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martedì 13 febbraio 2018

Recensione: Dracula in love, di Karen Essex

 Titolo: Dracula in love
Autore: Karen Essex
Titolo originale: Dracula in love
Editore: Bompiani
Pagine: 496
Consigliato: assolutamente no

 

Trama:

Londra, fine Ottocento. Mina Murray è una giovane donna fidanzata con Jonathan Harker. Assiste la direttrice di un rinomato collegio femminile, insegnando buone maniere, ma ce in lei un'inquietudine segreta, un io misterioso che, represso durante l'infanzia e l'adolescenza, si manifesta ora sotto forma di sogni, visioni, episodi di sonnambulismo. Quando il fidanzato di Mina, notaio, viene chiamato in Austria da un misterioso Conte per affari, Mina approfitta dell'occasione per andare a trovare un'amica, Lucy, in vacanza al mare. Ma viene a sapere pervie soprannaturali che Jonathan è gravemente malato in Austria e deve correre ad assisterlo. Dopo aver frettolosamente sposato Mina, Jonathan le rivela di essere rimasto vittima di creature diaboliche. Sono forse le stesse presenze da cui è ossessionata Mina? E il Conte da cui Jonathan si è recato è forse la stessa creatura misteriosa che protegge Mina e nello stesso tempo sembra volerla attirare in un abisso di perversione? Quando Jonathan, disperato, decide di farsi ricoverare nell'ospedale psichiatrico dell'ambiguo dottor Seward, Mina lo segue . senza sospettare che sarà lei, e non il marito, a subire le cure del medico, vere e proprie torture che hanno già provocato la morte dell'amica Lucy. Mina sarà salvata dal misterioso Conte, che le rivelerà l'esistenza di un mondo parallelo, in cui Mina, unendosi a lui, potrà attingere l'immortalità - a meno che l'imprevedibile non intervenga a riportarla accanto a Jonathan.

 

 Recensione: ATTENZIONE, SPOILER, GIF a iosa, parole poco carine e offese varie.


Non c’è un modo carino di dirlo: Dracula in love è una cagata pazzesca. So che molti non si fidano dei giudizi su goodreads, ma credetemi: se questo ha così tanti voti negativi, un motivo c’è.
E’ brutto su tutti i punti di vista, non si salva niente.
La Essex riesce a fare quello che la Watson continua a ribadire parlando di femminismo: il femminismo non è odiare gli uomini, ma volere che ci siano le pari opportunità. La Essex invece, per far sembrare la protagonista Mina una donna incredibile, deve demolire qualsiasi uomo del romanzo.
Ma neanche i personaggi femminili si salvano.
Partiamo dal principio: questo dovrebbe essere il racconto di come sono andate realmente le cose, non come le ha raccontate quell’imbroglione di Stoker.
Sì, la scrittrice non ci risparmia neanche il suo odio contro Stoker, tanto che lo chiama sempre “lo scrittore rosso con una protuberanza sulla faccia”. Perché la Essex, per dirci che gli uomini sono cattivi, ci dice anche che sono brutti. Che poi quale protuberanza? Essex, a furia di scrivere boiate hai pure le traveggole?
Comunque, a pagina 3, Mina che è sonnambula subisce un tentato stupro. Partiamo alla grande. Ma ovviamente viene salvata dallo sconosciuto che indovinate chi è? No, non Babbo Natale, ma Dracula, anche se praticamente dice il suo nome una volta in 500 pagine.
Mina insegna a scuola, fidanzata con Jonathan che parte per la Stiria (eh si, niente Romania) per una proprietà. Mina va al mare a trovare Lucy.
Mina corre da Jonathan quando viene trovato moribondo e si sposano all’estero. Lucy aveva una tresca con Morris ma questo scappa e la molla, così Lucy sposa Arthur e poi muore.
Lucy e Mina litigano quasi sempre perché Lucy ha le fette di salame sugli occhi e non capisce cosa sta succedendo.
Mina ascolta i racconti del vecchietto sulla scogliera di Whitby, ma è scocciata di ascoltare quel vecchio bavoso (giuro che dice che è scocciata).
Mina è scocciata da un po’ tutti comunque.

Jonathan confessa a Mina che l’ha tradita più volte con più donne. Non consumano il matrimonio.
Mina lo porta al manicomio di Seward, che è innamoratissimo di lei. Mina cerca di scoprire cosa è successo a Lucy, ricoverata lì e morta poco prima, ma è scocciata pure di parlare con i pazzi.
Jonathan una sera, quasi senza motivo, si decide e va a letto con la moglie.
Il giorno dopo la fa internare nel manicomio. Lei subisce la cura dell’acqua, ma il conte la salva. Scappano insieme su una nave diretti in Irlanda. Lui cerca di farle tornare la memoria delle loro vite passate, ma lei nada.
Lui scopre che lei è incinta di Jonathan e la tratta malissimo e la molla. Jonathan la trova e la salva perché stanno arrivando Arthur e Von Helsinger (sarebbe Van Helsing, ma quel cattivone di Stoker ce l’aveva coi tedeschi e l’ha trasformato in olandese. Notare che è l’unico che ha cambiato nome) che vogliono uccidere il conte.

Ci riescono, poi Arthur, senza motivo ammazza Morris.
Mina e Jonathan vivono per sempre felici e contenti. Seward si è suicidato dopo un articolo di giornale che denunciava il degrado del manicomio.
Eccovi la trama stringata.
I personaggi sono penosi: Mina è una scema, scocciata di parlare con chi ritiene inferiori di lei; i personaggi maschili, nessuno escluso, sono tutti degradati in un modo terribile. Fanno le cose peggiori immaginabili: tradimenti, omicidi, voltafaccia, bugie. Compiono gesti malvagi senza nessuno scopo, intaccando completamente l’immagine che abbiamo di loro.
Il conte non fa una figura migliore per un semplice motivo: non è un vampiro, ma una fata!! Sì una fatina con la pelle che si illumina al sole. Ahahahahaha

Con il voltafaccia che ha poi quando scopre che Mina è incinta perde ogni speranza che aveva di sembrare un personaggio meritevole di attenzione.
Lucy non fa altro che litigare con tutti e amare follemente Morris.
Forse Morris è l’unico che si salva in tutto questo.
Non parliamo degli strafalcioni di una che evidentemente non ha nemmeno riletto cosa ha appena scritto: in 4 pagine Arthur Holmwood diventa Helmwood; Mina dice che stanno andando al manicomio in macchina (???!!!!), ma nella pagina seguente si trasforma in carrozza; Mina si chiede dove siano i servitori che entrano silenziosamente mentre lei sta facendo la siesta. La siesta??? Nel 1890??? Ma stiamo scherzando??
Poi è tutta un’idea assurda, perché rileggendo Dracula ho potuto ammirare quanto fossero importanti le donne nel racconto, ed è immenso l’amore e l’affetto che i personaggi maschili provano, in particolar modo per Mina. Quindi il perché di questa cagata devo ancora capirlo.
Un capitolo a parte sono le scene scabrose: non sono per niente eccitanti anzi, sono rivoltanti, raccontate con dovizia di particolari strani, quasi medici ma strani. Tipo”sapevo che doveva infilare l’organo eretto nella mia grotta umida”. Wow, eccitante quanto una confezione di collutorio.
Mina poi vuole sembrare una protagonista tosta, ma finisce il libro dicendo che a lei non interessa niente avere il diritto di voto.

Non contenta, la Essex elogia all’infinito Stoker per la sua opera. Dopo averlo denigrato per 400 e passa pagine!!!
Mi fanno proprio arrabbiare libri simili, perché sembrano scritti coi piedi.
Ora vado a cercare della candeggina per disinfettarmi gli occhi.

Voto:


giovedì 10 novembre 2016

Recensione: Anno Dracula, di Kim Newman

Buongiorno a tutti! Oggi è il turno di un libro che avevo letto per Halloween, ma che non ho fatto in tempo a recensire. In ogni caso non vi siete persi niente, quindi eccovi la recensione negativa di questo Retelling ?!? di Dracula.
 Titolo: Anno Dracula
Autore: Kim Newman
Titolo Originale: Anno Dracula
Pagine: 426
Editore: Fanucci
Consigliato: no

Trama:

Inghilterra 1888. Dopo aver sconfitto Van Helsing e i suoi amici, il conte Dracula domina sul Regno Unito.
Il re dei vampiri ha sposato la regina Vittoria, trasformandola in una non-morta, e i 'nosferatu' imperversano. Le strade della Londra notturna sono battute da bande di vampiri in cerca di preda e, nella luce dei lampioni, prostitute-vampiri adescano i clienti in cambio di una pinta di sangue. Nelle ombre di questa metropoli si aggira uno spietato assassino che uccide solo giovani donne non-morte e si fa chiamare Jack lo Squartatore...
Charles Beauregard, agente speciale alle dipendenze del misterioso Club Diogene, e Geneviève Dieudonné, vampira gentile di una stirpe che si contrappone a quella del conte di Transilvania, uniscono le loro forze per scovare l'autore di questi efferati delitti, che minacciano di sovvertire l'ordine sociale dando vita a un mondo sorprendente, in cui vivi e non-morti coesistono a la legge di Dracula ha soppiantato le regole della civiltà.

Recensione:

 

 "Il mio bisturi è sullo scrittoio: argento che splende. Affilato come un sussurro. Dicono che sono pazzo. Non comprendono il mio scopo."

L'edizione che è in mio possesso è del 2005, e io ricordo bene che lo leggevo, o almeno provavo a leggerlo, in treno per Roma nel 2006.
Il segnalibro era ancora a pagina 76 e non ero riuscita ad andare avanti.
Ma adesso sono più matura, più responsabile (ahahahaha), e quindi sono riuscita a terminarlo.
Ma la mia opinione non è cambiata. E' un libro veramente brutto, troppo lungo, noioso, mal scritto, mal tradotto e mal stampato.
La trama era molto interessante e poteva portare ad un ottimo romanzo, ma la sua realizzazione è pessima.
Se fosse una fanfiction, sarebbe una What If con personaggi OOC, cioè Out Of Character, fuori dal personaggio.
Cosa sarebbe accaduto se, al termine del Dracula di Stoker, non avessero vinto Van Helsing e soci ma Dracula?
Interessante no?

"Qualcuno diceva che Abraham van Helsing era ancora vivo, ridotto in schiavitù dal principe consorte, sollevato in alto in modo che i suoi occhi potessero vedere il dominio di Dracula su Londra."

Qui l'ipotesi è che Dracula abbia ucciso Van Helsing e Harker, la cui testa adorna Buckingam Palace, e abbia sposato la regina Vittoria, rendendola vampira e spargendo il suo sangue vampiro su tutta Londra. Del resto del regno non ci è dato sapere, come non ci è dato sapere come Dracula abbia ucciso i suoi nemici.
E come una regina forte come Vittoria sia caduta sotto al suo dominio.
Non solo, ma Dracula e Vittoria, detta Vicky (sigh) dal primo ministro, compaiono solo nelle ultime 10 pagine del libro, che è composto da più di 400 pagine.
I protagonisti quindi chi sono? Due emeriti imbecilli/ noiose nullità di nome Bauregard e Genevieve, lui umano lei vampiro.
Lui lavora per il Club Diogene, lei aiuta i vampiri bisognosi. Lei ci tiene a ribadire, e lo farà in continuazione, e quando dico in continuazione intendo in ogni capitolo e ogni capitolo è lungo 3/4 pagine, di essere più antica di Dracula, più potente, ma dimostra comunque 16 anni.
Io alla 3674839 battuta di Genevieve

Lui è un cretino. Punto. Non so come altro spiegarvelo.
Senza cervello, senza spina dorsale. A cosa serve, non si sa.
Nel mezzo ci sono milioni di personaggi, e non scherzo. Se leggete altre recensioni su gr scoprirete che l'autore ci tiene a inserire quanti più personaggi reali o inventati nei suoi romanzi. Se non sbaglio qui sono 99.
Quindi spaziamo da Sherlock Holmes e fratello a Wilde, da Beatrix Potter (sindacalista o qualcosa del genere) a Carmilla e via dicendo, alcuni solo nominati una volta, senza scopo apparente. Sembra un elenco telefonico.
Ma il fulcro della narrazione è: c'è un assassino che squarta le prostitute vampiro e che si fa chiamare Jack lo squartatore. Quindi un ulteriore retelling di Jack e compagnia bella.
Peccato che il primissimo capitolo sia narrato dall'assassino stesso, che dice chi è, così noi lo sappiamo benissimo, ma loro lo capiscono verso pagina 370.
E se ci fosse stato Sherlock l'avrebbe capito subito e l'avremmo chiusa lì.
I capitoli sono tutti in terza persona e seguono un personaggio o l'altro, tranne quelli dello squartatore, narrati in prima persona da lui stesso.

I due eventi cruciali, cioè la cattura/morte di Jack e lo scontro con Dracula durano una paginetta scarsa. Potevano tagliare 250 pagine e non sarebbe cambiato nulla.
Pochissime descrizioni dell'ambiente, nessuna dei vestiti e simili. Frasi tradotte con google traduttore, tronche, senza senso. Errori sparsi qua e là, come Whitby, la località di mare, che a volte ha l'H e a volte no, così a caso.

Violenza e sangue a gogò, ma solo su umani/vampiri. Una cosa che veramente non ho sopportato è stato l'inserimento forzato di Merrick, l'uomo elefante, alla fine, come servo di Dracula, descritto in modo grottesco, come se dovessimo averne ribrezzo, una cosa che contrasta con la realtà e con la visione di Ripper Street. Guardatelo, gli episodi in cui compare sono dolcissimi.
E Dracula? Una macchietta.
La sua descrizione dovrebbe farci rabbrividire, ma sinceramente a me è venuto da ridere, specie quando dice che è nudo col suo... ehm di fuori.
In definitiva, totalmente da cancellare, cosa che mi dispiace poichè l'autore è amico di Neil Gaiman.

Voto:

mercoledì 23 dicembre 2015

Recensione: Le vampire di Londra, di Fabrice Colin

Titolo: Le vampire di Londra
Autore: Fabrice Colin
Titolo originale: Les vampires de Londres
Pagine: 256
Editore: La nuova frontiera
Consigliato: No

Trama:

Londra 1888. È notte fonda quando Amber e Luna si risvegliano in un cimitero abbandonato, all'interno di due bare. Con una forza sorprendente riescono a distruggere le assi di legno e venirne fuori. Ma cos'è successo? Sotto un apparente, fragile aspetto le due sorelle nascondono un inquietante segreto: sono diventate delle vampire. A renderle pienamente coscienti di ciò è Sherlock Holmes, il famoso ispettore, che collabora con una società segreta per salvare Londra. I nuovi poteri delle sorelle Wilcox sono indispensabili per vincere la battaglia contro le forze del male, ma loro accetteranno di partecipare? Con un ritmo incalzante, Fabrice Colin costruisce un avvincente fantasy gotico, divertendosi a inserire nella trama famosi personaggi storici e letterari.

Recensione:


La prima parola che mi viene in mente per questo libro è: confusione.
Se non avete apprezzato Van Helsing (il film con Hugh Jackman) per il fatto che avessero messo in un solo film Dracula, Frankenstein, Jekyll-Hyde e un lupo mannaro, preparatevi, perché Le vampire di Londra fa molto peggio.
Nel suo minestrone di personaggi, alcuni inventati dallo scrittore, alcuni famosi personaggi letterari e alcuni realmente esistiti, troviamo, non in ordine di apparizione: Sherlock Holmes e Watson, la regina Vittoria, il capo di Scotland Yard Monro, Jack lo squartatore, Moriarty, Dracula, Attila, Genghis Khan, Elizabeth bathory, Abraham detto Bram Stoker, Henry Irving, un fauno e una fata, Lewis Carroll e probabilmente ho dimenticato qualcuno.
La storia inizia con Luna e Amber, le sorelle Wilcox, che si risvegliano in una bara, seppellite vive.
O meglio, seppellite vampire. Loro, senza scomporsi più di tanto, spaccano il legno e scavano con le loro manine la terra (dura e congelata perché coperta di neve) e sbucano in un cimitero. Qualcuno le ha trasformate in vampire e le ha seppellite sotto falso nome, in più loro padre è sparito, la loro casa bruciata e la matrigna scappata.
Ma loro non sembrano molto turbate, tanto che mentre camminano di notte per le strade di Londra, senza sapere dove siano, dopo aver bevuto il sangue di un topo, aver scavato la terra e piegato le sbarre del cancello del cimitero, la loro unica preoccupazione è Jack lo squartatore. Care, siete state seppellite vive e bevete sangue. Avete paura di Jack?
Comunque, vengono salvate da Watson, Holmes e la banda degli Invisibili, una società segreta che fa capo alla regina Vittoria e che controlla l’attività vampirica di Londra.
Ci viene spiegato che i vampiri discendono da un certo Kaine (caino?) che ha avuto tre vassalli: Attila, Genghis khan e Nerone. Attila ha dato origine a Dracula, che ha dato origine alle due sorelle.
Ci sono sette clan di vampiri, ma a noi è dato conoscerne solo due, e i Dracula chiaramente sono i più pericolosi, perché vogliono prendere il potere.
Le due sorelle quindi aiuteranno gli invisibili, perché riescono a vedere le auree delle persone, e quindi a riconoscere gli altri vampiri che hanno un’aura di un colore diverso rispetto ai mortali.
Come dicevo all’inizio, questo libro è molto confusionario: oltre a mischiare personaggi reali e non, ha modificato anche la loro storia, mettendo ad esempio la Bathory dalla parte dei buoni e ha trasformato Holmes in una macchietta di se stesso.
E’ anche povero di informazioni: non sapremo mai che aspetto hanno Luna e Amber, perché non ci vengono mai descritte. Verso pagina 60 ci viene detto che Amber, la maggiore, ha 14 anni. Io sono rimasta scioccata, perché è davvero piccola.
L’interazione tra i personaggi, tenendo conto anche del periodo storico, è terribile: alle ragazze chiunque da sempre del tu, e loro chiamano per nome gli adulti. A volte si danno del tu e a volte del lei. Sherlock chiama sempre le ragazze Tesoro. Orrore.
Non solo: i personaggi maschili hanno con le ragazze un atteggiamento paterno/romantico: non si capisce se ci provano con loro o se le proteggono perché sono da sole. E continuano a mettere loro le mani sulle spalle. Sempre e comunque. Ecco perchè sono rimasta sconvolta quando ho scoperto la loro età.
La traduzione, almeno penso sia quello il problema, lascia molto a desiderare: alcune parole sono state tradotte quando non era necessario, mentre invece troviamo sempre scritto fog. Non si poteva tradurre con nebbia??
La fine non è una vera fine, perché è il primo di una serie, e nell’ultimo capitolo accade una cosa davvero assurda, persino per un libro come questo: (Ve lo metto come spoiler, siete avvisati!)Watson si era suicidato, e durante una seduta spiritica, il suo fantasma si manifesta. Luna però, assieme al suo gatto, la interrompe, e il gatto ha una crisi. Entra in coma e si risveglia nell’ultimo capitolo, e sa parlare. L’anima di Watson è entrata nel gatto e lo fa parlare. Scusate ma lo trovo ridicolo.
Bocciato per me.

Voto:

 E con questa recensione il blog va in semi/vacanza natalizia, ho programmato giusto un paio di post, tornerò sicuramente verso il 4 di gennaio, quindi Buone Feste a tutti!!

 

martedì 25 agosto 2015

Mini Recensione: Van Helsing, di Kevin Ryan

Titolo: Van Helsing
Autore: Kevin Ryan
Editore: HarperCollins Entertaiment
Consigliato:

Trama:

 Deep in the mountains of nineteenth-century Carpathia lies the mysterious and mythic land of Transylvania, a world where evil is ever-present, where danger rises as the sun sets, and where monsters such as Count Dracula, the Wolf Man, and Frankenstein's Monster take form and inhabit man's deepest nightmares -- terrifying legends who outlive generations, defying repeated attacks from the doomed brave souls that challenge them in their never-ending war upon the human race.

On order of a secret society, only a lone force of good stands against them -- the legendary monster hunter Van Helsing, a man revered by some and feared by many. In his ongoing battle to rid the earth of these fiendish beings, Van Helsing must now travel to Transylvania to bring down the lethally seductive, enigmatically powerful Count Dracula, and joins forces with the fearless Anna Valerious, a woman out to rid her family of a generations-old curse by defeating the vampire. But unknown to all, the immortal Dracula will stop at nothing to unleash his master plan of subverting human civilization and ruling over a world of havoc, fear, and darkness...

Recensione:


“Now you will become that you which you have hunted so passionately.”


E’ nato prima l’uovo o la gallina? O come in questo caso, è nato prima il libro o prima il film?
Solo in questo caso, rarissimo, è nato prima il film, come capiamo dalla copertina in cui c’è scritto che è basato sulla sceneggiatura di Stephen Sommers, regista del film.
Io adoro questo film. So che non piace a tutti per l’accozzaglia di mostri, situazioni e personaggi, ma a me è sempre piaciuto. Mi piace Hugh Jackman, adoro i costumi, tanto da portare il cosplay della principessa Anna (se siete curiosi, a fine post vedrete una mia foto!) e ogni volta che mi rivedo il dvd guardo sempre le papere sul set, perché sono divertentissime. Andiamo, un Hugh Jackman che continua a inciampare nel soprabito rallegra la giornata a chiunque.
Ho comprato quindi questo libro (un affarone, 99 cent dall’olanda) perché speravo che facesse luce su alcuni punti che nel film sono rimasti oscuri, come il passato di Van Helsing.
Il libro ricalca quasi del tutto il film. Quasi, perché in effetti ci sono delle scene in più.
Si comincia con la nascita del mostro di Frankenstein, poi la scomparsa del principe Velkan mentre sta dando la caccia ad un lupo mannaro e la missione di Van Helsing per sconfiggere mister Hyde. Successivamente, Van Helsing viene inviato in Transylvania per sconfiggere Dracula e aiutare la Principessa Anna a salvare tutta la sua famiglia, che non potrà riposare in pace in paradiso finchè Dracula non sarà annientato.
Ci sono appunto alcuni approfondimenti lungo tutto il romanzo, soprattutto sul passato di Anna e su quello di Frankenstein. Ma appunto come dicevo prima, non è rivelato nulla di più sul passato di Gabriel, sulla Mano sinistra di Dio che ha assassinato centinaia di anni prima Dracula, e sulla sua memoria perduta. Io speravo davvero con tutto il cuore che mi dicessero qualcosa di più.
Non sono rimasta comunque del tutto delusa: il libro è scritto bene, è in lingua ma non è per niente complicato da leggere, soprattutto se sapete già cosa succede nel film.
Carl, il frate che accompagna in questa avventura Gabriel, è un personaggio simpaticissimo, come quando entra nella stanza in cui c’era un lupo mannaro e chiede perché lì dentro c’è puzza di cane bagnato.
Anche le spose di Dracula hanno un maggior spessore nel libro. Adoro i loro costumi nel film, e qui hanno molte più scene, Aleera spicca tra tutte, soprattutto durante il ballo in maschera che viene organizzato a Budapest.
Tutto sommato quindi è stata una bella lettura, avventurosa e con belle atmosfere gotiche. La consiglio.

 “May others be as passionate in their hunting of you.” 

Voto:

 Ma dove sarà la famigerata mia foto in cosplay che vi accennavo prima? La trovate qui. Spero che vi piaccia!