venerdì 25 luglio 2014

Recensione: Il Mummificatore, Nicola Brunialti

Titolo: Il Mummificatore
Autore: Nicola Brunialti
Edito da: Newton Compton Editori
Pagine: 192
Consigliato: Sì!


Eccoci con la penultima recensione prima delle vacanze estive, questa volta con un horror/thriller per young adult, come si dice in questi casi, che si rifà un po' alle atmosfere di Tim Burton.
Molto carino e non molto conosciuto, purtroppo.

Trama: 
Sophie ha tredici anni e tutti pensano che sia una ragazzina “strana”. Sarà per quel ciuffo di capelli fucsia davanti agli occhi, o forse perché è indipendente, introversa, ama la musica gothic e parla poco. L’unico con cui si confida è nonno Thomas, che l’ha sempre accettata e amata così com’è. Ma il nonno è morto, da tre anni... Eppure Sophie non lo ha mai dimenticato: ogni mattina, prima di andare a scuola, lo va a trovare a Ober St Veit, il cimitero di Vienna, e gli racconta segreti e paure. Ma un giorno, tra tombe e alberi spogli, Sophie scompare, senza lasciare traccia. La polizia indaga, ha pochi indizi e un unico terribile sospetto… Che l’introvabile serial killer che terrorizza la città possa aver colpito ancora? Nessuno può immaginare che la ragazza sia stata risucchiata in un inquietante mondo parallelo… Tra fantasmi che camminano sulla Terra, città infestate e case pericolanti, Sophie si troverà coinvolta in un’avventura più grande di lei. Riuscirà mai a tornare a casa?


Recensione:

Trovato per caso in un supermercato un freddo giorno di gennaio, la copertina mi ha subito attirato, con un fantasma/spaventapasseri che esce da una macchina d'epoca. Il titolo poi mi ha convinto del tutto, e solo dopo un po' mi sono accorta che è un libro per young adult, o anche più giovani. Niente di male comunque, non in questo caso, perchè la storia ricorda i lavori di Tim Burton, soprattutto "la sposa cadavere" e Gaiman, con "il figlio del cimitero".
E' una storia per bambini/ragazzini, quindi non aspettatevi horror o fantasy a livelli stratosferici, però io l'ho trovato molto carino.
L'autore ha avuto delle idee molto interessanti per quanto riguarda il mondo dei morti, che, ad esempio, devono lavorare come tutti i vivi, e molti sono impiegati fissi nelle sedute spiritiche, instaurando una sorta di legame di amicizia con il/la medium con cui lavorano.
Ma esistono anche le sedute "vivitiche" per chiamare i vivi nel mondo dei morti, vietatissime ovviamente, perchè un vivo non può stare a lungo in mezzo ai morti.
Vi ricorda qualcosa? Victor e La Sposa cadavere? Esatto!
Interessante e commovente poi, almeno per chi ama gli animali, le scene con il cagnolino fantasma, che finalmente può parlare la lingua degli umani e niente, mi sono commossa. Anche Victor si commuoveva quando ritrovava Briciolo!
Per gli amanti delle storie d'amore poi, non manca neanche quello, ma non è smielato o assurdo, come molte storie paranormal romance ci hanno abituato.
E' una storia d'amore dolce e un po' malinconica, ed è bello anche il rapporto di amicizia e solidarietà che si instaura tra Sophie e la famiglia di fantasmi.
Non manca la parte thriller/giallo e nemmeno i colpi di scena, quindi ha un po' tutto quello che può servire a divertire e far passare serenamente un pomeriggio di lettura
Ha una finale che ben si sposa con il resto del libro e meno male, perchè molte volte io rimango delusissima dal finale!
Consiglio di leggerlo assolutamente, ai più giovani, ma anche ai più grandicelli, specie se amanti delle atmosfere Burtoniane!

Voto:

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