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venerdì 30 novembre 2018

Book Of the Month: Novembre 2018

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.




Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 







Miglior libro del mese:


Questo mese le letture sono andate così così: nessuna si è aggiudicata una sola stellina, per fortuna, e solo la rilettura di Harry Potter in questa magnifica edizione illustrata si è meritata 5 stelle. Tutte le altre sono oscillate tra 2 e 3 stelle.

Peggior Libro del mese:

Come dicevo sopra, nessuno in realtà si è meritato una sola stella, ma questi due mi hanno deluso moltissimo: The Wild robot perchè mi è stato detto da tutti che mi avrebbe fatto piangere tantissimo, ma così non è stato; e La rivolta dei vampiri perchè è il peggiore della serie, fino ad ora.
Però hanno entrambi delle cover molto carine.

Cover del mese:

Anche The Wild Robot si meriterebbe questo posto, ma ho preferito mostrarvi la cover di Cogheart, perchè ho un debole per le storie e le copertine steampunk, e poi potete vedere Malkin, la volpe meccanica.

Come è stato il vostro mese di letture? A dicembre farete qualche lettura a tema?


giovedì 26 aprile 2018

Recensione: The chess queen enigma, Colleen Gleason

Titolo: The chess queen enigma (Stoker and Holmes #3)
Autore: Colleen Gleason
Pagine: 360
Editore: Chronicle Books
Genere: steampunk, Ya
Consigliato:

Trama:

Evaline Stoker and Mina Holmes never meant to get into the family business. But when you're the sister of Bram and the niece of Sherlock, vampire hunting and mystery solving are in your blood, so to speak.
In this third installment of the Stoker and Holmes series, Evaline Stoker and Mina Holmes have reluctantly agreed to act as social chaperones and undercover bodyguards for Princess Lurelia of Betrovia, who has arrived in London to deliver a letter that details the secret location of an ancient chess queen that's been missing for centuries. But when the letter which will heal a centuries-old rift between England and the Betrovians is stolen out from under Evaline and Mina's watchful eyes, the two girls are forced into a high-stakes race to ensure they find the chess queen before anyone else does.

Recensione:

 

"The problem was, he could never understand a person like me. Vampire hunters didn't marry. 
And for a moment, I regretted that reality. I regretted the fact that I had no chance of ever being a normal woman with a normal life. I realized at that moment I could never let a man truly get to know me. 
I would always be alone." 

Terzo capitolo della saga di Stoker e Holmes, questa serie diventa sempre più bella con ogni numero che passa.
La adoro. Ha tutto quello che cerco in un libro o in una serie: elementi steampunk spiegati per bene, con un perché il mondo sia così; protagoniste toste ma con i loro difetti che si compensano a vicenda; un cattivo che non si fa catturare facilmente; richiami ad altre serie; romance appena accennato, e di sicuro non il tema centrale su cui gira tutto.
In questo volume Evaline e Mina devono ritrovare la regina, il pezzo degli scacchi che proviene da Betrovia, una nazione che una volta era alleata dell’Inghilterra. 

Il pezzo si dice sia il primo realizzato in cui compaia la regina, e potrebbe sbloccare un tesoro nascosto nella scacchiera.
Ma nel frattempo dovranno fare da balia alla principessa Lurelia di Betrovia, in visita a Londra.
Se mi dovessero chiedere chi preferisco tra le due protagoniste, probabilmente direi Evaline, mi piace la sua irruenza, il suo gusto nel vestire, ma in questo volume mi sono sentita a tratti anche affine a Mina, nonostante a volte si comporti un po’ troppo come il suo famoso zio, e quindi non si possa dire che sia la campionessa di simpatia. Ma se Mr. Holmes ha Watson al suo fianco, Mina ha Evaline, e Dylan e l’ispettore Grayling.

Trovo che l’inserimento di Dylan, un ragazzo proveniente dal 2016, sia stata una mossa geniale per riuscire a inserire dei riferimenti moderni nella Londra strampunk del 1889. In fondo si è rivelato di grandissimo aiuto.
Quello che adoro soprattutto dell’autrice è il riuscire a mischiare sapientemente le scene di azione, come la caccia ai vampiri, con scene più romantiche, con scene di introspezione dei personaggi, sempre con una leggera vena umoristica. Si legge che è un piacere, e si viene davvero coinvolti dalla storia.
Il finale è la parte più appassionante della storia, in particolare proprio l’ultimo capitolo che è quello di Miss Stoker. Non vedo l’ora di leggere il seguito The Carnelian Crow, e poi aspettare quello che sarà l’ultimo volume della serie.
Quindi ovviamente ve lo consiglio, ma prima dovrete leggere i primi due!!

Voto:

La serie è composta da:
The chess queen enigma
The carnelian crow
Senza titolo.

sabato 31 marzo 2018

Book Of The Month: Marzo 2018

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.




Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 










10) The Chess Queen Enigma - Colleen Gleason

Miglior Libro del mese:

Io adoro questa serie!! Ho appena comprato il quarto libro, che ha sempre una copertina favolosa ma è stampato da una casa editrice diversa ed è diverso il formato. E hanno cambiato pure l'intestazione di ogni capitolo che prima era bellissima. Sembra quasi un libro a basso costo. *inserire GIF lacrimosa qui*
Recensione in arrivo!
Menzione d'onore per le cronache dal set dello Hobbit, che io adoro, e per How to be happy. Non me l'aspettavo ma mi ha colpito.

 

Peggior libro del mese:

A dire la verità, nessun libro questo mese si è meritato una sola stellina, quindi ho deciso qui quello che più mi ha deluso, cioè The Last Days of Night.
In realtà anche Art In the blood era noiosissimo, e Nefertiti's heart non mi è piaciuto, ma su quello di Moore (no, non Christopher) riponevo altissime aspettative, tanto da emettere gridolini estatici quando l'ho trovato alla Waterstone di Piccadilly. Ecco perchè si merita questo posto.

Cover del mese:

 La mia passione per lo steampunk mi ha spinto ad inserire Nefertiti's Heart come miglior cover del mese, ma adoro anche quella super colorata di How To Be Happy!

E voi, quale cover preferite?


lunedì 5 febbraio 2018

Recensione: A spark Unseen, di Sharon Cameron

Titolo: A Spark Unseen (The Dark Unwinding #2)
Autore: Sharon Cameron
Tradotto in italiano col titolo: L'invenzione dei desideri
Editore: Scholastic Press
Pagine: 335
Consigliato: no

Trama:

When Katharine Tulman wakes in the middle of the night and accidentally foils a kidnapping attempt on her uncle, she realizes Stranwyne Keep is no longer safe for Uncle Tully and his genius inventions. She flees to Paris, where she hopes to remain undetected and also find the mysterious and handsome Lane, who is suspected to be dead.

But the search for Lane is not easy, and Katharine soon finds herself embroiled in a labyrinth of political intrigue. And with unexpected enemies and allies at every turn, Katharine will have to figure out whom she can trust--if anyone--to protect her uncle from danger once and for all.


Recensione:

Attenzione possibili spoiler, termini non proprio gentili e GIF!

 Katharine, ma cosa ti è successo?
Se seguite il blog saprete già della mia recensione per il romanzo precedente di questa duologia, ossia The dark Unwinding, la recensione la trovate qui.
Ricordo che mi aveva colpito per l’originalità, per gli elementi steampunk, ma in questo secondo volume non c’è niente di tutto questo.
Non solo: nel primo la protagonista, Katharine appunto, non mi era risultata particolarmente simpatica, troppo ad atteggiarsi da “sua altezza” in mezzo a quelli che lei considera pezzenti.
In questo volume ha perso completamente il cervello, e la serie, da steampunk-poco romance diventa improvvisamente super YA e romance a gogò.


 “Perhaps it’s normal as rain, only we’ve just been raised in a desert”

Mi ha deluso moltissimo. Partiamo con la trama: sia il governo inglese che quello francese stanno cercando lo zio della ragazza per le sue invenzioni in grado di cambiare il corso della guerra.
Così miss Tulman decide di prendere lo zio, narcotizzarlo e trasportarlo segretamente a Parigi per nasconderlo.
Tutte balle, il suo vero intento è ritrovare il suo amore Lane, scomparso a Parigi tempo prima.
Quindi tutta la trama si basa su lei che cerca Lane e lui che gentilmente non le ha mai scritto. E tutti giustamente lo credono morto.
Rallegriamoci, dovrebbero esserci magnifiche descrizioni della Parigi governata da Napoleone III, corredata da elementi steampunk. Balle, potrebbe essere ambientata a Pisa o a Timbuctù e non cambierebbe nulla, perché non ci sono descrizioni della città, a parte qualche nome di strada o della Tuileries.

La protagonista è incredibilmente stupida: a parte che oltre a nascondere lo zio (grazie alla casa di sua nonna) e cercare Lane, non fa altro. Gente muore, si trova faccia a faccia con l’imperatore, ed è un personaggio passivo. Non solo, se ne esce con cose che non stanno né in cielo né in terra, come quando, al ballo dell’imperatore, chiede al suo accompagnatore di indicarle col dito chi sia Napoleone III.
Ma sei scema?? Non lo sai che ovviamente verrà annunciato non appena entrerà in sala? E infatti il suo accompagnatore le fa notare che li arresteranno solo se fissano l’imperatore, figuriamoci ad indicarlo col dito!!


Poi non parliamo del solito conflitto inglese-francese: Katharine si stupisce che tutti parlino francese a Parigi, non ne capisce una sola parola (per dire, non capisce cafè e croissant), ma quando il suo bello le dice cose romantiche le capisce benissimo.


Parliamo poi del fatto che sia una stronzetta con i domestici della casa parigina, e questi lo siano con lei. Il marito della governante viaggia sempre per casa in mutande gridando “napoleone è morto” e lei non capisce che lui non ci sta molto con la testa, anzi, pensa che sia un normale modo di agire parigino.

Ecco, se io fossi parigina mi sarei offesa a morte.
L’elemento steampunk è sparito, il romance è alla massima potenza, la stupidità pure, e io sono rimasta delusissima da una serie che poteva offrire moltissimo.

Voto:


martedì 9 gennaio 2018

Recensione: The Last Necromancer, di C.J. Archer

 Titolo: The Last Necromancer (The Ministry of Curiosities #1)
Autore: C.J. Archer
Editore: Amazon
Pagine: 270
Consigliato:

Trama:

 Victorian London: For five years, Charlotte (Charlie) Holloway has lived as a boy in the slums. But when one theft too many gets her arrested, her only means of escape lies with a dead man. Charlie hasn't raised a spirit since she first discovered she could do so five years ago. That time, her father banished her. This time, she brings even more trouble upon herself.
People are now hunting Charlie all over London, but only one man succeeds in capturing her.
Lincoln Fitzroy is the mysterious head of a secret organization on the trail of a madman who needs a necromancer to control his newly "made" creatures. There was only one known necromancer in the world - Charlotte - but now there appears to be two. Lincoln captures the willful Charlie in the hopes the boy will lead him to Charlotte. But what happens when he discovers the boy is in fact the young woman he's been searching for all along? And will she agree to work for the man who held her against her will, and for an organization she doesn't trust?
Because Lincoln and his ministry might be just as dangerous as the madman they're hunting.

Recensione:

 


Ho comprato questo ebook un po’ di tempo fa, attratta soprattutto dalla copertina, perché quel vestito verde mi fa impazzire. Temevo di trovarmi di fronte al solito romanzucolo fantasy con romance.
Tutto sbagliato, mi è piaciuto da matti.
Nel 1889, a Londra, Charlie Holloway, 13 anni, vive per strada, rubando e scappando dalla polizia. Solo che Charlie è in realtà Charlotte, ha 18 anni, ed è stata buttata fuori casa da suo padre 5 anni prima, quando sua madre è venuta a mancare,e lei, senza sapere come, ha richiamato il suo spirito nel suo corpo, capendo di essere una negromante. Il padre, un vicario di chiesa, l’ha chiamata figlia del demonio e l’ha cacciata.
Ora che però ha manifestato il suo potere in una stazione di polizia, sulle tracce di Charlie ci sono altre persone: il misterioso dottore V.F. che vuole usare il suo potere per scopi malvagi, e i suoi rapitori.
Charlie si ritrova al Ministero delle curiosità, in una grande casa abitata solo da uomini: Cook il cuoco, Seth e Gus i tuttofare, e Lincoln Fitzroy, il capo. Ma non c’è problema, perché credono tutti che lei sia un ragazzino.

“I wanted him to touch me, to hold me, to see me as a woman. Yet being discovered terrified me. The devil’s daughter was only good for doing the devil’s work.”

Gli chiedono aiuto per scoprire dove sia Charlotte, per salvarla prima che il dottore la trovi.
In realtà in questo primo volume, a cui seguono altri 8, a parte l’inizio e la fine, non succede tantissimo. L’azione si concentra alla fine, eppure non sono riuscita a staccarmi da esso. Tutto il libro è permeato è ben congegnato: quando sembra che debba prendere una determinata strada, quando sembra che per forza debba accadere quello che uno si aspetta, quello cambia improvvisamente
direzione.
I rapporti tra i personaggi la fanno da padrone, assieme all’atmosfera di incertezza e di paura che attanaglia Charlie. Lei non è una delle solite protagoniste: non rivela subito di essere una donna, e anche se alcune cose sembrano piuttosto tipiche degli Ya, state tranquilli che si riveleranno tutt’altro.
Il romance è accennato, magari scontato ma si scontrerà contro il muro che è Fitzroy, un personaggio decisamente cupo ed affascinante ma per niente prevedibile, intrigante e che sicuramente diventerà il book boyfriend di molte. Io invece ho capitolato per Seth e Gus: il primo spiritoso e carino, che tratta Charlie sempre bene; il secondo manesco e per niente gentile, fino alla svolta. Sono personaggi fantastici.

“I hate you, Fitzroy.”
“No, you don’t.” he said stiffly “That’s the problem.”


Il mistero è interessante, ben sviluppato, forse l’idea di un ministero che si occupa di faccende strane non è molto originale, ma la storia merita davvero tantissimo.
L’unica nota che mi ha fatto storcere un pochino il naso è stata la modernità di alcune faccende mediche, ma sono sottigliezze.
E finalmente qualcuno in uno Ya si è ricordato dell’appuntamento mensile delle signorine e ne parla!! Qualcuno di umano!
In breve: leggerò sicuramente anche i prossimi nella serie, che mantengono tutti copertine fighissime, e mi piacerebbe se anche qualcun altro desse una possibilità a questa serie.
P.S.: L'ebook è gratis su amazon!!

Voto:


sabato 30 dicembre 2017

Book Of The Month: dicembre 2017

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo post del meglio e del peggio delle letture del mese passato. Book of the month è una rubrica ideata dai blog Ombre Angeliche e Il Portale Segreto, nata per fare un bilancio mensile delle nostre letture.
Come state passando i giorni di festa? Spero bene!



Ecco le mie letture del mese, per leggere le recensioni cliccate sul titolo: 

1) Dracula in love - Karen Essex
4) The last necromancer - C.J. Archer
7) Defense devil 8 - Youn In-wan
8) A Christmas song - Tamata Hart Heiner
10) Snowman Amuck - Cindy Samul

Miglior libro del mese:


Questo mese, ad aggiudicarsi questo posto sono due libri, entrambi premiati con 5 stelline (e lo sapete che io non sono generosa con i voti).
The Last Necromancer è un historical fiction/paranormal/steampunk (il pirmo di una lunga serie) di cui leggerete la recensione a gennaio qui sul blog, mentre Beauty and Beastly è chiaramente un retelling della Bella e la Bestia, ma in chiave steampunk. Sì, adoro lo steampunk, se non si fosse capito.
Hanno anche entrambi delle bellissime copertine, non trovate?
Menzione d'onore per The impossible quest... , retelling molto originale che mi ha colpito per l'inventiva. 

Peggior libro del mese:


Questo mese, molti titoli mi hanno deluso, ma nessuno mi ha irritato, disgustato e sconvolto come questo: Dracula in love.
Una storia pessima, scritta male e senza attenzione, fatta solamente per screditare uomini di finzione e non. Anche di questo troverete la recensione sul blog in gennaio. Ma sappiate che difficilmente un libro mi farà arrabbiare più di questo.
Segue a ruota A christmas song, pessimo retelling in salsa americana/cristiana/dovete essere tutti buonissimi o finirete all'inferno. In più ammazzano un animale. Orribile.
Artemis Fowl mi ha deluso un po', ma ha meritato 2 stelline anzichè una.

Cover del mese:


 Hidden si aggiudica la cover del mese, anche se è una storia insulsa che ho abbandonato a metà strada, stufa delle assurdità e della protagonista cretina.
Peccato che abbia una copertina così bella. Secondo posto meritatissimo per The Last Necromancer. Adoro quel vestito.

E con questo vi auguro Buon Anno!
Ci risentiamo i primi di gennaio con il meglio ed il peggio del 2017!

giovedì 6 luglio 2017

Recensione: Flights and chimes and mysterious times, di Emma Trevayne

Titolo: Flights and chimes and mysterious times
Autore: Emma Trevayne
Editore: Simon & Schuster books
Pagine: 336
Consigliato: sì!!!

Trama:

Ten-year-old Jack Foster has stepped through a doorway and into quite a different London.
Londinium is a smoky, dark, and dangerous place, home to mischievous metal fairies and fearsome clockwork dragons that breathe scalding steam. The people wear goggles to protect their eyes, brass grill insets in their nostrils to filter air, or mechanical limbs to replace missing ones.
Over it all rules the Lady, and the Lady has demanded a new son—a perfect flesh-and-blood child. She has chosen Jack.
Jack’s wonder at the magic and steam-powered marvels in Londinium lasts until he learns he is the pawn in a very dangerous game. The consequences are deadly, and his only hope of escape, of returning home, lies with a legendary clockwork bird.
The Gearwing grants wishes—or it did, before it was broken—before it was killed. But some things don’t stay dead forever.


Recensione:

 Signore e signori, lettori e lettrici, ho trovato la mia nuova autrice preferita, e si chiama Emma Trevayne.
Flights and chimes and mysterious times, ovviamente inedito da noi, l’ho conosciuto come spesso mi accade su instagram. Ho visto la copertina e me ne sono innamorata.
Non la trovate bellissima?
Dalla trama mi è sembrato interessante, anche se non aspettavo che mi avrebbe conquistata così durante la lettura.
La trama: Londra, 1899. (notare come iniziamo subito con luogo e data, così abbiamo tutto più chiaro. Sì Ya che non vi date pena di dircelo, sto fissando proprio voi)
Jack Foster ha 10 anni, ed è appena tornato a casa da scuola. Ma sua madre non lo guarda, lo trova fastidioso, presa com’è dalle feste che organizza a casa sua, e dagli incontri esoterici con un mago strano di nome Lorcan.
Ma Lorcan ha dei poteri magici, e quando dimostra interesse in Jack, quest’ultimo ne rimane incuriosito. Ma la madre come al solito si mette in mezzo, quindi Jack segue di nascosto Lorcan fino al Big Ben e fino… ad una spaccatura nel muro che lo conduce nell’impero delle nuvole, e alla sua capitale, Londinium.


 "There are doorways, and there are doorways. Of the first type, there are many: into bedrooms and shops, schools and houses and parlors. 
Of the second type, there were fewer, and only one that matters for this tale."

Londinium è la copia di Londra, realizzata da Lorcan stesso, ma è steampunk. In cielo viaggiano velieri volanti, fatine svolazzano nei parchi della città, e la gente ha braccia aritificiali o occhi bionici, a seconda di cosa hanno perduto o di cosa si sono ammalati.
Lorcan sta cercando Jack, perché deve diventare il nuovo figlio della Lady, la regina della città.
A inizio volume troverete la pianta di Londra con i luoghi visitati da Jack, e alla fine invece troverete la piantina di Londinium, i cui nomi sono leggermente modificati. Ed è una cosa originalissima e molto divertente.


A cavallo quindi tra Coraline (l’altra madre e l’altro mondo in cui Jack è amato e può avere mille avventure) e NessunDove, entrambi di Neil Gaiman (Londra di sotto e Londinium), Flights and chimes ha una prosa poetica e fatata a volte, che si fa leggere e che ci avvolge.
Sono rimasta colpita dall’immensa immaginazione dell’autrice e ancora di più dal suo modo di trasportarci in questo mondo.
Jack è un bambino intelligente e coraggioso, i personaggi secondari come Lorcan sono tutti molto distinguibili e interessanti.
Londinium, se esistesse veramente, sarebbe di sicuro una città che amerei visitare, pur con i suoi problemi e la sua pericolosità.
Una storia di avventura e coraggio, di magia e di meccanica steampunk, di speranza e di sogni infranti. Di come si capisca il valore di qualcosa solo quando l’abbiamo perduta.
Un libro completo e che finisce senza indugio tra i miei preferiti. Ho già ordinato il secondo libro della Trevayne e non vedo l’ora di leggerlo.
E’ un autoconclusivo e il livello di inglese non è particolarmente difficile, pur essendo a volte tendente al fantasioso. Lo consiglio vivamente (vivamente vuol dire che dovreste davvero comprarlo tutti, anche perché costa appena 6 euro).

Voto:


giovedì 16 febbraio 2017

La biblioteca di Ankh-Morpork #27

Primo appuntamento dell'anno con questa rubrica! Sono stata brava, non ho comprato libri da Natale, quindi questi chiaramente sono acquisti/regali precedenti.
 Le tredici: questo, assieme a Red Love, l'ho vinto inaspettatemente ad un giveaway ormai mesi fa, ma mi ero scordata di mostrarvelo^_^

The Chess Queen Enigma: terzo capitolo delle avventure di Stoker e Holmes di Colleen Gleason. Ha forse la copertina più belle tra le tre. A breve ho sentito che uscirà il quarto volume!!
Red Love: Lo desideravo da tanto, perchè mi aveva colpito la copertina (o meglio l'abito della tizia) e il titolo in originale, ma sono ancora più contenta di poterlo leggere in italiano. Speriamo non mi deluda.
E questa è la sezione horror/Whitechapel
Incarnation: dovrebbe essere un retelling di Dracula (ebbene sì, ci sono ricascata) dal punto di vista di Lucy Westenra. Ha il bollino perchè viene da una biblioteca americana. Comunque ha una copertina bellissima.
The Haunting of Alaizabel Cray: l'ho preso nella sezione bargain di Bookdepository. Sembra interessante, mi piace la copertina alla Supernatural.
Le memorie di Jack Lo Squartatore: Come forse sapete, sono amante dell'epoca vittoriana, e quindi anche della vicenda di Jack Lo Squartatore. L'ho trovato usato al mercatino. E ho subito strappato via quel maledetto adesivo in copertina.
Stalking Jack The Ripper: già letto e recensito qui. La copertina è bellissima, ma la storia mi ha deluso un po'.

Ne conoscete alcuni? Quale copertina vi piace di più?
 

martedì 15 novembre 2016

Recensione: Stalking Jack The Ripper, di Kerri Maniscalco

 Buongiorno! Oggi la recensione di un libro con una copertina bellissima, che però non ha rispettato le aspettative.

Titolo: Stalking Jack The Ripper
Autore: Kerri Maniscalco
Editore: Jimmy Patterson
Pagine: 326
Consigliato: ni

Trama:

Seventeen-year-old Audrey Rose Wadsworth was born a lord's daughter, with a life of wealth and privilege stretched out before her. But between the social teas and silk dress fittings, she leads a forbidden secret life.

Against her stern father's wishes and society's expectations, Audrey often slips away to her uncle's laboratory to study the gruesome practice of forensic medicine. When her work on a string of savagely killed corpses drags Audrey into the investigation of a serial murderer, her search for answers brings her close to her own sheltered world.

 Recensione: 


Se vi dicessi che ho inseguito questo libro in almeno 6 giveaway, ci credereste?
Mi sono iscritta allo street team chiamato The Knights of Whitechapel, e l’ho messo in wishlist dal momento stesso che ho letto il titolo.
Il perché è presto detto: adoro l’epoca e Jack The ripper è un mistero affascinante.
Peccato che non sia stato all’altezza delle aspettative.
La trama: Audrey Rose, la nostra protagonista, preferisce dissezionare cadaveri insieme allo zio, piuttosto che cercare marito o fare shopping, anche se non disdegna un nuovo abito e cura molto il suo aspetto.

“Where in a medical dictionary does it say a woman cannot handle such things? What is a man’s soul made of that a woman’s is not? I had no idea my innards were composed of cotton and kittens, while yours were filled with steel and steam-driven parts.”

Dallo zio iniziano ad arrivare le vittime di Jack, chiamato Grembiule di cuoio all’inizio, e lei decide di investigare assieme al bellissimo e arrogante assistente/allievo dello zio, Thomas.
Parliamo del problema principale del libro: la sua prevedibilità.
Sulla copertina ci viene detto che lei, nonostante tutto, è quella che ha amato Jack. Le persone che lei ama sono le seguenti: il padre, il fratello, lo zio e Thomas.
I sospettati non sono tanti, no? Possiamo già escludere quindi che sia un estraneo, il che ci toglie gran parte della suspense.
Non è affatto difficile capire il colpevole, e la sua motivazione degli omicidi è talmente banale e già vista che mi son detta: ho letto tutte queste pagine per arrivare a questo?
Un altro problema è Audrey Rose: troppo moderna per l’epoca, mi è piaciuta a tratti, ma è la tipica protagonista ya: vuole fare quello che vuole lei, si innamora del bello che la tratta male, vuole fuggire dalla sua prigione dorata ecc.
Ci viene ripetuto in continuazione quanto sia intelligente, ma non lo mette mai in pratica. Deve sempre aspettare Thomas e le sue deduzioni.
L’autrice, introducendo Thomas e mettendolo in coppia con Audrey, fa quindi un retelling di Sherlock Holmes. Lui fa le sue deduzioni esattamente nello stesso modo di Holmes, e anzi, vi dirò di più, una scena è presa pari pari da Il segno dei quattro.

“Monsters were supposed to be scary and ugly. They weren’t supposed to hide behind friendly smiles and well-trimmed hair.”

In quanto a verità storica, pecca un po’: ha arrangiato alcune strade e alcune date in modo che le fossero congeniali per la narrazione, omette personaggi importanti come l’ispettore Abberline per non si sa quale motivo, tratta gli omicidi come se contassero poco.
I capitoli si aprono con la descrizione del luogo e del giorno in cui si svolgono, e i capitoli tra un omicidio all’altro non contano niente. C’è lei che fa shopping, ricama ecc…
Ma io voglio leggere di Jack, non del ricamo!!
Quando un libro non va avanti, io sono Sulley

Ci tiene a specificare che punta l’obbiettivo sulle vittime di Jack, ma non è del tutto vero. A parte la loro autopsia, non sappiamo niente di loro. Neanche partecipa ai loro funerali.
Lo stile è molto descrittivo, ma a volte noioso. Le scene macabre delle autopsie sono narrate in ogni dettaglio, quindi attenzione stomaci deboli.
Mi sono piaciute molto invece le foto inserite nel libro: per una volta, al contrario di Miss peregrine o di Asylum, si vede che sono autentiche, anche perché c’è una data e una descrizione sotto di esse. Alcune sono piuttosto macabre, attenzione anche a queste!
Non poteva mancare il romance. Forse tra tutti, Thomas è quello che mi è piaciuto di più, ma non all’inizio. Il romance è scontato, ma lui è piuttosto piacevole.
Il prossimo romanzo dovrebbe essere ambientato in Romania. Prevedo quindi il coinvolgimento di vampiri et simili, ma non so se lo leggerò.
Una delusione quindi, e 17 euro risparmiati per me.

Voto:



Vi lascio qui il link alla pagina pinterest dell'autrice, in cui troverete moltissime foto inerenti SJTR e il seguito.

lunedì 12 settembre 2016

Recensione: The Spiritglass Charade, di Colleen Gleason

Titolo: The Spiritglass Charade (Stoker & Holmes #2)
Autore: Colleen Gleason
Editore: Chronicle Books
Pagine: 360
Consigliato:

Trama:

After the Affair of the Clockwork Scarab, Evaline Stoker and Mina Holmes are eager to help Princess Alix with a new case. Seventeen-year-old Willa Aston is obsessed with spiritual mediums, convinced she is speaking with her mother from beyond the grave. What seems like a case of spiritualist fraud quickly devolves into something far more menacing: someone is trying to make Willa "appear lunatic," using an innocent-looking spiritglass to control her. The list of clues piles up: an unexpected murder, a gang of pickpockets, and the return of vampires to London. But are these events connected? As Uncle Sherlock would say, "there are no coincidences." It will take all of Mina's wit and Evaline's muscle to keep London's sinister underground at bay.

Recensione:

"Saving a life is the best work a person can do." 
 
Nel secondo capitolo delle avventure di  Mina Holmes (la nipote di Sherlock) e Evaline Stoker (sorella di Bram) ci troviamo alle prese con un argomento che affascinava realmente le persone in epoca vittoriana, uno tra tutti lo stesso Conan Doyle: lo spiritismo.
Le due ragazze vengono infatti convocate dalla principessa perché si occupino di Miss Ashton, che sta esagerando con le sedute spiritiche con una medium, perché convinta che la madre defunta le parli e la aiuti a ritrovare il fratellino scomparso.
Ma anche un’altra preoccupazione occupa la mente di Evaline: i vampiri sono tornati a Londra e lei, in quanto cacciatrice, deve uscire la notte per proteggere gli abitanti, combattendo anche lo scetticismo della sua collega, che con la classica mente razionale degli Holmes non ammette nessun fenomeno paranormale.


Mi è piaciuto un po’ di meno rispetto al primo volume, The clockwork scarab, perché mi sembra che ci fosse poca azione collegata al caso in questione.
All’inizio l’ho trovato lento, e non riuscivo a capire quando entrasse in scena lo spiritismo.
Meno giallo vero e proprio rispetto al primo, mi è piaciuto però che fosse intensificata la presenza dei vampiri e di conseguenza che la Stoker sia finalmente entrata in azione.
Ritroviamo tutti i personaggi della prima avventura, tra tutti Dylan, che avrà maggior spessore e una bella crescita.
Come è aumentata l’azione, è aumentato anche il romanticismo, senza mai esagerare nel volgare. Solo una lieve nota.
Quello che mi ha deliziato sono sicuramente le descrizioni delle strade di Londra, delle invenzioni e degli strumenti steampunk utilizzati dai personaggi e dagli abiti.
Mio dio, gli abiti sono descritti con una dovizia di particolari che è semplicissimo riuscire a immaginarseli, e sono tutti deliziosamente steampunk.
Quanto vorrei andare in giro vestita così!
Promosso quindi non con voto pieno anche questo secondo capitolo, che, vi avverto, finisce con un colpo di scena! 

Per fortuna il seguito, The chess queen enigma è già uscito!


Voto:


mercoledì 22 giugno 2016

Review Blog Tour: 27 days to midnight, di Kristine Kruppa


Genere; YA Steampunk Adventure
Data di uscita: May 3rd 2016
Giant Squid Books

Trama:


Everyone in Dahlia's world knows when they're going to die. Except her.

Her father has never shown her the pocket watch counting down the days she has left to live. When he sacrifices himself to save her from her scheduled death, Dahlia abandons her comfortable home and sets off after his murderer to uncover the secrets her father died to protect…and the time research that could bring him back to life.

Then she meets Farren Reed. She should hate him. He’s an enemy soldier, a cowardly deserter, and the most insufferable man Dahlia’s ever met. Still, she needs all the help she can get, and Farren is the only chance she has to find the man who murdered her father. But Farren has only twenty-seven days left on his watch.

In that time, Dahlia must recover her father’s time research, foil a psychotic general’s plot, and learn to survive in a world that will never be the same. But the research holds secrets more dangerous than she had ever imagined. She will have to choose what is most important: revenge, Farren's life, or her own. And time is running out.

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Recensione:




Conosciamo Dahlia, la nostra protagonista, il giorno del suo diciottesimo compleanno.  Tornata a casa, dei soldati di Anglia, tra cui Sebastian Macall, chiedono con modi bruschi a suo padre delle sue ricerche del tempo, ma lui rifiuta di dargliele.
Sparano così a Dahlia. E solo in quel momento succede quello che Dahlia aspettava da 18 anni: suo padre le mostra il suo orologio. Perchè in questo mondo non si sa bene dove, ogni persona ha un orologio che segna quanti anni, giorni, ore e via dicendo rimangono da vivere. Quando ovviamente segna zero si muore.
Interessante no? Peccato che sia spiegato malissimo e che molte cose non coincidano.
Ma torniamo alla trama: l'orologio di Dahlia segna zero nel momento in cui le hanno sparato. Quindi sta morendo. Ma interviene suo padre che grazie ad un aggeggio trasferisce il tempo rimasto a lui a lei, poi lui si distrugge l'orologio e muore.
I soldati di Anglia escono e bombardano la città. Dahlia si risveglia, scopre il padre morto ed esce di casa. Qui si imbatte in Farren, il pilota che doveva portare via Macall da lì, ma che è stato buttato giù dal veicolo per insubordinazione.
Farren e Dahlia così partono assieme per vendicarsi di Macall.
27 days to midnight (piccolo spoiler, il titolo si riferisce ai giorni che rimangono da vivere a Farren e quindi il tempo che lui e la sua bella passeranno insieme) è uno steampunk/romance/ya/fantasy.
In questa terra a nord di una terra che è chiaramente l'india perchè nelle Southern Lands indossano dei sari, vanno in giro con cavalli meccanici, mai descritti, e navi volanti, mai ben descritte. Soprattutto non si sa da cosa sono alimentate.
C'è poi questa storia degli orologi: l'autrice cerca di descriverli,  ma secondo me non ha bene in mente come funzionano. Innanzitutto, dice che in genere lo si riceve a dieci anni di età, ma Dahlia lo riceve a 18. Poi dice che un danno all'orologio si riflette sul proprietario e viceversa, ma si possono riparare finchè c'è tempo. Ed è quello che faceva suo padre. Ma ci dice anche che è brutto sia separarsi dal proprio orologio, sia farlo toccare da qualcun'altro, quindi è una cosa come i daimon della Bussola d'oro. Ma da dove arrivano gli orologi? Chi li fabbrica? Li consegna la cicogna assieme al bimbo?
Non è chiaro quanto poi rimanga da vivere alla protagonista. Il suo orologio segna sempre zero. Quindi? Quanto vivrà? Farà come noi che un orologio non ce l'abbiamo e quindi viviamo quanto dobbiamo vivere? (E come diceva Death dei Sandman: hai vissuto quanto gli altri, una vita intera)
Le cose si fanno più interessanti quando viene spiegata la ricerca che suo padre e sua madre avevano compiuto prima che lei nascesse, sul trasferimento del tempo e sulla resurrezione. Tira fuori un paio di idee originali, ma come sempre ben poche spiegazioni concrete. Ed è anche piuttosto toccante per quanto riguarda i rapporti personali.
Sebastian? Bah. Avete presente Gollum? Ecco, anche lui si parla e si risponde esattamente come lui. Poteva essere un cattivo interessante, ma secondo me questa vena di pazzia lo sminuisce molto.
Farren invece è carino, e la storia d'amore prende il via molto lentamente, senza strafare. L'ho apprezzato. Forse stranamente è la parte che più mi è piaciuta della storia, almeno in questo caso.
Peccato per il giudizio finale, perchè adoro la copertina. E lo so che a leggere questa recensione sembra che non mi sia piaciuto per niente. Non è così, come avventura e come storia d'amore va più che bene, ha dei concetti interessanti, ma poteva essere realizzato meglio.
Come sempre, ringrazio la YA bound book tour per avermi permesso di leggerlo in anteprima.

Voto:



L'autrice:
Kristine Kruppa is a mechanical engineer, writer, and world traveler. Her days are spent
designing cool new car parts, but her evenings are filled with writing and cats. She has traveled solo to seventeen countries on five continents. Her other hobbies include hunting for the perfect cup of coffee, exploring used book stores, and accidentally climbing mountains. To keep up with her adventures, follow Kristine on Twitter @kskruppa.

(Author photo credit: Sunny Wong)

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GIVEAWAY: a Rafflecopter giveaway Book Tour Organized by:
YA Bound Book Tours


mercoledì 24 febbraio 2016

Recensione: The dark unwinding, di Sharon Cameron

Titolo: The Dark Unwinding
Autore: Sharon Cameron
Edito da: Scholastic Press
Edito in Italia col titolo: La fabbrica delle meraviglie
Pagine: 318
Consigliato: Si

Trama:

When Katharine Tulman’s inheritance is called into question by the rumor that her eccentric uncle is squandering away the family fortune, she is sent to his estate to have him committed to an asylum. But instead of a lunatic, Katharine discovers a genius inventor with his own set of rules, who employs a village of nine hundred people rescued from the workhouses of London.
Katharine is now torn between protecting her own inheritance and preserving the peculiar community she grows to care for deeply. And her choices are made even more complicated by a handsome apprentice, a secretive student, and fears for her own sanity.
As the mysteries of the
estate begin to unravel, it is clear that not only is her uncle’s world at stake, but also the state of England as Katharine knows it.


Recensione:




Prima di tutto, voglio ringraziare l'autrice e la sua casa editrice, che in occasione della mia vincita di "Rook" su twitter ha pensato bene di mandarmi anche le due opere precedenti, tutte con dedica. E' stato un pensiero bellissimo e lo dico all'inizio così chi ha smesso di seguirmi lo scorso anno perchè ho ricevuto questo bel pacco, lo sappia e smetta di leggere adesso.

Ho iniziato quindi The Dark unwinding, primo della duologia che in italia è stato tradotto con il titolo: La fabbrica delle meraviglie.

E meraviglie sono quelle che infatti costruisce Zio Tully nella sua proprietà. Il problema è che zia Alice lo ritiene matto, cosa che in effetti è piuttosto vera, e manda Katharine, la nostra protagonista, a verificare di persona, in modo che la zia riesca a mandare lo zio in manicomio e arraffarsi tutta l'eredità che lui sta dilapidando costruendo... cosa di preciso?

Katharine arriva dunque in un'enorme casa vuota, impolverata e malconcia, guardata con sospetto e odio da tutti coloro che vivono lì e lavorano con e per suo zio, compreso Lane, affascinante e scorbutico aiutante dello zio.

Perchè tutti loro sanno cosa lei è andata a fare lì. Quello che Katharine non sa è che si troverà ad avere a che fare con un villaggio intero, con macchine meravigliose che si muovono e provocano meraviglia in chi le guarda, e con intrighi e tradimenti.

Niente è come sembra a Stranwyne, questo il nome della proprietà. Oscure presenze terrorizzano la povera ragazza di notte. Pesci meccanici che sembrano magici nuotano nei canali della tenuta, mentre una sala da ballo con una splendida cupola in vetro emerge dal terreno.


The dark unwinding mi ha sorpreso. All'inizio ho faticato a ingranare, lo ammetto. Lo stile è piuttosto complicato rispetto alle altre opere in lingua che ho letto, e non comprendevo bene il motivo del viaggio di Katharine. Ma poi sono arrivate le fantastiche descrizioni di questo posto, e un misto di steampunk/gotico/horror/romance che mi ha coinvolto moltissimo. Colpi di scena e rivelazioni intrecciate con invenzioni strane e nozioni su usi dell'epoca.


"I do not count years. Seconds are very good to count, but never years. There is too much waiting for the next one."


Non posso dire che, almeno fino a 3/4 del libro, la protagonista sia un personaggio simpatico, anzi. Fa quasi sempre il contrario di ciò che le dicono, e si atteggia troppo a signorina di alto rango.

Forse i personaggi che le ruotano attorno non sono molto approfonditi, ma questo toglie ben poco alla sensazione di voler esplorare quella proprietà, che per per altro è ispirata ad un luogo realmente esistente. Lo consiglio a tutti, ma bisogna avere un po' di dimestichezza con la lingua.

Voto: