Autore: Fabrice Colin
Titolo originale: Les vampires de Londres
Titolo originale: Les vampires de Londres
Pagine: 256
Editore: La nuova frontiera
Consigliato: No
Trama:
Londra 1888. È notte
fonda quando Amber e Luna si risvegliano in un cimitero abbandonato,
all'interno di due bare. Con una forza sorprendente riescono a
distruggere le assi di legno e venirne fuori. Ma cos'è successo? Sotto
un apparente, fragile aspetto le due sorelle nascondono un inquietante
segreto: sono diventate delle vampire. A renderle pienamente coscienti
di ciò è Sherlock Holmes, il famoso ispettore, che collabora con una
società segreta per salvare Londra. I nuovi poteri delle sorelle Wilcox
sono indispensabili per vincere la battaglia contro le forze del male,
ma loro accetteranno di partecipare? Con un ritmo incalzante, Fabrice
Colin costruisce un avvincente fantasy gotico, divertendosi a inserire
nella trama famosi personaggi storici e letterari.
Recensione:
La prima parola che mi viene in mente per questo libro è:
confusione.
Se non avete apprezzato Van Helsing (il film con Hugh
Jackman) per il fatto che avessero messo in un solo film Dracula, Frankenstein,
Jekyll-Hyde e un lupo mannaro, preparatevi, perché Le vampire di Londra fa
molto peggio.
Nel suo minestrone di personaggi, alcuni inventati dallo
scrittore, alcuni famosi personaggi letterari e alcuni realmente esistiti,
troviamo, non in ordine di apparizione: Sherlock Holmes e Watson, la regina
Vittoria, il capo di Scotland Yard Monro, Jack lo squartatore, Moriarty, Dracula, Attila, Genghis Khan, Elizabeth bathory, Abraham detto Bram Stoker, Henry Irving, un fauno e una fata, Lewis Carroll e probabilmente ho dimenticato
qualcuno.
La storia inizia con Luna e Amber, le sorelle Wilcox, che si
risvegliano in una bara, seppellite vive.
O meglio, seppellite vampire. Loro, senza scomporsi più di
tanto, spaccano il legno e scavano con le loro manine la terra (dura e
congelata perché coperta di neve) e sbucano in un cimitero. Qualcuno le ha
trasformate in vampire e le ha seppellite sotto falso nome, in più loro padre è
sparito, la loro casa bruciata e la matrigna scappata.
Ma loro non sembrano molto turbate, tanto che mentre
camminano di notte per le strade di Londra, senza sapere dove siano, dopo aver
bevuto il sangue di un topo, aver scavato la terra e piegato le sbarre del
cancello del cimitero, la loro unica preoccupazione è Jack lo squartatore.
Care, siete state seppellite vive e bevete sangue. Avete paura di Jack?
Comunque, vengono salvate da Watson, Holmes e la banda degli
Invisibili, una società segreta che fa capo alla regina Vittoria e che
controlla l’attività vampirica di Londra.
Ci viene spiegato che i vampiri discendono da un certo Kaine
(caino?) che ha avuto tre vassalli: Attila, Genghis khan e Nerone. Attila ha
dato origine a Dracula, che ha dato origine alle due sorelle.
Ci sono sette clan di vampiri, ma a noi è dato conoscerne
solo due, e i Dracula chiaramente sono i più pericolosi, perché vogliono
prendere il potere.
Le due sorelle quindi aiuteranno gli invisibili, perché
riescono a vedere le auree delle persone, e quindi a riconoscere gli altri
vampiri che hanno un’aura di un colore diverso rispetto ai mortali.
Come dicevo all’inizio, questo libro è molto confusionario:
oltre a mischiare personaggi reali e non, ha modificato anche la loro storia,
mettendo ad esempio la Bathory
dalla parte dei buoni e ha trasformato Holmes in una macchietta di se stesso.
E’ anche povero di informazioni: non sapremo mai che aspetto
hanno Luna e Amber, perché non ci vengono mai descritte. Verso pagina 60 ci
viene detto che Amber, la maggiore, ha 14 anni. Io sono rimasta scioccata,
perché è davvero piccola.
L’interazione tra i personaggi, tenendo conto anche del
periodo storico, è terribile: alle ragazze chiunque da sempre del tu, e loro
chiamano per nome gli adulti. A volte si danno del tu e a volte del lei.
Sherlock chiama sempre le ragazze Tesoro. Orrore.
Non solo: i personaggi maschili hanno con le ragazze un
atteggiamento paterno/romantico: non si capisce se ci provano con loro o se le
proteggono perché sono da sole. E continuano a mettere loro le mani sulle
spalle. Sempre e comunque. Ecco perchè sono rimasta sconvolta quando ho scoperto la loro età.
La traduzione, almeno penso sia quello il problema, lascia
molto a desiderare: alcune parole sono state tradotte quando non era
necessario, mentre invece troviamo
sempre scritto fog. Non si poteva tradurre con nebbia??
La fine non è una vera fine, perché è il primo di una serie,
e nell’ultimo capitolo accade una cosa davvero assurda, persino per un libro
come questo: (Ve lo metto come spoiler, siete avvisati!)Watson si era suicidato, e durante una seduta spiritica, il suo
fantasma si manifesta. Luna però, assieme al suo gatto, la interrompe, e il
gatto ha una crisi. Entra in coma e si risveglia nell’ultimo capitolo, e sa
parlare. L’anima di Watson è entrata nel gatto e lo fa parlare. Scusate ma lo
trovo ridicolo.
Ciao! In effetti dalla tua recensione si capisce benissimo che è un minestrone, non un libro xD Non mi ispira xD
RispondiEliminaBuone feste!
Ciao! Esattamente, hai azzeccato in pieno!
EliminaBuone feste a te!
Ero davvero curiosa di leggere la tua recensione e all'inizio mi brillavano pure gli occhi (a me il film Van Helsing era piaciuto, questi grandi minestroni mi affascinano sempre... ok, li trovo anche un po' confusi e spesso e volentieri mi fanno salire alle labbra la domanda "perché?", però diciamo che di solito mi affascinano lo stesso, in maniera non sempre e non completamente positiva, ma sono dettagli!) ma poi man mano che leggevo l'entusiasmo mi è passato :( peccato, perché sembrava carino :(
RispondiEliminaBuone feste!!! :)
Anche a me Van Helsing piace moltissimo, ma questo è troppo pasticciato ç_ç
EliminaBuone Feste a te!!
Ops!! L'idea era buona, ma sicuramente non facile da gestire, e qui l'autore ha toppato alla grande! Non lo leggerò!!
RispondiEliminaBuone Feste cara D.!!! :-*