Trama:
"Sono trascorsi 22 anni dagli eventi di Jurassic Park e dall'incidente
occorso allora, durante i quali a Isla Nublar, al largo di Costarica, si
è sviluppato il progetto di John Hammond. Il parco dei divertimenti con
i dinosauri come attrazioni è ora una realtà che attira orde di
visitatori, ma il management della Masrani Corporation non si
accontenta. Consapevole che il suo pubblico chiede sempre di più, il CEO
Simon Masrani finanzia un progetto che prevede la generazione,
attraverso incroci genetici, di una nuova specie di dinosauro, mai
esistita prima. Il suo nome è Indominus rex, la sua caratteristica
principale quella di unire la ferocia delle lucertole carnivore e
un'intelligenza molto più sviluppata. Ma qualcosa sfugge al controllo
dei gestori del parco e Indominus rex diventa una minaccia letale per i
20 mila visitatori di Jurassic World."
Recensione
Jurassic park uscì nel 1993,
quando io ero piccola, e mi è rimasto nel cuore. The lost world, secondo
capitolo della saga, non mi ha mai entusiasmato troppo, mentre mi è piaciuto
molto il terzo capitolo. Lo so, sarò una delle poche a cui è piaciuto.
Quindi mi aspettavo grandi cose da Jurassic World, perché,
passati tanti anni, con la tecnologia evoluta, si potevano fare grandi cose.
Si potevano fare ma non sono state fatte.
La storia è praticamente sempre la stessa: su Isla Nublar, sede
del primo Jurassic Park, è stato aperto Jurassic World, parco a tema dinosauri
tecnologicamente super evoluto, con moltissimi visitatori e molte specie di
dinosauri. Quello che colpisce maggiormente è sicuramente la piscina gigante al
centro del parco in cui si organizzano spettacoli acquatici come con i delfini,
ma al loro posto c’è un mosasauro. Per chi non lo sapesse, il mosasauro poteva
raggiungere i 18 metri
di lunghezza. E qui spicca un salto per mangiarsi uno squalo bianco. Uno squalo
bianco -__-
Ci sono poi i soliti due ragazzini, uno appassionato di
dinosauri e suo fratello maggiore, che se ne frega e che pensa solamente alle
ragazze. Cosa capiterà loro? Semplice, quello che è capitato a tutti i
ragazzini precedentemente, vengono attaccati da un dinosauro pericolosissimo
fuggito dalla sua gabbia.
Per avere sempre più soldi e più turisti infatti, è stato
creato il mega dinosauro cattivo e intelligente in vitro, modificando il dna.
Quello dopo un po’ si è stufato ed è scappato, iniziando a mangiare persone e
uccidere altri dinosauri sul suo cammino. Come fare per fermarlo?
Nel parco c’è un branco di Velociraptor, con il loro
addestratore umano, Chris Pratt. Le scene in cui lui cerca di addomesticarli
sono piuttosto inverosimili, perché si vede che loro lo ascoltano solo per
metà.
Comunque, il cattivone e arrivista di turno decide che
bisogna mandare i Velociraptor a uccidere il bestione, grande quanto un T- rex.
Pratt non ci sta. Alla fine decidono che è quella è la soluzione giusta e qui
fermo la narrazione, per non spoilerarvi il finale.
Partiamo quindi dalle cose positive: c’è forse un
significato nascosto, quello di non modificare e imprigionare la natura a
proprio piacimento. Ci piace. Le scene col mosasauro sono di gran effetto, così
come i colori della natura del Costa Rica. Le foreste sono verdissime, e abbiamo uno scorcio della cascata che si vedeva mentre l'elicottero atterrava nel primo Jurassic Park.
I personaggi non hanno lo stesso
spessore e presenza scenica dei loro predecessori, come il dottor Malcom o il
signor Hammond.
E in tutto il parco non esiste un paleontologo. Ed ecco qui
che manca il collegamento con i primi capitoli, perché la mancanza del
professor Grant si sente moltissimo. Hanno ripreso una jeep e il portone
d’ingresso del vecchio parco, ma poi prendono un tizio della marina americana e
un informatico a lavorare nel parco, e non interpellano qualcuno che forse i
dinosauri li conosce meglio di questi due.
Moltissime cose ci vengono buttate lì e non vengono
spiegate.
Imbarazzante poi la presenza costante e invasiva di marchi
di abbigliamento, bibite e automobili. Il simbolo Mercedes si vede per quasi
tutto il film, molte volte in primo piano rispetto alla scena principale, così
come nelle scene di lotta finali, quelle dove il pathos dovrebbe essere alle
stelle, zac Pandora scritto a caratteri cubitali, con Pratt relegato in un
angolino dello schermo. Veramente imbarazzante, non dico altro.
Capitolo quindi che poteva anche essere evitato, perché non
aggiunge niente a quelli precedenti, in più risulta essere un’americanata a
scopi commerciali.
Io mi sono divertita come una scema: non è un film importante come è stato il primo, ma per essere un film di serie b fatto con una baracca di soldi non è male. Anzi, per me avrebbero dovuto abbracciare fino in fondo la natura tamarra della trama e fare tutto al livello di assurdo-ma-figo del combattimento finale contro il... coso geneticamente modificato.
RispondiEliminaCmq i personaggi più approfonditi sono i velociraptor e li voglio protagonisti assoluti del seguito u_u
I velociraptor sono fantastici, mi piacevano già nel terzo!
EliminaA me invece è piaciuto molto! E' vero, è commerciale, ma c'è tanta azione e personaggi simpatici. Era quello che mi aspettavo e sono stata completamente soddisfatta!
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