Buongiorno! Oggi la recensione di un libro con una copertina bellissima, che però non ha rispettato le aspettative.
Titolo: Stalking Jack The Ripper
Autore: Kerri Maniscalco
Editore: Jimmy Patterson
Pagine: 326
Consigliato: ni
Trama:
Seventeen-year-old
Audrey Rose Wadsworth was born a lord's daughter, with a life of wealth
and privilege stretched out before her. But between the social teas and
silk dress fittings, she leads a forbidden secret life.
Against
her stern father's wishes and society's expectations, Audrey often slips
away to her uncle's laboratory to study the gruesome practice of
forensic medicine. When her work on a string of savagely killed corpses
drags Audrey into the investigation of a serial murderer, her search for
answers brings her close to her own sheltered world.
Recensione:
Se vi dicessi che ho inseguito questo libro in almeno 6 giveaway, ci credereste?
Mi sono iscritta allo street team chiamato
The Knights of Whitechapel, e l’ho messo in wishlist dal momento stesso che ho letto il titolo.
Il perché è presto detto: adoro l’epoca e
Jack The ripper è un mistero affascinante.
Peccato che non sia stato all’altezza delle aspettative.
La trama:
Audrey Rose, la nostra protagonista, preferisce dissezionare cadaveri insieme allo zio, piuttosto che cercare marito o fare shopping, anche se non disdegna un nuovo abito e cura molto il suo aspetto.
“Where in a medical dictionary does it say a woman cannot handle such things? What is a man’s soul made of that a woman’s is not? I had no idea my innards were composed of cotton and kittens, while yours were filled with steel and steam-driven parts.”

Dallo zio iniziano ad arrivare le vittime di Jack, chiamato
Grembiule di cuoio all’inizio, e lei decide di investigare assieme al bellissimo e arrogante assistente/allievo dello zio,
Thomas.
Parliamo del problema principale del libro: la sua prevedibilità.
Sulla copertina ci viene detto che lei, nonostante tutto, è quella che ha amato Jack. Le persone che lei ama sono le seguenti:
il padre, il fratello, lo zio e Thomas.
I sospettati non sono tanti, no? Possiamo già escludere quindi che sia un estraneo, il che ci toglie gran parte della suspense.
Non è affatto difficile capire il colpevole, e la sua motivazione degli omicidi è talmente banale e già vista che mi son detta: ho letto tutte queste pagine per arrivare a questo?
Un altro problema è Audrey Rose: troppo moderna per l’epoca, mi è piaciuta a tratti, ma è la tipica protagonista ya: vuole fare quello che vuole lei, si innamora del bello che la tratta male, vuole fuggire dalla sua prigione dorata ecc.
Ci viene ripetuto in continuazione quanto sia intelligente, ma non lo mette mai in pratica. Deve sempre aspettare Thomas e le sue deduzioni.
L’autrice, introducendo Thomas e mettendolo in coppia con Audrey, fa quindi un
retelling di Sherlock Holmes. Lui fa le sue deduzioni esattamente nello stesso modo di Holmes, e anzi, vi dirò di più, una scena è presa pari pari da
Il segno dei quattro.
“Monsters were supposed to be scary and ugly. They weren’t supposed to hide behind friendly smiles and well-trimmed hair.”
In quanto a verità storica, pecca un po’: ha arrangiato alcune strade e alcune date in modo che le fossero congeniali per la narrazione, omette personaggi importanti come
l’ispettore Abberline per non si sa quale motivo, tratta gli omicidi come se contassero poco.
I capitoli si aprono con la descrizione del luogo e del giorno in cui si svolgono, e i capitoli tra un omicidio all’altro non contano niente. C’è lei che fa shopping, ricama ecc…
Ma io voglio leggere di Jack, non del ricamo!!
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Quando un libro non va avanti, io sono Sulley |
Ci tiene a specificare che punta l’obbiettivo sulle vittime di Jack, ma non è del tutto vero. A parte la loro autopsia, non sappiamo niente di loro. Neanche partecipa ai loro funerali.
Lo stile è molto descrittivo, ma a volte noioso. Le scene macabre delle autopsie sono narrate in ogni dettaglio, quindi
attenzione stomaci deboli.
Mi sono piaciute molto invece le
foto inserite nel libro: per una volta, al contrario di Miss peregrine o di Asylum, si vede che sono autentiche, anche perché c’è una data e una descrizione sotto di esse. Alcune sono piuttosto macabre, attenzione anche a queste!
Non poteva mancare il romance. Forse tra tutti, Thomas è quello che mi è piaciuto di più, ma non all’inizio. Il romance è scontato, ma lui è piuttosto piacevole.
Il prossimo romanzo dovrebbe essere ambientato in
Romania. Prevedo quindi il coinvolgimento di
vampiri et simili, ma non so se lo leggerò.
Una delusione quindi, e 17 euro risparmiati per me.
Voto:
Vi lascio
qui il link alla pagina pinterest dell'autrice, in cui troverete moltissime foto inerenti SJTR e il seguito.