Da quanto non scrivevo una recensione negativa?
Parecchio... peccato, perchè questo libro ambientato nel 1920 mi ispirava parecchio!
Titolo: Il fascino del vampiro
Autore: Alaya Johnson
Edito da: Newton Compton
Titolo originale: Moonshine
Pagine: 288
Titolo originale: Moonshine
Pagine: 288
Consigliato: Ma anche no.
Trama:
Zephyr Hollis è
un’attivista sensibile ai problemi sociali dei Trasformati e degli Altri
e insegna in una scuola serale per disagiati del Lower East Side. Ma
girare per le strade di New York a quell’ora può essere pericoloso, e
Zephyr, che è figlia di un famoso cacciatore di vampiri, lo sa bene:
sotto il cappotto nasconde un coltello a serramanico dalla lama
d’argento benedetto per proteggersi dalle creature della notte… Quando
uno studente, il misterioso e bellissimo Amir, le chiede di aiutarlo a
far fuori un vampiro, un noto boss della mafia del sangue e della droga
che infesta la città, lei accetta, pronta a battersi per una nobile
causa. Ma presto le cose precipiteranno in una rocambolesca avventura:
Zephyr si ritroverà alle prese con un bambino dalla voce angelica che è
anche un criminale, e con una banda di vampiri che diffonde e usa una
nuova, potente droga al gusto di sangue. E come se non bastasse, deve
cercare di resistere al fascino di Amir. Un fascino tenebroso che di
umano non ha proprio nulla…
Recensione:
ATTENZIONE: POSSIBILI SPOILER E SCENE TRUCULENTE!
“Oh guarda! Un libro sui vampiri ambientato a New York nei
ruggenti anni venti! La protagonista è figlia di un cacciatore di vampiri e si
chiama Zephir! Lo voglio leggere!”
Ecco quello che mi sono detta quando ho richiesto su
bookmooch questo libro.
Sapete bene che ho un debole per i cacciatori di vampiri,
che mi piace leggere storie un po’ alternative su questi bevitori di sangue, e
anche se ancora non lo sapete, mi affascinano molto gli anni Venti.
Quindi questo libro poteva essere un’ottima scoperta, come
fu “Il vampiro di New York”.
Ovviamente non è stato così.
I presupposti per una buona storia c’erano tutti:
l’ambientazione, l’epoca ricca di fascino, una copertina accattivante e una
protagonista particolare. Peccato che niente sia sviluppato bene.
Partiamo da lei, la protagonista: Zephyr Hollis, figlia del
più grande cacciatore di demoni (ma non dovevano essere vampiri?) del Montana,
ora trasferita a New York per… insegnare in una scuola serale dizione ed
educazione civica agli Altri, che comprendono tutte le creature non umane, quindi fate, folletti, licantropi e via dicendo.
Impegnata in 31 associazioni benefiche, tra cui la banca del
sangue che distribuisce gratis sacche di sangue ai vampiri bisognosi, la nostra
eroina viene chiamata "la cantante suffraggetta dei vampiri", perché li
difende e li aiuta in tutti i modi possibili, pensando che non debbano essere
trattati come mostri o in modo differente dagli esseri umani.
E questo non è nemmeno tanto sbagliato, visto che vuole
redimersi dal suo passato da cacciatrice. Passato che non ci viene mai svelato.
Ma, e qui viene il bello, questa donna è tipo Madre Teresa
di Calcutta per vampiri. Corre per tutta la città distribuendo sangue, si leva
di tasca ogni centesimo per darlo a vampiri senza lavoro, e non mangia per
giorni perché troppo impegnata in tutte queste attività. Dopo un po’ risulta
tutto esagerato.
Parliamo dell’aspetto romance della storia: lei cade vittima
del fascino di uno dei suoi studenti, Amir, che ovviamente, non è umano. E’ un
djinn, cioè un genio arabo, bellissimo, ricchissimo e molto sexy.
Lui è stato piuttosto accattivante, è qualcosa di diverso
dai soliti vampiri o miliardari egocentrici, la storia d’amore è piuttosto
veloce ma carina, tutto sommato.
L’ambientazione e l’epoca non sono quasi per nulla
descritte. C’è sempre e solo la protagonista che corre in bicicletta di qua e
di là. Mi aspettavo più atmosfere alla grande Gatsy, e questo mi è dispiaciuto
molto.
Le scene d’azione sono descritte abbastanza male, troppo
veloci ed inconcludenti, e molto spesso non si capisce cosa succede.
La “mitologia” del vampiro, se così vogliamo chiamare i dati
che conosciamo dei vampiri, tipo bruciare al sole, sono capovolti rispetto alla
tradizione classica: qui sono i vampiri giovani ad essere più forti, a
sopportare meglio il sole e via dicendo. Strano, ma alla fine uno si può
abituare.
Eccoci arrivati quindi alla nota che ha stonato tutto: la
nostra paladina, che si arrabbia con sua madre per una stola di pelliccia di
volpe, che non mangia carne perché ha visitato dei macelli, che non uccide
vampiri perché in fondo sono buoni… non esita ad ammazzare gatti a mani nude e
poi lanciarli dai tetti del palazzi perché i ratti li elimineranno in maniera
più efficace di lei.
Ma stiamo scherzando? Questa è praticamente una vegana
animalista ultraconvinta e fa una cosa del genere? Ma poi, ragazza mia,
sorvolando la crudeltà gratuita che mi hai costretto a leggere, ma sei cretina? E se becchi qualcuno? Cavolo, abiti a New York, buttalo
nel fiume, in un tombino, in un cassonetto, fallo bruciare allo djinn a cui
vuoi strappare i vestiti, non dal
palazzo in mezzo alla strada, così i ratti se lo mangiano!!
Oramai non sopporto più i libri pieni di contraddizione come
questi. Non li sopporto. E non sopporto nemmeno i libri con scene come questa. Abbasso immediatamente la mia valutazione e devono anche ringraziare che non lancio il libro fuori dalla finestra per cretinate come questa.
In quanto ad errori, ho trovato errori di battitura, ma
pochi rispetto al solito, una pagina intera in cui Zephyr perde la Y e si chiama Zephir e
sicuramente qualche errore temporale (cioè cose che all’epoca non esistevano)
ci sono, ma non ho voglia di controllare una cosa per volta. Mi ha schifato la
questione precedente.
Il finale è piuttosto scialbo, lascia in sospeso milioni di
cose, ma a quanto ho capito la scrittrice non intende proseguirlo. Meglio,
forse ha capito anche lei che non ne valeva la pena.
Ho letto lo spoiler nascosto perchè tanto ho capito che questo romanzo non lo leggerò mai... e ma stiamo scherzando??? WTF? >_< E' un comportamento che stona con tutto il resto del carattere del personaggio U.U
RispondiEliminaMeh.
Esattamente la stessa cosa che ho pensato io!
EliminaAnche io la penso come te e Rosa, non è per niente credibile e soprattutto è stata una cattiveria gratuita, che penso non fosse fondamentale nel libro! Un vero peccato che il libro sia così mediocre, la trama avrebbe tratto in inganno anche me!
RispondiEliminaLa trama era molto accattivante, ma con queste scene si è proprio data la zappa sui piedi!
EliminaMi dispiace che non ti sia piaciuto :( Questo libro è un po' che lo punto, anche se non mi sono ancora decisa.. probabilmente un'occasione gliela darò, ma con aspettative molto ridotte :)
RispondiEliminaSe le aspettative non sono molto alte di sicuro è più godibile come romanzo, fammi sapere se lo leggerai!
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