula abbia ucciso Van Helsing e Harker, la cui testa adorna Buckingam Palace, e abbia sposato la regina Vittoria, rendendola vampira e spargendo il suo sangue vampiro su tutta Londra. Del resto del regno non ci è dato sapere, come non ci è dato sapere come Dracula abbia ucciso i suoi nemici.
E come una regina forte come Vittoria sia caduta sotto al suo dominio.
Non solo, ma Dracula e Vittoria, detta Vicky (sigh) dal primo ministro, compaiono solo nelle ultime 10 pagine del libro, che è composto da più di 400 pagine.
I protagonisti quindi chi sono? Due emeriti imbecilli/ noiose nullità di nome Bauregard e Genevieve, lui umano lei vampiro.
Lui lavora per il Club Diogene, lei aiuta i vampiri bisognosi. Lei ci tiene a ribadire, e lo farà in continuazione, e quando dico in continuazione intendo in ogni capitolo e ogni capitolo è lungo 3/4 pagine, di essere più antica di Dracula, più potente, ma dimostra comunque 16 anni.
Io alla 3674839 battuta di Genevieve

Lui è un cretino. Punto. Non so come altro spiegarvelo.
Senza cervello, senza spina dorsale. A cosa serve, non si sa.
Nel mezzo ci sono milioni di personaggi, e non scherzo. Se leggete altre recensioni su gr scoprirete che l'autore ci tiene a inserire quanti più personaggi reali o inventati nei suoi romanzi. Se non sbaglio qui sono 99.
Quindi spaziamo da Sherlock Holmes e fratello a Wilde, da Beatrix Potter (sindacalista o qualcosa del genere) a Carmilla e via dicendo, alcuni solo nominati una volta, senza scopo apparente. Sembra un elenco telefonico.
Ma il fulcro della narrazione è: c'è un assassino che squarta le prostitute vampiro e che si fa chiamare Jack lo squartatore. Quindi un ulteriore retelling di Jack e compagnia bella.
Peccato che il primissimo capitolo sia narrato dall'assassino stesso, che dice chi è, così noi lo sappiamo benissimo, ma loro lo capiscono verso pagina 370.
E se ci fosse stato Sherlock l'avrebbe capito subito e l'avremmo chiusa lì.
I capitoli sono tutti in terza persona e seguono un personaggio o l'altro, tranne quelli dello squartatore, narrati in prima persona da lui stesso.

I due eventi cruciali, cioè la cattura/morte di Jack e lo scontro con Dracula durano una paginetta scarsa. Potevano tagliare 250 pagine e non sarebbe cambiato nulla.
Pochissime descrizioni dell'ambiente, nessuna dei vestiti e simili. Frasi tradotte con google traduttore, tronche, senza senso. Errori sparsi qua e là, come Whitby, la località di mare, che a volte ha l'H e a volte no, così a caso.

Violenza e sangue a gogò, ma solo su umani/vampiri. Una cosa che veramente non ho sopportato è stato l'inserimento forzato di Merrick, l'uomo elefante, alla fine, come servo di Dracula, descritto in modo grottesco, come se dovessimo averne ribrezzo, una cosa che contrasta con la realtà e con la visione di Ripper Street. Guardatelo, gli episodi in cui compare sono dolcissimi.
E Dracula? Una macchietta.
La sua descrizione dovrebbe farci rabbrividire, ma sinceramente a me è venuto da ridere, specie quando dice che è nudo col suo... ehm di fuori.
In definitiva, totalmente da cancellare, cosa che mi dispiace poichè l'autore è amico di Neil Gaiman.

Voto:

sabato 1 agosto 2015

Book Of The Month: Luglio 2015

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.

Approfitto di questo post per segnalarvi che sarò in vacanza fino al 23 agosto, ed in particolare fino al 10 sarò in giro per l'Olanda, quindi non riuscirò a rispondere ai commenti in tempi brevi. Ho preparato comunque qualche post per tenervi compagnia e per non abbandonare il blog.
Buone vacanze a tutti!^___^





 Ecco le mie letture di questo mese (cliccando sul titolo potrete leggere la recensione): 
  1. The Vampire Circus - Rod Kierkegaard Jr
  2. L'invitato di Dracula - Bram Stoker
  3. La meccanica del cuore - Mathias Malzieu
  4. The Clockwork Scarab - Colleen Gleason
  5. Celeste - Cristina Vichi
  6. L'uomo delle nuvole - Mathias Malzieu
  7. Incantesimo - Rachel Hawkins
  8. La stanza delle serpi(Una serie di sfortunati eventi #2) - Lemony Snicket
  9. Smoke and Mirrors - Neil Gaiman
  10. Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, la maledizione del titano - Rick Riordan
  11. I Love Shopping - Sophie Kinsella (in corso)

Miglior libro del mese:

 Di almeno una spanna sopra qualsiasi altro libro, il miglior libro del mese è sicuramente questo steampunk fantasy con una copertina meravigliosa.

Peggior libro del mese:

Il peggior libro del mese se lo aggiudica The Vampire Circus, quasi a parimerito con il secondo letto questo mese, cioè L'invitato di Dracula, che mi deluso moltissimo perchè avevo aspettative forse un po' troppo alte.
Però vince questo ebook perchè non è terminato, e questo è molto seccante.


venerdì 5 dicembre 2014

Recensione: La sposa vampiro, di Syrie James

Buongiorno e buon venerdì a tutti!
Come promesso, ecco la recensione del romanzo di Syrie James. Sono contenta che vi abbia incuriosito così tanto!
Spero che la mia recensione vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate!
Da oggi fino a Natale, ho deciso di mettere un piccolo regalino in ogni post, quindi ci saranno canzoni natalizie, immagini di dolci ecc...
Soprattutto dolci. Perchè amo i dolci!*_*
Cupcake!*_*



Titolo: La sposa vampiro
Autore: Syrie James
Titolo originale: Dracula, my love 
Edito da: Piemme
Pagine: 504
Consigliato: Sì a chi cerca una storia d'amore e non conosce molto il "Dracula" originale. No per chi ama Stoker e cerca una storia con vampiri più cattivi.


Trama:

Il corpo vicinissimo al suo, la mano a sfiorarle la schiena, mentre il sangue accelera nelle sue vene. Mina Harker si abbandona alla musica, lasciando che il suo misterioso cavaliere la guidi sulle note di un valzer. Fin dal loro primo incontro, quello sconosciuto di una bellezza fuori dal comune e dal fascino ipnotico ha esercitato su di lei un’attrazione irresistibile, impossessandosi dei suoi pensieri e visitando ostinatamente i suoi sogni. Nonostante l’amore per Jonathan, il suo promesso sposo, tornato da un viaggio d’affari in Transilvania inspiegabilmente turbato e scosso, Mina si lascia travolgere dalla passione e inizia una relazione segreta e sconvolgente. Ma quell’uomo che sembra avere accesso ai suoi desideri più segreti, ai suoi pensieri più intimi, nasconde un potere che va al di là del comprensibile e dell’umano da cui sembra impossibile difendersi. Quando Mina scopre che dietro il volto perfetto del suo amante si cela il conte Dracula, una creatura di cui tutti hanno terrore e a cui in molti danno la caccia, il legame che li unisce è ormai indissolubile, ma porta in sé una terribile minaccia. E mentre Jonathan decide di combattere con tutte le sue forze per riavere la donna che ama, Mina è costretta ad affrontare una battaglia ancor più dura, nel profondo del suo cuore: scegliere se tornare alla vita o abbracciare la morte.

Recensione:  

Come noterete dalla scheda del libro, lo consiglio e lo sconsiglio contemporaneamente. Troppo strano?
Il fatto è che, come ormai saprete, a me le storie d'amore non piacciono. Mi piacciono a dosi lievi, magari con un po' d'angst, e in questo caso ci stava tutto, visto che Mina è ovviamente combattuta tra i suoi due amori.
Quindi è per questo che, credo, a chi è appassionata di storie d'amore, questo libro piacerà molto. E sia chiaro, a me la storia d'amore come è rappresentata nel famoso film di Coppola piace, anche perchè Dracula ha un motivo per correre dietro a Mina, un motivo che io ho sempre trovato struggente. Quindi non è che sia proprio contraria del tutto all'amore nei libri. Ma qui la motivazione è stata cambiata, non si capisce bene perchè, e molto del fascino è andato perduto.
In questo caso, fino a metà libro ero piuttosto indecisa sul voto da assegnare, perchè la prima parte è molto lenta, e alcuni dialoghi, specie quelli tra Mina e Lucy, sono ricalcati esattamente da quelli del film "Dracula" di Coppola appunto. Quindi sapeva tutto di già visto e sentito, e mi sono chiesta più volte se stavo leggendo la sceneggiatura del film. Giuro. Alcune battute sono identiche.
Partiamo dal fatto che, se avete letto l'originale Dracula, e/o se avete visto il film di Coppola, e/o se avete letto il "seguito" intitolato "Undead" (di cui trovate la mia recensione qui), questo libro vi apparirà piuttosto noioso, perchè la storia è sempre la stessa, in questo caso vista con gli occhi di Mina, quindi, in confronto all'originale, perdiamo molti punti di vista e molte scene decisamente più interessanti, salvo alcuni casi in cui il personaggio racconta tutto a Mina. E se all'inizio era la sceneggiatura del film, verso la fine è invece sospettosamente simile ad "Undead gli immortali".

Poi l'autrice, per scostarsi dall'originale, fa delle grandi modifiche ai personaggi, soprattutto a Dracula, e allora sorge spontaneo chiedersi: hai dovuto modificare in questo modo Dracula e renderlo una mammoletta perchè altrimenti la storia sembrava una scopiazzatura? Perchè modificare addirittura l'albero genealogico di Vlad (quello vero, realmente esistito) e piegarlo al tuo volere? Ma sarà poi vero quello che ci dice?
Devi screditare in questo modo Van Helsing e gli altri?
Mi spiace, ma io sono sempre stata dalla parte di Van Helsing. E capisco che l'autrice abbia voluto puntare sul fattore "lussuria e sesso" per far prevalere la donna e la sua libertà sessuale e il suo intelletto al confronto con il professore e la rigidità dell'epoca vittoriana, e questo va benissimo, però ad un certo punto ci sono state alcune rivelazioni e discorsi che mi hanno fatto cadere le braccia e che mi hanno portato a lasciare tre stelline risicate su cinque su Goodreads.
Perchè, come dicevo prima, Dracula, nella famosa scena in cui va a trovare Mina che dorme in casa del dottor Seward, si comporta veramente come una mammoletta, iniziando a proporre una scusa dopo l'altra alle domande incalzanti di Mina. Piuttosto patetico per i miei gusti. Per l'immagine che uno ha del vampiro. Di questo vampiro.
Verso la fine si riprende un poco, c'è più azione e ovviamente, nel finale si ricollega al romanzo originale (quindi se lo avete letto sapete come finisce), ma comunque Dracula (il personaggio) mi è stato piuttosto antipatico, per come si è comportato e per come parlava di tutto, elevandosi sugli altri personaggi ma con dei comportamenti troppo umani e troppo da romanzo rosa di questi ultimi tempi.
Le scene "scabrose" sono poche e non sono per niente volgari, quindi non abbiate timore, non è la versione vampirica di 50 sfumature. Si è dato risalto alle emozioni e ai sentimenti degli amanti, all'ansia di rivedersi e alla lotta che si combatte nel cuore di Mina.
Come errori di stampa, nella mia versione del libro le parole che andavano a capo venivano troncate di netto senza punteggiatura, e questo ogni tanto mi mandava in confusione. 
Una cosa invece che mi ha fatto molto piacere è stato scoprire, grazie soprattutto a Lucy, le piccole "invenzioni" e gli "ammodernamenti" che  la regina Vittoria aveva compiuto in quel periodo. Come lo sposarsi in abito bianco. Sono delle cose che non sapevo e che ho imparato, e mi è piaciuto molto. Significa che l'autrice ha studiato sia il testo di Stoker che il periodo storico in cui è ambientato.
Lo stile è scorrevole e ovviamente è più moderno rispetto all'originale, rimanendo comunque adatto all'epoca in cui è ambientato, anche se mi mancava leggere l'inglese un po' stentato di Van Helsing.
In conclusione: consigliato a chi non ha mai avuto a che fare con la storia di Stoker e ama le storie d'amore tormentate; per tutti gli altri, per chi conosce a memoria l'originale, questo libro non vi aggiungerà nulla ma sarà comunque una lettura più piacevole rispetto a molte altre con protagonisti gli antenati di Edward.

Voto speciale: 

Non so bene se mi sei piaciuto o no.

martedì 18 novembre 2014

Teaser Tuesday #12

Buon martedì a tutti! Ecco un'altra rubrica del blog Should be reading che ha l'intento di riportare lo spezzone di un libro attualmente in lettura.
Questa volta sono stata brava ed ho rispettato quello che avevo detto nel precedente WWW... wednesday, e quindi ho in lettura "La sposa vampiro" di Syrie James.


Ecco le regole del Teaser Tuesday: 
  1. Prendi il libro che stai leggendo



  2. Apri ad una pagina a caso
  3. Condividi qualche riga di testo della pagina
  4. Attenzione a non fare spoiler!
  5. Riporta il titolo e l'autore del libro

 "Per un attimo mi sembrò quasi di non riuscire più a respirare.
Il signor Wagner avanzò un paio di passi, poi si fermò, fissandomi incredulo. Avevo pensato molto spesso a lui, dall'ultima volta in cui ci eravamo visti, richiamando alla memoria nei minimi particolari il suo bel volto e la nobile figura, e ogni volta mi domandavo se non lo stessi ricordando più perfetto di quanto fosse. Ora mi resi conto che la memoria non gli aveva reso giustizia. Oh! Che bello rivedere quel caro viso! Era vestito come al solito con una marsina nera, con l'aggiunta di un sontuoso e lungo mantello nero, drappeggiato mollemente sulle sue ampie spalle.
"Dal finestrino mi era sembrato di vedervi salire sul treno." I suoi intensi occhi azzurri brillarono di felicità stupita mentre mi guardava. "Stentavo a crederci."
"Signor Wagner" fu tutto quello che riuscii a dire. Mi batteva così forte il cuore che mi era quasi impossibile pensare. 
"E' passato parecchio tempo."
"Sei settimane."
"Le avete contate."
Arrossii."

Che ve ne pare? Una parte piuttosto intensa e romantica, in cui si percepiscono le emozioni dei due personaggi.
Vi piace? Fatemi sapere cosa ne pensate!

martedì 29 luglio 2014

Recensione: Sherlock Holmes contro Dracula, Watson/Estleman

Titolo: Sherlock Holmes contro Dracula
Autore: John H.Watson/Estleman
Titolo originale: Sherlock Holmes Vs Dracula
Edito da:  Gargoyle
Pagine: 182
Consigliato: No.
Eccomi con l'ultima recensione prima delle vacanze estive (che passerò in Irlanda).
Non è positiva, purtroppo.
Come spesso mi accade, ho aspettative troppo alte.

Trama:

 È l'anno 1890. Una nave fa naufragio sulla costa inglese, l'equipaggio è scomparso, il capitano è stato assassinato e viene trovato legato alla ruota del timone, l'unico passeggero è un sinistro cane nero. Il mistero, di cui nessuno riesce a venire a capo, è pane per i denti dell'inimitabile Sherlock Holmes, ma per la prima volta nell'arco della sua esaltante carriera il grande detective è in difficoltà. Risulta evidente che gli uomini dell'equipaggio sono stati uccisi e gettati fuori bordo, ma cosa può spiegare l'espressione di orrore stampata sul volto del capitano, il suo fatale dissanguamento, e lo strano carico della nave - cinquanta casse di terra? Il gioco è aperto e Sherlock Holmes, assistito come sempre dal fedele Dottor Watson, si viene a trovare sulle tracce non di un nemico mortale, ma del Re dei Vampiri in persona -il Conte Dracula... Dall'impalamento della "Bloofer Lady" al rapimento di Mary, l'adorata moglie di Watson, dalla morte di un'innocua prostituta alla terrificante conclusione su una spiaggia isolata... 


Recensione:

Avete presente le fanfiction crossover? Con Fanfiction crossover si intende quella fanfiction, cioè una storia creata da un fan, che unisce due o più serie.
Ecco quello che mi è sembrato questo libro: una fanfiction, scritta da un grande fan di Holmes, in cui fa scontrare il detective contro Dracula.
Le mie aspettative per questo libro erano altissime, erano mesi che lo conservavo con cura nella libreria, in attesa di essere letto.
Mi immaginavo questi due: 
Anthony Hopkins: van Helsing

Robert Downey Jr: Sherlock Holmes



collaborare insieme per sconfiggere il malefico vampiro, Watson che racconta le vicende assieme a Jonathan Harker, aiutati dalle rispettive mogli.E sbavavo  ero emozionata a pensarci.
Sbagliato!!
Se non siete amanti dei due film da cui sono prese le immagini, non guardatele e non leggete la recensione.
Iniziamo con due pecche: troppe introduzioni, prefazioni e note finali ecc. e le note del testo spiegate a fine volume. Io odio dover continuamente andare a fine volume per leggere le note, alcune delle quali veramente stupide. Un esempio su tutti: dopo averci ripetuto migliaia di volte che Mary è la moglie di Watson, ecco una nota in cui ci viene ribadito il concetto.
Lo sappiamo già, molte grazie.
31 pagine di spiegazioni su quanto sia stato bravo l'autore (ed è lui stesso a dirlo) a studiare e mettere insieme le trame, banalità in cui ci viene a dire che a lui Gary Oldman non piace (perchè inespressivo, si sa, come Dracula era meglio Jim Carrey) e invenzioni come l'asta dei beni dell'ultimo parente di Holmes.
Aha. Divertente.
Per non parlare poi dell'episodio con il suo editor, che protesta dicendo che Mary dovrebbe indossare una camicia di flanella mentre viene rapita, e lui risponde: "I vampiri non rapiscono donne in flanella."
Ah! Sbagliato!! 
Dracula rapisce Mary in quanto moglie di Watson, non perchè indossa una camicia da notte in seta!!
Comunque, tranquille ragazze con i pigiamoni morbidosi di flanella o quelli con coniglietti/gattini/apette: i vampiri non hanno interessi a rapirvi.
Passando al romanzo: innanzitutto per leggerlo bisogna, ovviamente, aver letto sia Dracula sia almeno i 4 romanzi principali di Sherlock(Uno studio in rosso, il segno dei quattro, il mastino dei Baskerville, la valle della paura), altrimenti non si capisce niente.
La storia poi, come ci spiega Estleman, è "quello che nel libro di Stoker non viene raccontato: cioè cosa fa Dracula mentre non compare nel romanzo." E cosa fa Dracula nel tempo libero?
Ricama centrini?
Gioca al videopoker?
Semplice, scappa da Holmes.
Scappa e ci chiacchiera insieme.
Oh, che cattivone!
Come si fa a battere una simile cattiveria?
"Siete un giovanotto insolente, Mr Holmes. Vi consiglio di tenere a freno la lingua in mia presenza."

Aspettavo con ansia l'incontro tra Van Helsing e il detective, ma nonostante sia una scena ben fatta e con della tensione, rimane una sola scena e basta, poi Holmes viene liquidato dal Professore.
"Sherlock Holmes si drizzò a sedere e lasciò che tutta la forza dei suoi occhi penetranti si concentrasse sulla solida imperturbabilità di Van Helsing."
Ci sono delle scene di azione, ma molte sono copiate/ispirate dai racconti di Conan Doyle, come l'inseguimento in barca, e le scene di scontro con Dracula sono piuttosto ridicole, appunto perchè, apparentemente senza motivo, Dracula non fa che scappare da lui.
Sembra che abbia più paura dell'intelligenza di Holmes che di Van Helsing.
Ed è un peccato, perchè io adoro Van Helsing e il suo accento olandese.
E non fa per nulla paura il ibro in generale, anche se il curatore dell'introduzione ci suggerisce di non leggerlo col buio.
Tranquilli, leggetelo anche alle 3 di notte, non capiterà niente.
Sicuramente è scritto bene, in stile con l'epoca e con l'autore originale, ma mi ha deluso moltissimo.
Troppo breve, troppo superficiale, per niente coinvolgente.
Il finale non lo svelo, ma chi conosce il Dracula lo conosce già, anche perchè qui la storia finisce prima, perchè ovviamente Holmes non va in Transilvania.
Il suo unico pensiero è di allontanare Dracula dall'Inghilterra, al resto deve pensarci Van Helsing.
Mi è sembrato un po' lavativo.
Scena epica sul finale è quella in cui Dracula, sfidando il temuto sole, raggiunge Watson in ospedale per chiedergli perchè, nonostante i pericoli e la paura, continua a seguire Holmes in quella avventura.
E il buon dottore risponde: Perchè Sherlock Holmes è mio amico.
Mi ha ricordato Voldemort, ma nel complesso, la scena è piuttosto assurda.
Non ci sono particolari errori di punteggiatura o di traduzione errata, ma alcuni verbi sono scritti alla maniera "antica" e non sono scorrevoli.
Per me è bocciato, e di sicuro non leggerò "Lo strano caso del Dottor Jeckyll e di Mr Holmes" dello stesso autore.
Non voglio farmi rovinare anche Stevenson.
E ora, un regalo per le fan della JohnLock/Hotson e compagnia bella:
"Holmes, siete davvero un genio!"
"Mi fate arrossire, Watson! Si schermì, ma il volto sprizzava soddisfazione. Era l'ultimo sorriso che ci saremmo scambiati per molto tempo."

Voto: