martedì 5 dicembre 2017

Recensione: Buona apocalisse a tutti! Di Gaiman/Pratchett

Titolo: Buona apocalisse a tutti!
Autore: Neil Gaiman/Terry Pratchett
Titolo originale: Good Omens
Editore: Mondadori
Pagine: 381
Consigliato:

Trama:

Sulla base delle Profezie di Agnes Nutter, Strega (messe per iscritto nel 1655 prima che Agnes facesse saltare in aria tutto il villaggio riunito per godersi il suo rogo), il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi. È per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale, armati di istruzioni clamorosamente antiquate e di innocue spillette. Atlantide sta emergendo, piovono rane dal cielo. Gli animi si surriscaldano... Bene bene. Tutto sembra proprio andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un filo pignolo (ma giusto un filo, per carità) e un demone che apprezza la bella vita - ciascuno dei quali ha passato tra i mortali sulla Terra parecchi millenni e si è, come dire?, affezionato a usi e costumi umani - non fanno esattamente salti di gioia davanti alla prospettiva dell'incombente catastrofe cosmica. E allora, se quei due (Crowley e Azraphel) vogliono che quanto profetizzato non si compia, devono mettersi al lavoro subito per scovare e uccidere l'Anticristo (mica una bella cosa, visto che è un ragazzino simpaticissimo). Ma c'è un piccolo problema: sembra proprio che qualcuno lo abbia scambiato con qualcun altro...


Recensione:


Avevo iniziato a leggere Buona apocalisse a tutti, o Good Omens, come in originale, qualche anno fa, poi per motivi personali l’avevo abbandonato. Lo so, eresia.
L’ho ripreso in mano adesso, ricominciandolo ovviamente perché ricordavo poco, in occasione del fatto che stanno girando la serie tv. Se seguite il profilo twitter di Gaiman trovate delle foto dal set. Vi dico solo che c’è Tennant a fare Crowley.
Dunque, lo dico fin dal principio: mi ha fatto ridere e mi ha fatto riflettere, ma non mi ha entusiasmato fino alla fine.
Abbiamo quindi Crowley e Azraphel, rispettivamente demone e angelo che vivono beatamente sulla terra, fino al giorno in cui a Crowley non viene affidato l’Anticristo, un neonato figlio dell’inferno che porterà l’apocalisse. Lui deve semplicemente portarlo in un ospedale di suore sataniste dove sta nascendo il figlio di un diplomatico, e lasciare che le suore scambino i bambini. Poi lui e Azraphel guideranno il piccolo in una direzione o nell’altra durante la sua infanzia tramite l’educazione e sottili sottintesi.

Peccato che non tutto va come dovrebbe, e ora, undici anni dopo, i cavalieri dell’apocalisse sono pronti a distruggere il mondo.
Ecco, le parti che non mi hanno divertito sono quelle dell’anticristo, o Adam, per gli amici. Il libro è strutturato senza capitoli veri e propri, ogni parte è raccontata in terza persona seguendo una coppia di personaggi, divisi solo da una riga bianca. Ma durante le parti con Adam mi sono anche un pochino annoiata. I cavalieri mi sono piaciuti, si sente la mano di Pratchett, soprattutto su Morte, come era ovvio.
Le parti migliori in assoluto, e quindi in assoluto i miei personaggi preferiti sono l’angelo e il demone. Insieme sono fantastici, #teamcrowley tutta la vita XD Si nota la mano di Gaiman qui, e si nota anche una certa propensione per Crowley, ma senza Azraphel anche lui si sarebbe divertito molto meno.
Il finale non mi ha entusiasmato, ma forse era così che doveva andare.
Per concludere: si legge bene, le parti divertenti vi faranno piangere dal ridere, a volte è religiously scorrect, ma ha sicuramente creato dei personaggi indimenticabili.
E non vedo l'ora di vedere la serie tv!!
Ah, comunque, tanto perché lo sappiate: la strada per l’inferno non è lastricata di buone intenzioni, ma di venditori porta a porta congelati. Nei fine settimana i demoni più giovani ci vanno a pattinare.

Voto:


P.s.: lo sapevate che, a seconda del paese in cui è uscito, si è deciso di mettere prima il nome di Pratchett o quello di Gaiman, a seconda della popolarità dell'autore? Gaiman è per primo nell'edizione americana, Pratchett in quella inglese!

6 commenti:

  1. Neil Gaiman mi ha fatto una tenerezza infinita quando, su twitter, ha scritto che preferirebbe lavorare ai suoi libri piuttosto che essere così coinvolto nella produzione di Good Omens, ma ha promesso a Terry Pratchett che la miniserie l'avrebbe fatta girare come la volevano loro due.
    Di base è lì per fare in modo che Pratchett e la sua visione non siano dimenticati ç_ç

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  2. Questo romanzo mi ha sempre incuriosita, ma non sei l'unica a essere rimasta un po' delusa dal romanzo. Lo leggerò sicuramente, perché mi hai messo tanta curiosità verso Crowley e Azraphel ^_^

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  3. Non vedo l'ora che esca la serie, sono curiosissima!
    E non sapevo che nelle varie edizioni l'ordine degli autori variasse!!

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