Attenzione: il post è stato ideato tra l'una e le due di notte, mentre non riuscivo a dormire. Clamorosamente, mi ricordavo ancora cosa il mio cervello insonne aveva ideato, quindi eccovi il risultato.
Come sapete, se mi seguite da un po’, e se mi avete appena
trovato lo verrete a sapere adesso, io ho una prospettiva del mondo piuttosto
differente dagli altri.
Quindi vi racconterò la mia esperienza al Salone del libro
di Torino sì, ma non aspettatevi canti e giubilo e angeli che preparano il
caffè.
Beh...angeli...oddio...
I pasticci per questa blogger iniziano al momento della
richiesta di accredito stampa. Sul sito c’è scritto che i blogger devono fare
richiesta scritta mandando una mail, e il loro blog verrà visionato per vedere
se è attivo e conforme al pensiero del salone.
Lo faccio, e mi viene detto che no, a loro della mail e di
cosa parla il blog non gliene frega niente, devo compilare il form online.
Dimentica di essermi già registrata, scopro che bastava
accedere al mio account e cliccare un link per avere la lettera di accredito.
Tempo di svolgimento: 20 secondi con la stampa.
Tempo perso con la mail che non serviva a niente: 48 ore.
Ok, vado al salone il venerdì pomeriggio perché odio la
folla. Non vi parlo del parcheggio del Lingotto perché probabilmente non ve ne
frega niente, ma sappiate solo che sono dei ladri.
L’ingresso al piazzale è un casino: ci sono sì i cartelli
che indicano le varie entrate (normale, scolaresche ecc…) ma nessuno indica che
prima dobbiate passare per i controlli di sicurezza. Così tutti chiedono
informazioni: grazie signor controllore, immagino lei abbia ripetuto le stesse
cose a tutti per tutti i giorni del salone.
Ma immagino che sia più facile quando ci sono le code
chilometriche per entrare, ma quando alle casse non c’è nessuno, non c’è
nessuno da seguire. Siamo pecoroni, si sa.
I controlli di sicurezza: anche se
il metal detector suona puoi entrare lo stesso.
Ok, mio padre va alle casse normali e io vado alla reception
stampa.
Ora, un quesito per voialtri blogger/giornalisti/persone_che_hanno_usufruito_del_pass_stampa: a voi il cartellino di carta entrava nella bustina
di plastica che bisogna mettere al collo? Perché a me no, e non ho ancora
capito se era il cartoncino troppo grosso o la bustina troppo piccola. E la
tizia non mi ha dato il cordino, quindi non potevo appendermelo al collo.
Ho
fatto delle facce stranissime mentre incastravo a forza il cartoncino nella
plastica, e ho visto alcune persone sorridere nel vedermi. Ehi, sono felice di
avervi fatto divertire, ma la prossima volta controllate le misure prima di
farmi fare questa fatica!
Però ammetto che è una soddisfazione avere il proprio nome
scritto su un pass stampa. Fa sentire importanti. Certo, nessuno sapeva che ero
della stampa perché non avevo il cordino per il collo, ma fa niente, io nel mio
piccolo lo sapevo. E al massimo se me lo chiedevano potevo esibirlo tipo
tessera dell’FBI.
Ma ehi!! Siamo dentro, quindi armiamoci della mappa e
cerchiamo gli stand che mi interessano. E qui bisogna fare un flashback alla
sera prima, quando, leggendo il giornale, scopro che la Mondadori non è
presente.
questa la mia faccia, perché ovviamente mi ero
segnata un sacco di titoli mondadori. Ma il #mainagioia è in agguato anche tra
gli stand, e quindi cancello quei titoli dalla mia ricerca, non prima di aver
perso la pazienza il tempo che bastava per esprimere a parole il mio disappunto
per la cosa. Detto in parole povere: mi sono arrabbiata.
Ma è difficile che non succeda, quindi tutto in regola.
Ma quando apro la lista espositori, scopro che… è scritta da
cani, con tutto il rispetto per i migliori amici dell’uomo. L’ordine
“”””alfabetico”””” è un po’ discutibile, e si trovano nomi con la U sotto la G,
per fare un esempio.
Ebbene, a parte la Newton Compton, non trovo quasi nessun
altro. Delusione fortissima. Ho beccato la Giunti per caso perché era luminoso
e c’era lo scaffale di Tolkien, altrimenti addio.
Così ha inizio il mio giro nel salone, un po’ delusa un po’
spaesata, risollevata dallo stand delle librerie indipendenti in cui si trovano
anche i libri delle case editrici traditrici (nuovo scioglilingua ideato da me)
che non sono presenti, e quindi tiè, compro lo stesso alcuni dei titoli che
cercavo.
Un grazie alla signora di fianco allo stand Mondadori che ha accennato un gesto di comprensione quando mi sono avvicinata dicendo: Oh finalmente, peccato che adesso non ricordo più i titoli che cercavo.
News: me li ero segnati, ma tanto non c'erano lo stesso.
Anche se quasi tutte le librerie di quello stand sono quelle a circa 500 mt da casa mia.
Un grazie alla signora di fianco allo stand Mondadori che ha accennato un gesto di comprensione quando mi sono avvicinata dicendo: Oh finalmente, peccato che adesso non ricordo più i titoli che cercavo.
News: me li ero segnati, ma tanto non c'erano lo stesso.
Anche se quasi tutte le librerie di quello stand sono quelle a circa 500 mt da casa mia.
E grazie newton per tutti i mammuttoni e mammuttini e
animali estinti vari. Ne possiedo già il 70% ma vederli tutti insieme è
sempre bello.
Lo so, avrei dovuto vedere anche gli stand piccoli, i titoli
sconosciuti, parlare con tutti. Ci ho provato, ma non avevo molto tempo e la
folla mi da problemi che non sto a specificare qui.
I miei acquisti sono questi.
Tutto sommato non mi è dispiaciuto del tutto: essere
circondata da libri e persone che li amano mi piace. Vedere che hanno tradotto
in italiano Holy Cow mi ha fatto molto piacere (compratelo pleaseeee, qui trovate la mia recensione) e i libri
non erano ancora in condizioni disumane come lo sono il lunedì. Una volta ci
sono andata di lunedì, cioè l’ultimo giorno, e beh, erano ridotti tutti
piuttosto male.
Però diciamo che potrebbero organizzarsi un po’ meglio. E
scrivere le cose un po’ più chiare sul sito.
Qualcuno è per caso andato all’evento Tolkien al borgo
medievale? Volevo sapere come era andato. ç__ç
Oddio, il resconto tragicomico più bello che ho letto sul SalTO XD Dai, esibire il pass tipo tessera dell’FBI è fantatico, il sogno di una vita!!! Spero davvero di riuscire a vedere il SalTo anch'io... o Tempo di Libri, insomma, una qualche fiera del libro simile, prima di diventare troppo vecchia!
RispondiEliminaE la folla la odio anch'io, ecco perchè diventerò un'erememita U-U
XD Vero che è fantastico?? Dai, se mai riuscirai a venire ti farò da sarcastica accompagnatriceXD
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