Buongiorno a tutti! Eccoci alla prima recensione del mese di aprile, ma di una delle ultime letture di marzo. A voi!
Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori
Autore: Vanessa Diffenbaugh
Edito da: Mondolibri
Titolo originale: The language of flowers
Titolo originale: The language of flowers
Consigliato: Sì
Trama:
Victoria ha paura del
contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri.
Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in
cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo
giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I
fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della
città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il
loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La
lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca
per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile.
Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia
adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con
Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha
insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a
questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha
diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più
richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma
Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua
ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta.
L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. Solo così il cuore più acerbo della rosa bianca può diventare rosso di passione.
Senzatetto e senza soldi, Victoria farà quello che le riesce meglio, quello che ha imparato a fare negli anni in cui le persone non l’hanno trattata come avrebbero dovuto, in cui ha sofferto: usa il linguaggio dei fiori per comunicare e per lavorare a creare composizioni personalizzate per ogni evento insieme alla fiorista che l’ha assunta, Renata. I capitoli si alternano tra il presente, con Victoria che dorme nei parchi cittadini e incontra clienti nel negozio di fiori, al passato, quando lei aveva 10 anni e viveva con Elizabeth, la persona che più si è avvicinata ad una madre per lei. Lo stile di scrittura è veramente molto piacevole da leggere, scorre facilmente e si ha la voglia di continuare a leggere un capitolo dopo l’altro, per capire cosa sia successo con Elizabeth, per capire come possa evolvere la “cosa” con il ragazzo che Victoria incontra al mercato dei fiori e con cui scambia messaggi floreali con il linguaggio vittoriano.
Ammetto che il mio affetto per la protagonista è stato altalenante: all’inizio non mi piaceva per niente. Una ladra con un carattere impossibile, sia da piccola che da grande, non la sopportavo proprio.
L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. Solo così il cuore più acerbo della rosa bianca può diventare rosso di passione.
Recensione:
Cosa leggere nel periodo in cui comincia la primavera, quando la terra comincia a riempirsi di fiori e le giornate iniziano ad allungarsi? Il linguaggio segreto dei fiori mi è sembrata un’ottima scelta. Sono uscita un po’ dal mio genere, quello che leggo di solito, ma non mi sono affatto pentita. Seguiamo infatti la storia di Victoria, passata da piccola da una famiglia affidataria all’altra, che ora di ritrova a diciotto anni buttata letteralmente fuori dalla comunità in cui abita e costretta a cavarsela da sola.Senzatetto e senza soldi, Victoria farà quello che le riesce meglio, quello che ha imparato a fare negli anni in cui le persone non l’hanno trattata come avrebbero dovuto, in cui ha sofferto: usa il linguaggio dei fiori per comunicare e per lavorare a creare composizioni personalizzate per ogni evento insieme alla fiorista che l’ha assunta, Renata. I capitoli si alternano tra il presente, con Victoria che dorme nei parchi cittadini e incontra clienti nel negozio di fiori, al passato, quando lei aveva 10 anni e viveva con Elizabeth, la persona che più si è avvicinata ad una madre per lei. Lo stile di scrittura è veramente molto piacevole da leggere, scorre facilmente e si ha la voglia di continuare a leggere un capitolo dopo l’altro, per capire cosa sia successo con Elizabeth, per capire come possa evolvere la “cosa” con il ragazzo che Victoria incontra al mercato dei fiori e con cui scambia messaggi floreali con il linguaggio vittoriano.
Ammetto che il mio affetto per la protagonista è stato altalenante: all’inizio non mi piaceva per niente. Una ladra con un carattere impossibile, sia da piccola che da grande, non la sopportavo proprio.
Io ho amato questo libro.. così intenso eppure così delicato *-*
RispondiEliminaNon mi aspettavo che mi piacesse così tanto!
EliminaQuesto libro mi piaciuto davvero molto. Tristissimo, per certi versi. Ma molto bello.
RispondiEliminaVero, ha dei momenti molto tristi ma rimane molto bello.
EliminaComplimenti per la recensione, mi ci sono ritrovata molto :)
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