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sabato 31 dicembre 2016

Book Of The Month: Dicembre 2016

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.
Ho deciso di fare prima un post con il riassunto delle letture del mese e poi, tra qualche giorno, quello con il meglio e il peggio di tutto il 2016.




Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 

3) Defense Devil 1 (manga, rilettura)
7) Angel Hands - Cait Reynolds
8) Defense Devil 2 (rilettura)

 

Miglior libro del mese:

Come potete vedere dall'elenco, questo mese mi sono buttata sui retelling anche per finire alla grande la sfida di The Road to hell is paved with retellings.
In generale ho capito che come genere non mi piace, perchè a parte qualche rarissima eccezione, come questo mese Angel Hands, tutti gli altri mi hanno deluso molto.
Il libro migliore del mese è uno che in realtà andava bene nel periodo di Halloween, come si intuisce dalla copertina.
Un horror/thriller interessante e originale.

Peggior libro del mese:

 
  Il peggior libro del mese è anche uno dei peggiori dell'anno e davvero un pessimo retelling: Scarlet, retelling della leggenda di Robin Hood.
Ho passato tutto il tempo della lettura così:

Peccato perchè la copertina e le premesse erano ottime.

Bene lettori, vi auguro un Buon Anno e a risentirci nel 2017!!

martedì 27 dicembre 2016

Doppia recensione: First Contact + Snow White's Revenge

Buongiorno! Volevo scrivere questo post qualche giorno fa, ma settimana scorsa ho avuto una terribile nevralgia alla schiena che mi ha bloccata nel letto per tre giorni ç_ç
Non sono riuscita nemmeno a farvi gli auguri di Buon Natale, sono spiacente.
Recupero con una doppia recensione di un thriller e un retelling, entrambi molto validi.

Titolo: First Contact
Autore: Kat Green
Editore: The wild rose press
Pagine: 180
Consigliato:

Trama:

Sloane Osborne is a paranormal realtor in the business of selling haunted houses but, in truth, she’s only searching for one ghost. And her time is running out. It’s the 366th day after her fiancé’s death. Michael used to like putting things off for “a year and a day”—so tonight’s the night. Sloane will do anything to make contact with him before the clock strikes midnight. When she gets a call to check out a home in Waukesha, Wisconsin, it’s the last place she thinks Michael would contact her. Sloane is dead wrong.

 Recensione:

All'inizio non avevo capito bene dove andava a parare questo romanzo.
Inizia come un paranormal, con Sloane che cerca di contattare il fidanzato morto esattamente un anno e un giorno dopo la sua dipartita.
Vuole vederlo ancora, è distrutta dalla sua perdita.
Va quindi in una casa abbandonata e cerca di mettersi in contatto con lui.
Ma in realtà scoprirà che quella casa nasconde molti altri fantasmi e una storia molto più agghiacciante della sua triste storia d'amore.
Da questo punto in poi quindi si trasforma in un thriller, ma di quelli davvero ben fatti, aggiungendo ovviamente anche la componente paranormal, perchè comunque i fantasmi ci sono, sono arrabbiati e vogliono vendetta.
E' una storia al passo coi tempi, e se siete fan di trasmissioni quali Ghost Adventures troverete molti riferimenti a questo tipo di investigazioni.
Non manca la componente romantica e il lieto fine è assicurato.
Non solo, giustizia sarà fatta e i fantasmi potranno riposare in pace.
Ottima suspence, bella trama, anche piuttosto originale, l'unica pecca che ho riscontrato è l'inizio, molto confusionario, e il lavoro e la capacità che ha Sloane di vedere i fantasmi.
L'ho trovato un po' pasticciato, non ho ben capito cosa avesse in mente l'autrice.
Comunque lo consiglio agli amanti degli horror/thriller.

Voto:

 


Titolo: Snow White's revenge
Autore: Casey Lane
Pagine: 88
Consigliato:
 

Trama:

 
She's a prisoner. He wants an adventure. Together, they'll change a kingdom forever.

Read the prequel novella to a new series of standalone fairy tale novels from Casey Lane!


Recensione:

Essendo una novella, è piuttosto corta, quindi non mi dilungherò troppo neanche nella recensione.
Come trama non è originalissima, ricorda Biancaneve e il cacciatore con un pizzico della Biancaneve di OUAT.
Quello che mi è piaciuto di più, oltre al fatto che è scritto molto bene, è l'interazione tra Snow e il principe, arrivato nel reame per sposare in realtà la matrigna di lei.
Lui è simpaticissimo, i loro battibecchi sono intelligenti e fanno divertire moltissimo, sono frizzanti e molto piacevoli da leggere.
Essendo una novella non c'è una fine vera e propria, comunque lo consiglio, l'autrice non è per niente male e promette bene anche con gli altri retelling della saga Fairy Tales Forever.
La copertina mi piace moltissimo, nonostante ci sia solamente un viso.

 Voto:



Ci risentiamo tra qualche giorno con il Book Of the month!!

mercoledì 31 agosto 2016

Review Blog Tour: Red: the Untold story, di Angela M. Hudson



Titolo: Red: The Untold Story
 Autore: Angela M. Hudson
Genere: YA Fairytale Retelling
Data di uscita: July 25th 2016

Trama:


A powerful new YA novel by award-winning dark romance author AM Hudson.

Do not go gentle into the wolf's asylum...

Once every twenty years, pack alpha Luther takes a new wife. On the day of Selection, Red is chosen. Just as her family always planned. Just as she always planned. Until she met Alex Plain.

Alex took Red to worlds she never imagined, where the ordinary is seen as magical, and the upright is abstract. With the help of this new friendship, Red begins to see a future for herself outside of the pack. But, unfortunately, Alex Plain came along too late.

Red is obligated to marry Luther now, and taken to live in the mysterious Ravenswood Mansion, where truth lies and the walls have eyes. What Red learns there about her alpha will ignite some burning questions—ones that, when answered, could undo the entire order of the pack:

What happened to all the children born there? Why hasn’t this mansion left the seventeenth century? And where are all his previous wives?
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Recensione: 


Se questo è un retelling di Cappuccetto rosso o no, non si capisce.
Cappuccetto rosso e la sua fiaba fanno una piccola comparsa come mito scatenante della società dei licantropi, di cui la protagonista, Red, fa parte.
La storia comincia con Red preoccupata perché ancora non si è trasformata in lupo ai 17 anni, essendo lei una mezzosangue.
Così passeggiando di notte conosce Alex, suo vicino di casa e compagno di scuola.
Conosciamo la famiglia di Alex, originale e sbalorditiva.
In effetti le parti più interessanti del romanzo sono quelle con Alex e la sua famiglia presenti.
Le parti con i lupi sono piene zeppe di clichè.
Sì perché Red, per salvare la madre dai debiti e per riavere i suoi amici che non le parlano, partecipa alla selezione per diventare la nuova sposa del lupo alpha, Luther.
E ovviamente viene scelta. Così si trasferisce nella villa ferma nel tempo dove abita Luther, sposata solo per dare eredi maschi.
Ma ben presto scopre tutti i segreti attorno alla figura del marito e di quella casa.

Tutte cose piuttosto prevedibili e senza un colpo di scena davvero memorabile, con la protagonista che ondeggia, come sempre, tra l’ammirazione e la voglia di far innamorare il suo sposo, all’odio e al rimorso per aver fatto una cosa stupida.
Poi ecco che ritorna Alex e la storia si risolleva. Lui è un personaggio davvero interessante, ed è dolce e struggente il rapporto che lo lega a Red.
Promosso con la sufficienza.

Voto: 



About the Author:
From the town that brought you Sam Worthington, the city that brought you Heath Ledger, and the country that gave you Chris Hemsworth, comes the AusRom TODAY Author of the Year 2015 and Best Established Author nominee AM Hudson.

This internationally successful author has captivated fans all over the world since her Dark Secrets series was released in 2011. Known for her character-driven novels and twisted plots, her epic stories will confuse you, draw you in, make you feel something, including a strong desire to slap the protagonist.

When she's not making people fall in love with her works, she spends time sorting a mountain of laundry for her four sons and drags shoelaces around the house for her Ragdoll cat Pudding to chase.

Mrs. Hudson loves a good chat about all things bookish, so come find her on Facebook at 'AM Hudson', and she absolutely loves readers that leave reviews.



Blog Tour Organized by:
YA Bound Book Tours



GIVEAWAY: a Rafflecopter giveaway

sabato 9 luglio 2016

Recensione: The neverland wars, di Audrey Greathouse

Buongiorno e buon sabato a tutti!Eccomi qui a parlare di uno dei libri più sconclusionati e scemi che abbia mai letto.
Per fortuna me l’hanno mandato gratis.
Vi avviso che settimana prossima ci sarà il compliblog del blog (ahaha) e quindi sto organizzando una sorpresa!^__^

Titolo: The neverland wars
Autore: Audrey Greathouse
Editore: Clean Teen Publishing
Pagine: 302
Consigliato: no



Trama:
 Magic can do a lot—give you flight, show you mermaids, help you taste the stars, and… solve the budget crisis? That's what the grown-ups will do with it if they ever make it to Neverland to steal its magic and bring their children home.

However, Gwen doesn't know this. She's just a sixteen-year-old girl with a place on the debate team and a powerful crush on Jay, the soon-to-be homecoming king. She doesn't know her little sister could actually run away with Peter Pan, or that she might have to chase after her to bring her home safe. Gwen will find out though—and when she does, she'll discover she's in the middle of a looming war between Neverland and reality.

She'll be out of place as a teenager in Neverland, but she won't be the only one. Peter Pan's constant treks back to the mainland have slowly aged him into adolescence as well. Soon, Gwen will have to decide whether she's going to join impish, playful Peter in his fight for eternal youth… or if she's going to scramble back to reality in time for the homecoming dance.


Recensione: 

Gwen ha sedici anni, mentre sua sorella Rosemary 8. Gwen ama raccontare a sua sorella storie, e non ama affatto essere adolescente. Vorrebbe vivere nella fantasia, vorrebbe ancora stringere il suo animale di peluche al petto ma, parole sue, adesso non può perché di mezzo c’è uno strato di tette.
Uno strato. Di tette.
Un mattino trova la finestra della camera della sorella aperta, così perché non venga sgridata dai genitori, Gwen la chiude e va a scuola. I genitori hanno sempre proibito loro di dormire con le finestre aperte perché altrimenti sbattono le porte e la bolletta del riscaldamento sale a dismisura. Parole loro. Ma d’estate che fanno? Dormono in cantina? Aria condizionata a palla?
Comunque, mentre è a scuola Gwen riceve millemila telefonate dalla madre, ma se ne dimentica.
Non le viene minimamente il sospetto che sia successo qualcosa di grave.
Così quando arriva a casa è sorpresa di vedere la polizia. Ma daiiii!
Cosa sarà successo? E’ scomparsa sua sorella, ma lei mica se n’era accorta.
I suoi le dicono che è stato Peter Pan a rapirla, ecco perché non volevano le finestre aperte, e lei accetta benissimo la cosa, anzi, dice che è meglio che a rapirla sia stato peter pan piuttosto che un pedofilo.
Very good.

Ma il meglio deve venire. Suo padre le spiega che c’è una guerra in atto tra il nostro mondo e neverland per l’uso della magia. Perché dovete sapere che la tecnologia e soprattutto la finanza funzionano da noi grazie alla magia, quindi i grandi non possono permettere ai bambini che sprechino la magia immaginando neverland o oz o wonderland perché il loro iphone deve continuare a funzionare. Parole loro.
Quindi Rose è stata rapita proprio perché il padre lavora nella finanza. "perchè come credi che uno stato con 18 trillioni di debito riesca comunque a essere felice e prospero come il nostro? E' magia tesoro!"
Forse un mondo con più wonderland e meno Iphone sarebbe più bello.
Quando Gwen cerca di spiegare al padre il funzionamento dei cellulari e dei satelliti, lui dice solo che è magia e basta. E qui abbiamo raggiunto il punto più basso della narrazione del libro.

Così ne sta a casa qualche giorno, poi una sera torna sua sorella Rose assieme a peter, chiedendole di venire a neverland per raccontare storie ai bambini. Wendy 2 la vendetta, praticamente.
Lei accetta perché pensa di riuscire poi a riportare a casa la sorella.
Il bello è che continuerà, nel corso della storia, a chiedere a peter chi è. Quindi, ti entra uno in casa volando, vestito di edera, con una fata che non si chiama trilli, che vola verso le stelle a neverland, e tu continui a non sapere chi è?
Comunque, i capitoli su neverland li ho letti alla spicciolata, lo ammetto. C’è lei che esplora l’isola, racconta storie e ci sono i pirati ma non uncino e c’è il coccodrillo ma non ticchetta e blah blah ma è preoccupatissima perché deve tornare a casa in tempo per il ballo col suo bello.
Così rimane una settimana e poi torna a casa il giorno in cui neverland viene bombardata con molotov della realtà: vengono buttati giornali con notizie brutte, per far capire che neverland non è la realtà. Si leggono titoli quali ISIS e crollo della borsa, e un articolo sull’obesità infantile brucia il braccio della protagonista, che così girerà per sempre come una rotativa ambulante.
E' talmente assurdo che non so nemmeno che gif mettere.
Lungo la strada incontrano pure Antoine de saint exupery, non so bene perché.
Lei arriva volando a casa e decide di avvertire i genitori che Rose è voluta rimanere a neverland (che saranno contentissimi di saperlo e che tu sia scappata senza avvertirli) ma si ricorda della festa a casa del tipo che le piace e quindi si dirige lì in prendisole. Ad ottobre. Tutti la guardano strano ma oooh il ragazzo bello la bacia e lei è felice ma arriva peter pan e lei decide di seguirlo di nuovo perché infondo lui le piace di più. Fine


Che pena. Che cosa ho appena letto? Perché queste invenzioni assurde? A questo punto ho rivalutato molto positivamente Death in neverland, che non spiccava come retelling ma era decisamente più avvincente e più intelligente.

Voto:


giovedì 23 giugno 2016

Recensione: Death In Neverland, di Heather C. Myers

 Buon pomeriggio a tutti! Pubblico oggi questa recensione perchè domani, 24 giugno, qui a Torino è festa e quindi non si lavora! YEEE!! Ponte!!
Comunque, come dicevo a Rosa l'altro giorno, ogni tanto una recensione negativa ci sta. Ecco la mia di un retelling poco riuscito di Peter Pan.
Attenzione: recensione piena di malignità e gif.

 Titolo: Death In Neverland
Autore: Heather C. Myers
Pagine: 269
Consigliato: ni.

Trama:

In the Neverland, people don't grow up. Because they're dead.

Remy Cutler dies, and somehow escapes certain death. She returns to the land of the living with nothing but a ripped gown and a fear of heights.

Two years later, she plans to escape her arranged marriage by stowing away onto a ship in hopes to leave her home with no one none knowing. However, she is found out, and the sailors aren't happy. Before any damage can be done, she is yanked from her predicament back to The Neverland, a place where death resides - the very place she escaped from years ago. Souls are ferried by her savior. To her, he's known as Nick, but to The Neverland, he's the slippery Nicholas Grey.

The more time Remy spends with Nick and his crew, however, the more she realizes he's shockingly misunderstood. Pirates aren't all bad the way gentleman aren't all good. One such gentleman goes by the name of Peter, and he has nothing but power on his mind and revenge against Grey in his heart. And then there are those that are completely indiscernible, like James Hook, a Viking and ruler of The Other World, whose sole ambition is attaining more souls to rule over, no matter what the cost.

This dark retelling of Peter Pan infuses familiar characters created by J. M. Barrie with new characters and Greek mythology. It is the first in a trilogy.

 

Recensione:

 
Più che un retelling di Peter Pan, a me è sembrato un retelling di Pirati dei caraibi, misto con un po’ di mitologia greca e oh guarda, stanno passando Peter e Uncino, perchè non li mettiamo? Dai dai, che magari scappano e cambiano idea!
Quindi, almeno per me, come retelling ha fallito.
Siamo in un anno che non si sa e in un luogo che non si sa, se non al 47% dell’ebook, dove scopriamo di essere ai Caraibi appunto.
La nostra protagonista, Remy, stupida oltre ogni misura, è figlia di un uomo ricco, quindi non ha mai mosso un dito in vita sua.
Ma quando aveva 15 anni, quindi due anni prima del romanzo, è caduta dalla finestra, si è spezzata il collo ed è morta. Ma quando si è trovata dall’altra parte, su una nave dei pirati che dovrebbe traghettare le anime, lei semplicemente è scappata, ha aperto una porta ed è tornata in vita. Logico no?

Ora si ritrova il giorno prima del matrimonio con un uomo bello e ricco e lei gne gne non vuole sposarlo, così scappa e si imbarca su una nave, convinta che essendo bella e gentile (ma stupida) non la tratteranno male, non la cacceranno e non dovrà lavorare. Semplicemente la faranno viaggiare con loro, lei andrà lontano e troverà un ricco marito. Parole sue.
Ed ecco che invece quelle brutte persone dei marinai la trovano e vogliono spassarsela con lei, ma viene salvata dal pirata che doveva traghettarla negli inferi.
Chiariamo il fatto che io non ho mai visto nessuno chiamare questa terra Neverland, ma la chiamano sempre Other World. Quindi neverland dove sta, non si sa.
Il capitano Grey, che ha salvato la stupid… ehm la protagonista, è Caronte.
Ha una ciurma, accoglie la ragazza ancora viva a bordo perché segretamente innamorato di lei dalla volta che lei era riuscita a fuggire, e parte il viaggio.
Ci sono altre navi di pirati, c’è Pan che è cattivo e uccide le persone facendo affondare le navi, c’è Uncino che è il re degli inferi, e qui finisce il retelling di Pan. Nessuna fata, nessuna Wendy, nessuna sirena.
C’è invece Tortuga, il rhum, le prostitute ma soprattutto la nostra geniale protagonista, il cui unico problema nella vita è che dovrà indossare per due giorni consecutivi lo stesso vestito.
Orrore!!!
L’epoca continuerà per sempre ad essere imprecisata (presumo grosso modo che sia tra il 1700 e inizio 1900, ma chissà), ma da segnalare il momento in cui lei chiederà dei guanti per poter lavare i piatti. Uhm si, come no.
Grey è abbastanza simpatico, così come Hook, ma dopo un po’ decade dicendo fregnacce della serie: stai sempre accanto a me, altrimenti ti capiterà qualcosa di brutto.
E che fa lui? La abbandona 10 secondi dopo per passare la notte con le prostitute.
Astuto!!
Remy è una delle protagoniste più idiote mai viste: ci verrà ripetuto all’infinito “pressed her lips together”. Lo farà almeno 30 volte nel corso del romanzo. Poi le dicono di non parlare, e lei si mette a blaterare con chiunque vede. Viene invitata nella cabina del capitano, da sola, e la prima cosa che nota è che lui ha le lenzuola stirate!
Ma come osa questo vile pirata ad avere le lenzuola stirate mentre lei è stata costretta ad indossare per due giorni, nell'oltretomba dove i centri commerciali abbondano, lo stesso vestito!!

Nonostante questo, si legge davvero velocemente, se fosse venduto come retelling dei Pirati di certo sarebbe più calzante e venderebbe meglio. Ma è per questo che lo danno gratis su amazon. Ed è il primo di una trilogia. Chiaramente, così la nostra protagonista potrà cambiarsi ulteriormente d'abito.
Aiuto, ridateci Elizabeth Swan!!

Voto:


giovedì 14 aprile 2016

Recensione: Princess of Tyrone, di Katie Hamstead


Titolo: Princess of Tyrone (Fairytale Galaxy #1)
Autore: Katie Hamstead
Data di uscita: March 31st 2016
Editore: Curiosity Quills Press
Genere: Space Opera, Sci Fi/Fantasy
Dove acquistarlo: Amazon 
Consigliato: no

Trama:


Apolline is happy hunting magical creatures on her pirate infested outer-perimeter planet. She is a fantastic shot, and doesn’t flinch at the blood and guts of her kills. Never once did she consider she could be the missing Princess of Tyrone.
All her life, she has heard the story of the Princess, cursed to sleep for eternity, unless her betrothed, the Prince of Oran, gave her true love’s kiss. Although Apolline knows she is betrothed, she thinks her fairy guardians arranged it out of ignorance of human ways. The thought she could be a princess is inconceivable.
Then Allard appears. Handsome, charming—but he’s not hers to have. He’s betrothed, too. Her guardians warn her against her new found friendship, but she and Allard meet in secret anyway. Despite her rough exterior, he sees beyond her gun-slinging bravado, and their love blossoms.
But the deadline for the sleeping curse is approaching. If Apolline falls in love with the wrong person, she could end up sleeping forever.
A quirky, adventurous retelling of Sleeping Beauty, with a less than princess-ly princess!

Recensione:

ATTENZIONE SPOILER!!


Retelling de La bella addormentata nel bosco, con inserimento di molte altre fiabe nel mezzo, Princess Of Tyrone ci presenta Apolline, giovane ragazza di vent’anni che vive in un bosco con tre fate.
Apolline sa di essere orfana, sa di essere promessa sposa e che sposerà il suo promesso al compimento dei 21 anni.
Un giorno, mentre è al negozio a vendere gli animali che caccia nel bosco, Apolline conosce Allard, un giovane ragazzo che guarda caso si chiama come il principe, ma in quel momento lei non fa l’associazione. E qui nasce il primo problema del racconto. I due si piacciono, diventano amici e qualcosa di più, ma entrambi sono promessi a qualcuno che non hanno mai visto. Lui in questo caso sposerà la perduta principessa di Tyrone, allontanata dai suoi genitori in fasce per salvarla dal sortilegio della strega Bryanna.
Bryanna la sta cercando da anni, ma non è riuscita a trovarla in tutta la galassia.
Ma verrà il giorno in cui a ognuno verrà rivelata la verità.
Partiamo dalle cose buone del romanzo: la copertina, accattivante e ben realizzata, in tema con la storia.
L’intreccio tra le fiabe, un po’ come succede in un qualsiasi episodio di Once upon a time. Biancaneve vicina di casa di Cappuccetto rosso e che va a fare acquisti da Tremotino.
Il finale lieto, anche se prevedibile.
Il livello di inglese interessante ma non complicato.
Ora le noti dolenti: innanzitutto non c’è sorpresa, sappiamo fin dall’inizio che Apolline è Aurora e che quindi, molto probabilmente, è la principessa perduta di Tyrone, così come sappiamo benissimo che sposerà Allard. Perché Allard è il principe, nonostante lei non lo capisca. Lui stesso rimane sbalordito perché lei non ha capito un tubo. Insomma, si chiama come il principe, è vestito bene, ha frequentato le migliori scuole della galassia ed è amico del nobile nipote di Biancaneve. E davvero non hai capito niente??

I capitoli fino al... diciotto grosso modo. Un’agonia. Tutti uguali nelle situazioni. Quelli tra lei e le fate sono un battibecco unico, e la protagonista è antipaticissima.
Quelli tra lui e lei sono tutto un: flirto con te, mi piaci, ti bacerei, ma sono promessa/o. Sul serio, lo dicono in continuazione.
Poi i capitoli solo con lui sono di lui che adempie ai compiti principeschi pensando sempre a lei.
E si alternano in questo modo, quindi potete capire come uno possa procedere nella lettura. Agonizzando e sperando che si concluda presto.
Poi alleluia, si ha la svolta quando c’è azione, quando portano lei nel palazzo di Tyrone e le dicono chi è.
Assolutamente ragionevole poi che neanche Bryanna, nonostante la spii da moltissimo tempo, non si sia accorta che Apolline è la copia sputata del padre, ma con gli occhi della madre. Solo dopo che glielo dicono se ne accorge.
Quindi chiaramente bellissima e blah blah.
Il primo capitolo è piuttosto cruento e non mi è affatto piaciuto. Racconta nel dettaglio lei che caccia e squarta animali. Capisco che sia il suo lavoro e che voglia far capire che lei è cazzuta, ma mi fa schifo. Non può fare a botte con gli ubriaconi del posto piuttosto? Ah no, quando gli ubriaconi la molestano, entra in scena il principe.
Giusto. Bisogna far vedere che salva la principessa che fino a poco prima strizzava cuoricini di poveri cervi innocenti.
L’ambientazione: è ambientato su un pianeta povero e agricolo di nome Mish. Si spostano col teletrasporto e con astronavi tra i mondi (tipo kingdom hearts) hanno olotelevisioni e pistole laser. Ma non ci sono descrizioni precise. Anzi, non esistono proprio. Tutto è lasciato molto al caso, quindi credo sia una sorta di mondo alla Regina rossa. Mezzo medioevo mezzo futuristico.
A parte l'intreccio tra le fiabe, che mi è piaciuto, per il resto è bocciato.

Voto:





venerdì 25 marzo 2016

Recensione: Slumber, di Christy Sloat

Titolo: Slumber ( The slumber duology #1)
Autore: Christy Sloat
Editore: Anchor Group Publishing
Consigliato:



Trama:

 Not all princesses get their happily ever after...
They tell me I killed my boyfriend Phillip in cold blood. I stabbed him twenty one times. I’m only seventeen years old, and I am serving life in Spindle Ridge Asylum for the Criminally Insane.
I don’t remember killing him, so it’s really hard to believe I’m capable of murder. In fact I don’t remember anything before I came to Spindle Ridge, not even my boyfriend.
I can only grasp onto my realistic dreams while the madness of the asylum threatens to pull me under. I dream I’m a beautiful princess and there is an evil faerie named Maleficent who is bent on my destruction. The dreams are the closest thing I have to memories of my life, except they aren’t real.
I’m crazy. I’m not a princess.
They’re the mad illusions of an irrational teenage girl, right?
They’ve assigned me a new doctor, and she says I can trust her, and that she’ll help me see the truth of who I really am.
When she arrived she brought a new patient, Sawyer, who is everything Spindle Ridge isn’t: exciting, mysterious and beautiful. He promises he’s here to rescue me. Trusting either of them frightens me.
Could it be possible that my dreams are more than just the imaginings of a delusional girl? Could they be truth?


Recensione:


La diciassettenne Rory è rinchiusa nel manicomio per criminali di Spindle Ridge con l'accusa di aver ucciso il suo fidanzato Phillip, anche se lei non lo ricorda affatto. Non ricorda nulla della sua vita prima di essere portata in manicomio.
Alcune persone all'interno dell'istituto sono gentili con lei, come la Dottoressa Grey o Sawyer, un altro paziente che cerca di avvicinarla durante l'ora della colazione, un bel ragazzo con degli occhi magnetici e con un sorriso sulle labbra per lei.
Ma altre persone, come l'infermiera Raven o la temuta direttrice dell'istituto, la dottoressa M o Malisa, come si fa chiamare a volte, non sono per niente amichevoli.
Quello che Rory non ricorda è che lei è in realtà Aurora, la bella addormentata nel bosco della fiaba, mentre la dottoressa M altri non è che Malefica, la strega responsabile dell'incantesimo che l'ha portata in questo mondo senza magia e che ha intrappolato i suoi genitori e tutto il reame.
A metà quindi tra una puntata di Once Upon a Time e Maleficent, Slumber è una rivisitazione della fiaba della Bella addormentata nel bosco, come avrete sicuramente capito, ma con toni più dark e cupi.
Mi è piaciuto moltissimo che ci fosse il mistero sui personaggi, come nelle prime stagioni di OUAT, quando vedevi un abitante di Storybrooke e ti chiedevi chi fosse nel mondo delle fiabe.
Qui succede lo stesso, ed è molto divertente. Mi è anche piaciuto che ci fosse questa svolta dark della storia, e mi è piaciuto il personaggio di Sawyer.
Quello che non ho apprezzato del tutto invece è stato il non sapere in che epoca è ambientato, cioè se è ai giorni nostri come appunto OUAT o chissà quando, e dove anche, perchè secondo me sono due cose che aiutano ad immaginarsi la storia.
Insomma, un conto è se mi immagino un manicomio di fine ottocento (tanto per dire, quello in cui è rinchiuso Renfield nel Dracula di Coppola), oppure uno ai giorni nostri. E poi è in America? In Russia o in Argentina?
Malefica... non mi ha convinto del tutto, esattamente come aveva fatto il film Maleficent. Sì, è cattiva, sì, vuole vendicarsi del re che le ha spezzato il cuore, e non ha tutti i torti, ma mi sembra che non ci si impegni moltissimo a essere cattiva. Non raggiunge il grado più alto di malvagità che invece potrebbe benissimo raggiungere coi suoi poteri.
Il finale è aperto, essendo una duologia, ma non c'è un cliffhanger, e secondo me potrebbe anche chiudersi qui.
Promosso con la sufficienza. Il livello di inglese non è per niente difficile, quindi non abbiate timore a leggerlo se amate i retelling dark.
Ringrazio la YA bounf book tours e l'autrice per avermi permesso di leggerlo.

Voto:


lunedì 24 novembre 2014

Recensione: Alice nel paese della vaporità, di Francesco Dimitri



Buon inizio di settimana a tutti! Avevo programmato questo post per venerdì ma poi si è impallato tutto e non sono riuscita a pubblicarlo, sorry! ç__ç
Lo so, era un po' che non si vedevano recensioni negative sul blog, e oggi ero particolarmente sarcastica ispirata.
Ecco a voi Alice e la Vaporità. Attenzione! Post pieno di immagini, prese in giro, Conigli e orsacchiotti amorosi. E forse qualche spoiler. Siete avvisati.

Titolo: Alice nel paese della vaporità
Autore: Francesco Dimitri
Edito da: Salani
Pagine: 280
Consigliato: No. Oppure sì se avete bisogno di ridere. E vivete in un mondo nel quale i conigli sono grandi come pianeti.


Trama:


Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama Alice nel Paese della Vaporità.
Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un'antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c'è mai stata.
Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui 'giusto' e 'sbagliato' sono soltanto parole, e in cui le parole stesse di trasformano in odori e sensazioni.
Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c'è differenza tra orrore e meraviglia.
Ben legge la sua storia.
E qualcosa succede anche a lui.



 Recensione:

 "A Londra non funziona così, Marty. Quello che vedi è uguale per tutti."
"Siete davvero coraggiosi voi Londinesi."
"Perchè?"
"Perchè vivete circondati da cose che non vedete."
"Tanto se ne stanno per i fatti loro."
"E come lo sai, se non le vedi?"
Grosso modo sapevo cosa andavo incontro, leggendo questo romanzo, avendo letto parecchie recensioni negative in giro per il web. Ne ero però affascinata, e volevo vedere con i miei occhi se davvero le cose erano così tragiche come venivano raccontate.
Non era solo così. Era pure peggio. 
Partiamo col fatto che alcune cose sono raccontate un po' così, tanto per scrivere, e l'esempio avviene subito nelle prime pagine: un personaggio vede la faccia di un uomo e di una ragazzina, entrambi voltati di schiena, e l'uomo copre la ragazzina. Come è possibile?
Una cosa che dopo un po' diventa davvero fastidiosa è il numero dei punti interrogativi in ogni facciata del libro. Mediamente ce ne sono una dozzina. Tipo: Alice doveva andare lì? Era pericoloso? Oppure no? Avrebbe trovato il coniglio bianco? Forse si. O forse no.
Scusate ma io dopo un po' perdo la pazienza. Notare poi che lo stesso Ben, che in teoria sta leggendo la storia insieme a noi, la ritiene decisamente da migliorare. E qui ho iniziato a ridere, perchè se se lo dice da solo, stiamo freschi. 
 Esempio di una pagina. Sembra un libro di fisica.
Una cosa che veniva invece osannata nelle (poche) recensioni positive è che, alcune volte, le parole sono scritte piccolissime o tutte storte, per rendere l'idea delle sensazioni date dalla Vaporità e/o dalla Sindrome di Alice nel paese delle meraviglie.
Non so voi, ma leggendo qualche libro per bambini, uno su tutti "Fortunately, The Milk", ci si è già imbattuti in questo tipo di stampa, poi alcune parole erano scritte talmente in piccolo da risultare completamente illeggibili. E non avevo sottomano la lente d'ingrandimento di Holmes. Ma non preoccupatevi, succede solo verso l'inizio, poi basta.
Parliamo ora di quello che ho accennato nella scheda, e che è l'aspetto, assieme allo steampunk, che più mi ha fatto ridere: i personaggi.
Sembrano partire bene, come descrizione, poi eccolo: l'elemento ridicolo che ti fa rotolare a terra dal ridere.
L'esempio più lampante è il guerriero Clint in perizoma e cinturone (ecco che si forma l'immagine di uno spartano in 300) e... orecchie da orso.
Ma sul serio?? Mi metti delle orecchiette da teddy bear su uno spartano?

Per rendervi meglio l'dea, il Van Gogh che è in me e che adesso si sta rivoltando nella tomba  ha disegnato questo:
Ecco che hanno perso tutto il loro sex appeal.

Il personaggio cattivo, oltre alla Regina, è il Coniglio Bianco. Ed ecco come ci viene descritto la prima volta che lo vede Alice (praticamente alla fine del libro): Il coniglio bianco era alto come la luna e le stelle.
E uno dice: ok, magari Alice è piccolissima e lo vede spaventosamente grande. E' possibile. Presumo che un essere umano, visto con gli occhi di una formica, sia grande come la Luna e le stelle, cioè le copra alla vista. Ma poi ci dice che solo Clint, l'orsacchiotto amoroso, è grande quanto lui.
A me pare un controsenso. E non riesco davvero a capire l'unità di misura della luna e le stelle.
Orsacchiotto amoroso Clint
Altro personaggio degno di nota essere preso in giro, secondo me, è Chesy, che sarebbe lo Stregatto, o Diavolo dei Crocicchi. Un uomo/gatto... vestito da messicano. Inizio a sospettare che la pubblicità di un biscotto e di alcuni chewing gum abbia influenzato la nascita di questi personaggi, compreso il neonato che parla con la voce di un adulto, inquietante tanto quanto Mastro Lindo bimbo pelato e muscoloso che fa le pulizie.
Perchè è vero che i personaggi dell'Alice originale sono surreali, ma c'è differenza tra surreale e ridicolo.
Poi arriva la Vaporità, la violenza, le scene macabre, gli stupri ripetuti (uno per pagina), altri personaggi ridicoli compresi vampiri (si sa, i vampiri non possono mai mancare) e zombie, e discorso filosofici che sinceramente non ho capito.
Non mi reputo un genio, ma neanche una cretina, e purtroppo non sono riuscita a seguirli. Ci ho provato e poi li ho saltati, spiacente.
Altro elemento che fa sghignazzare è lo steampunk: per l'autore basta appioppare il prefisso steam a qualsiasi cosa ed ecco lo steampunk.
La mia espressione durante la lettura era quella di Simba

Lo steamguscio, lo steamcomputer e via dicendo, però verso la fine non sono più steampunk evidentemente, perchè ecco i monitor dei computer e le radio a valvole. Una zampa del coniglio bianco, che a conti fatti sarà grande quanto l'Australia, ha schiacciato lo steam ed è rimasta solo la radio, secondo me. Oppure l'autore si è dimenticato che in teoria doveva essere un fantasy steampunk. Uno Steamfantasy.

Unica nota positiva: Ben è afflitto dalla sindrome di Alice nel paese delle meraviglie. Mi sono documentata ed esiste veramente. Una cosa in più che so adesso.
Per concludere, altrimenti vi faccio addormentareXD lo sconsiglio, visto anche il costo. Se avete bisogno di ridere ci sono altri steamlibri, ops, volevo dire libri.

Voto:

martedì 26 agosto 2014

Recensione: Cacciatrici di Jackson Pearce

Titolo: Cacciatrici, chi ha paura del lupo cattivo?
Autore: Jackson Pearce
Titolo originale: Sister Red
Edito da: Piemme
Pagine:290
Consigliato: Ni.

Trama:

Scarlett March ha dedicato la sua intera esistenza a cacciare i Fenris, i lupi mannari che quando era ancora una bambina le hanno portato via gli affetti e lasciato il corpo e il volto ricoperto di cicatrici. Scarlett vuole vendetta, e il suo cuore non troverà pace finché non avrà ucciso fino all'ultimo lupo. Rosie March deve la vita alla sorella maggiore e come lei è una cacciatrice. Ma quando il rapporto con Silas, un giovane boscaiolo amico di Scarlett, diventa più profondo, Rosie comincia a pensare che la sua vita potrebbe essere diversa... Amare Silas significherà tradire sua sorella e tutto quello per cui lottano?

Recensione:

Bisogna ammetterlo, la copertina è molto bella. Ben fatta, con colori adatti alla storia e che attira decisamente l'occhio con quel rosso ed il nero. La storia è una rivisitazione di una favola classica, Cappuccetto Rosso, di cui rimane la nonna, la mantella rossa, il lupo cattivo ed il cacciatore.
Qui i lupi sono tutti cattivi, ce ne sono tanti e sono tutti uomini che attaccano e uccidono solo giovani ragazze. Più giovani, più carine e più ochette sono, meglio è.
Sono i Fenris, una specie di licantropi che però mutano quando vogliono, uccidono, smembrano le fanciulle e che si possono uccidere senza particolari armi. Niente argento per capirci. Basta ferirli gravemente e loro finiranno in una nuvola di polvere. Puff!
I capitolo sono alternati nella narrazione tra le due sorelle, Scarlett e Rosie.
Ruby di Once Upon a Time

Personalmente ho trovato Scarlett piuttosto odiosa, totalmente ossessionata dalla caccia ai lupi, incapace di pensare ad altro, isterica, gelosa e invidiosa.
Il dramma poi quando scopre che Rosie e Silas sono innamorati. 
Ma forse è normale quando un lupo ti lascia completamente sfregiata in volto. Il problema è che lei si fa ferire gravemente ogni volta che caccia.
Rosie invece è più simpatica, innamorata di Silas, caccia i lupi solo perchè si sente in debito con la sorella, che l'ha salvata anni prima dal lupo che ha ucciso la loro nonna. Ma lei vorrebbe anche vedere come si vive normalmente, ed è più facile forse immedesimarsi in lei.
Il loro rapporto è ben descritto, si descrivono spesso come un solo cuore diviso in due.
Ma presto ci si mette di mezzo il terzo incomodo, Silas.
Ovviamente, un po' di romanticismo ci vuole!
Qui ce n'è il giusto, non posso lamentarmi che sia melenso.
Tuttavia la narrazione non scorre come dovrebbe: le scene di azione sono piuttosto ben descritte, ma molto veloci e quindi molto corte, si interrompono quasi di colpo; c'è una serie di frasi che decisamente non suonano bene, come ad esempio "battito di sopracciglia"o "la lama le esce dalle mani" (non è Wolwerine, attenzione!), e non capisco se è tradotto male o cosa; infine c'è a tratti una mancanza preoccupante di virgole. Ma solo a tratti, all'inizio e alla fine. Chissà perchè.
I capitoli si interrompono quasi sempre con una frase ad effetto e/o un colpo di scena, ma il capitolo successivo riparte come se fosse una nuova storia e non il proseguimento di quella vecchia.
L'inizio e la fine sono avvincenti, il finale è in linea con la storia ed è molto bello, la parte centrale si perde un po' e annoia.
Mi sarebbe però piaciuto approfondire la storia dei cacciatori: esistono da molto? Ce ne sono tanti in giro per il mondo? O ci sono solo Scarlett, Rosie e Silas.
Strano poi che loro girino per un paesino prima, e per Atlanta poi con una scure appesa alla cintura, e nessuno se ne accorga.
Lui addirittura la tiene nello zainetto, con il manico che esce fuori. -___-
Per essere un young adult non c'è male, c'è di peggio in giro. Non vale però appieno il costo del libro. (16€)

Voto: