Autore: Snee Dronningen
Pagine: 776
Consigliato: sì
Trama:
C’erano una volta, in un mondo lontano, Conti e maghi, elfi e cavalieri. Ma anche cose davvero stupefacenti.Un uomo indossa gli occhiali. Un altro adopera un cannocchiale. Qualcuno preme un interruttore e la luce elettrica viene accesa per la prima volta.
È la Confraternita la madre di queste novità. La Confraternita osteggia i privilegi di cui godono i nobili, esige la redistribuzione delle ricchezze e si oppone a ogni forma di disuguaglianza, inclusa quella garantita dalla magia; attraverso la tecnica e il progresso scientifico, persegue il bene dei più e dei deboli, e per questo è odiata e temuta.
Un giorno, in una tranquilla cittadina costiera, due sorelle, Eirien e Finduen, sono testimoni dell’omicidio di un alto prelato dell’ordine. Non si tratta di un caso, tantomeno del gesto isolato di un oppositore. È solo la prima tappa di un grande disegno, l’inizio della lotta per impadronirsi del potere sconfinato di un antico nemico, il potere definitivo e assoluto, il potere la cui sola esistenza minaccia di distruggere tutto ciò che la Confraternita ha costruito nei secoli.
Loro malgrado, Eirien, Finduen e i loro amici, il giovane mago Atelmor e il vecchio bibliotecario Pheswan, si troveranno trascinati in un conflitto che va molto al di là delle loro semplici vite. Tra alleati insospettabili e nemici inaspettati, tra maschere e raggiri, tradimenti e conversioni, invenzioni e rivelazioni, tra teaser e incantesimi, i nostri si troveranno a fronteggiare la desolante solitudine di compiere delle scelte, perché niente è come sembra e a nessuno sarà concesso di restare neutrale, almeno finché non verrà svelato il contenuto dello Scrigno di Adymair.
Recensione:
Quando ho iniziato a leggere Lo scrigno di Adymair, mi sono sentita intimorita, perchè io con i fantasy lunghi ed elaborati, con molti personaggi, non ho un buonissimo rapporto.
Riesco a leggere Tolkien e Martin grazie anche alle trasposizioni cinematografiche/televisive, ma per esempio ho provato a leggere Abercrombie e non ho superato pagina 120.
Eppure, dopo aver preso
la mano con alcuni nomi piuttosto impegnativi e con l'andamento del
mondo, dopo la storia mi ha catturato.
Parlarvi di questa opera colossale che mi ha tenuta impegnata per buona parte di luglio non è facile. Non è facile perchè è un libro impegnativo, in cui succedono tantissime cose con molti personaggi, quindi è pieno di intrighi, colpi di scena, azione e sentimento.
Mi ha stupito e mi è piaciuto moltissimo.
All'inizio sembra partire lentamente, senza troppi eccessi, con l'omicidio a cui assistono Eirien e Finduen, le due sorelle protagoniste.
Hanno la loro vita, i loro sogni e le loro paure, ma ben presto entrano in scena molti altri personaggi, il divertente mago Atelmor e Rihan, la Confraternita e i pirati e gli elfi e i draghi.
Un fantasy epico, che si snoda per le 776 pagine (anche se il mio lettore ne indicava 854) ma senza appesantire il lettore o annoiarlo.
Sono rimasta impressionata dalla trama, ma dalla metà in poi, anche i sentimenti che pian piano si fanno strada tra i personaggi. Sono rimasta incantata dai luoghi che visitiamo, dagli elfi, che qui somigliano a degli alieni con i capelli che cambiano colore a seconda della stagione.
Apprezzo moltissimo le idee originali applicate ad una storia per renderla secondo me ancora più da ricordare.
E quando siamo quasi alla fine? Vogliamo parlarne?
Ho sgranato gli occhi, scosso la testa, mi sono chiesta come potesse esserci una fine che eppure si combinava così bene con il resto del libro, ma che mi ha lasciata con un vuoto dentro, perchè dopo tutte quelle pagine non poteva finire così.
Il mio voto quindi non raggiunge il punteggio massimo solo perchè avrei voluto più risposte nel finale, e forse un maggior lieto fine, nonostante questo non mi sia dispiaciuto comunque, e perchè l'opera ha bisogno di una rilettura per correggere gli errori di battitura naturalmente presenti in un testo così lungo.
Ringrazio quindi moltissimo l'autrice per avermi mandato quest'opera, e mi scuso se non sono riuscita a esprimere bene quello che questa lettura mi ha lasciato.